ROMA (ITALPRESS) – Nella Sala “Di Liegro” di Palazzo Valentini si è tenuto oggi l’incontro “Sant’Agostino unisce l’Italia all’Algeria – Due popoli per la pace”, promosso dall’Associazione Internazionale di Amicizia Italo-Araba Assadakah, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, in collaborazione con Welcome Association Italy e la Nobile Accademia Leonina.
L’evento ha riunito diplomatici, accademici e rappresentanti religiosi in un intenso momento di dialogo interculturale, volto a valorizzare la figura di Sant’Agostino, padre della Chiesa nato a Tagaste (oggi Souk Ahras, Algeria), come simbolo di unità spirituale e intellettuale tra le due sponde del Mediterraneo.
Dopo i saluti istituzionali, Talal Khrais, presidente di Assadakah, ha aperto i lavori con un messaggio denso di significato: “Il bello che Sant’Agostino continua a fare oggi è radunarci per riflettere insieme su come costruire una cultura di pace e di amore. Questo incontro – ha detto – è già un atto di speranza, perché ci richiama al valore del dialogo, dell’accoglienza e della conversione come cammino umano e comunitario”.
Khrais ha poi ricordato il percorso spirituale e filosofico di Agostino, dalla giovinezza inquieta fino alla maturità di pensatore cristiano, sottolineando come la sua vita rappresenti un ponte tra fede e ragione, Africa ed Europa, tradizione e modernità. Di grande rilievo anche il discorso dell’Ambasciatore algerino, S.E. Mohamed Khlefii, che ha offerto una profonda riflessione storica e sociologica sul ruolo dell’Algeria come culla di civiltà, di pensiero e di dialogo interreligioso: “Sant’Agostino – ha dichiarato – è un figlio autentico dell’Algeria, e la sua eredità dimostra che il nostro Paese, fin dall’antichità, è stato luogo di incontro e di convivenza tra culture. Oggi, in un Mediterraneo attraversato da nuove sfide, il suo messaggio di ricerca interiore e di responsabilità verso l’altro resta un faro universale”.
L’Ambasciatore ha poi richiamato la necessità di una cooperazione mediterranea più umana, capace di superare i confini economici per promuovere scambi culturali, educativi e spirituali: “L’Algeria e l’Italia – ha aggiunto – condividono non solo interessi geopolitici, ma una memoria comune. La pace e la prosperità dei nostri popoli dipendono oggi dal saper investire nella conoscenza, nel rispetto reciproco e nel dialogo fra le civiltà”.
A seguire, Monsignor Abdo Raad, fondatore dell’associazione Annas Linnas, ha posto l’accento sul significato spirituale dell’incontro: “Agostino ci insegna che la fede autentica non separa, ma illumina. Il dialogo fra cristiani e musulmani non è solo possibile, è necessario per costruire un mondo fondato sulla giustizia e sulla fraternità”.
Durante l’evento è stata inoltre presentata la rubrica culturale “Algeria, un paese da scoprire”, curata da Patrizia Boi, Roberto Roggero e Maddalena Celano, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del patrimonio storico e artistico algerino in Italia, rafforzando i legami di amicizia tra le due nazioni. La serata si è conclusa con un appello condiviso: trasformare il Mediterraneo da linea di frattura a spazio di riconciliazione, riscoprendo nel pensiero di Sant’Agostino la radice comune di un umanesimo universale.
“Italia e Algeria – ha ricordato Khrais – non sono solo due nazioni affacciate sullo stesso mare, ma due anime unite da una storia di dialogo e civiltà. È tempo di renderla viva nel presente”.
-Foto associazione Assadaka-
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