sabato, Giugno 28, 2025

Portolano “Investire nella sicurezza per il futuro del Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – In un’intervista a Il Sole 24 Ore, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, sottolinea la necessità “di essere in grado di affrontare possibili minacce attuali e future: servono investimenti tecnologici e infrastrutturali che rispondano agli impegni presi con la Nato e al bilanciamento delle asimmetrie che – purtroppo – ancora esistono tra le forze armate”.

L’accento è posto su un rafforzamento trasversale delle capacità operative. “Oggi è nuovamente necessario potenziare quelle capacità che sono e restano indispensabili per sostenere un eventuale conflitto convenzionale. A queste si aggiungono gli investimenti per assetti strategici legati ai domini cyber e spazio, ai droni, alla difesa aerea e missilistica integrata, alla digitalizzazione, allo spettro elettromagnetico e alla dimensione cognitiva”, sottolinea il generale.

Ma dove e come investire concretamente? “Abbiamo bisogno di rafforzare specifiche capacità operative: la componente terrestre – forze corazzate, artiglieria, genio -, le capacità di contrasto alle minacce aeree e missilistiche, anche balistiche, nonché le capacità di ingaggio di precisione a lunga distanza. Ma anche logistica e scorte di armamento e munizionamento”, spiega.

Un altro fronte prioritario è la cybersicurezza: “Con l’attuale livello di digitalizzazione è essenziale continuare a investire in maniera importante nel dominio cibernetico e negli abilitanti strategici, primo tra tutti quello spaziale”.

Portolano insiste su un messaggio chiave: “Un maggiore impegno della nazione in termini economici deve essere letto come un investimento per tutto il Paese”. Un altro tema cruciale è quello dell’organico: “Oggi abbiamo personale altamente formato, ma in numero inadeguato per sostenere un conflitto come quello russo-ucraino. La prontezza operativa dipende da forze numericamente adeguate”.

“Sono allo studio proposte per aumentare gli organici e creare un bacino di riserva ben addestrato, pronto a integrare la Difesa già in tempo di pace”. Sulle prospettive strategiche dell’Alleanza Atlantica, Portolano osserva: “Il vertice Nato dell’Aia ha segnato un cambio di passo. La fluidità degli scenari richiede un’evoluzione strategica, puntando su deterrenza credibile e interoperabilità rafforzata. Ma è necessaria anche una cooperazione sinergica tra Nato e Unione Europea, con un ruolo più attivo del pilastro europeo dell’Alleanza”.

Riguardo alla difesa europea, aggiunge: “Va sviluppata con gli stessi criteri della Nato. Più che un nocciolo duro, serve un’architettura operativa in grado di coordinare le capacità. Gli Stati devono contribuire con personale, sistemi e investimenti”.

Un ultimo punto riguarda l’approvvigionamento di materie prime strategiche: “La dipendenza industriale dall’estero è una delle principali vulnerabilità. È un tema su cui il ministro Crosetto ha acceso i riflettori, ponendolo sul tavolo nazionale e degli alleati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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