venerdì, Novembre 22, 2024
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Palazzo Repeta in Piazza San Lorenzo a Vicenza. Passeggiare nella storia (puntata 6)

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La famiglia Repeta chiamata anche Manfredi originaria della Germania, trapiantatasi in Vicenza nel 1070. Nel 1217 acquistò essa dai Canonici di Vicenza per 10000 lire veronesi il castello e la villa di Campiglia con piena giurisdizione, cui erano annessi i titoli di conte e di marchese.

Can Grande della Scala affidò a Mucio Repeta per alcuni giorni la guardia e la difesa della città di Vicenza nel 1312, contro i Padovani che furono respinti, e vi morì da prode un Trevisolo di questa famiglia. Il Senato Veneto nel 1700 confermò ai Repeta i titoli di conti e di marchesi di Campiglia, che all’estinzione della famiglia passarono ai Sale di Vicenza. Alla fine del seicento Enea e Scipione Repeta ricostruirono la Villa di Campiglia distrutta da un incendio. Scipione Repeta, su progetto di Francesco Muttoni (fu la sua prima opera a Vicenza) costruì lo splendido Palazzo di Piazza San Lorenzo datato 1711. I Mocenigo entrarono in possesso del palazzo e nel 1867 lo vendettero alla Banca d’Italia che restò proprietaria sino all’anno 2009. Per costruire il palazzo, Muttoni demolì vecchie case, tra cui quella del pittore Bartolomeo Montagna. La fabbrica, ha pareti affrescate, sculture di putti. Lo scalone è il più vasto della città, gruppi scultorei del Marinali. Il salone grandioso misura 20×10 metri, ospitava feste e balli. 

Palazzo Repeta
Palazzo Repeta (Foto di Emanuele Calegaro)

ENEA REPETA Nella facciata di San Lorenzo tra le quattro arche (sarcofagi) presenti vi è quello di Perdono Repeta, antenato di Enea e Scipione Repeta. Enea Repeta (1634-1704) militò in Germania, Spagna, Regno di Napoli per poi trascorrere buona parte della sua carriera militare sotto le insegne della Serenissima. Governatore di Palma (Palma la Nova = Palmanova) nel 1678, Sergente Maggiore di Battaglia nel 1684 durante la guerra contro i turchi, promosso a Sergente Generale di Battaglia nel 1689 col stipendio annuo di duemila ducati. Si imparentarono con i Sale che ereditarono il palazzo.

SALE La famiglia Sale arrivò a Vicenza da Treviso nel 1414. Il cognome forse deriva dall’incarico che ebbe il suo primo rappresentante, Donato, a Vicenza ovvero addetto all’ufficio del sale. Nel Cinquecento Vincenzo Sale fu governatore in Albania, poi in Dulcigno (dominio veneziano dal 1420 al 1573) e in Antivari (dominio veneziano dal 1443 al 1571). Nel 1699 Ferdinando Carlo Duca di Mantova dava a Livio, Filippo Antonio e Ottaviano Sale il titolo di Marchese di San Damiano. Un ramo ereditò i beni dei Repeta e anni dopo Cornelia Sale sposò Alvise Mocenigo. L’altro ramo aveva case in Vicenza ai Carmini e a San Michele. Un ulteriore ramo familiare da tempo era a Bassano (ora Bassano del Grappa).

MOCENIGO Un ramo della famiglia veneziana dei Mocenigo si spostò a Vicenza nel 1814 quando Giovanni Alvise I Mocenigo sposò la marchesa Cornelia Sale. 

Tempo dopo questo ramo dei Mocenigo si trasferì a Romano presso Bassano (ora Romano d’Ezzelino).

Di Luciano Parolin da Storie Vicentine n. 6 gennaio-febbraio 2022


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