giovedì, Dicembre 18, 2025
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Coni, Collare d’Oro a Giovanni Malagò per l’impegno nei 12 anni da presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Su proposta del presidente del CONI Luciano Buonfiglio è stato assegnato il Collare d’oro a Giovanni Malagò per il suo impegno e la dedizione mostrata nei suoi 12 anni di presidenza del Comitato Olimpico Nazionale. La consueta consegna dei Collari d’oro si svolgerà, invece, a Roma al Salone d’onore il prossimo 3 novembre, con inizio alle 11.

“Mi troverete sempre dalla stessa parte, quella dello Sport e del Coni”, ha detto l’ex numero uno dello sport italiano durante la cerimonia di consegna. “In questa stanza c’è chi ottiene il Collare d’oro per i risultati sportivi, noi lo riceviamo per quel che abbiamo fatto fuori da questi confini. Non giustifica e non ripaga, ma ti fa guardare con allegria diversa quella mostruosità di serate trascorse e quelle inutili cene a cui ci siamo sottoposti per fare gli interessi dello sport. Sacrifici che hanno tolto tempo a vita e famiglia, al nostro lavoro. Di questo sono riconoscente”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Milano-Cortina ed ex numero 1 del Coni. Infine, l’augurio “che ogni persona di questa sala possa ottenere il Collare d’oro perché tutti lo meritate e sarebbe il coronamento del percorso che state facendo come dirigenti, tecnici o rappresentanti di altri organismi”, ha aggiunto prima della standing ovation della sala.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Presentata la quinta edizione dell’Abruzzo Economy Summit, a Pescara gli Stati Generali dell’Economia

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PESCARA (ITALPRESS) – La quinta edizione di Abruzzo Economy Summit – Stati Generali dell’Economia – che si terrà all’Aurum di Pescara il 25 ed il 26 settembre è stata presentata, questa mattina, a Pescara, in Regione, nella sede di piazza Unione dall’assessore regionale Roberto Santangelo, da Michele Russo, titolare dell’agenzia che organizza l’evento, e dal presidente della Regione, Marco Marsilio, intervenuto in video collegamento a causa di un impegno concomitante.

“E’ l’appuntamento ideale per una riflessione sull’economia, con aperture anche sulla geopolitica e sui grandi temi internazionali – ha commentato il presidente della Regione, Marco Marsilioquest’anno avremo come ospite il mio collega presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che è anche capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni dell’Unione Europea. Si tratta di un organismo poco conosciuto rispetto a Parlamento e Commissione, ma con un ruolo fondamentale: preparare gli indirizzi e i percorsi che poi diventano direttive europee. In questi giorni, in parallelo al Salone dell’Auto di Monaco, – ha ricordato Il Presidente – si è riunita anche l’alleanza delle regioni automobilistiche, di cui l’Abruzzo fa parte. E domani, sarà l’assessore Tiziana Magnacca, che ringrazio per l’impegno al pari del suo collega di Giunta Santangelo, a rappresentare la nostra Regione”.

Il Salone di Monaco è uno dei principali eventi a livello europeo. “Finalmente, quest’anno – ha sottolineato Marsilio – anche le case automobilistiche europee hanno iniziato a criticare la scelta dell’UE di imporre il 100% elettrico per i veicoli commerciali leggeri. Una decisione che noi consideriamo sbagliata e dannosa, perché ha penalizzato l’industria europea a vantaggio dei produttori extraeuropei, in particolare cinesi. Negli ultimi anni, – ha proseguito – le città europee si sono riempite di auto asiatiche, mentre i marchi europei hanno perso competitività. Questo perché l’UE ha imposto un salto tecnologico troppo rapido verso l’elettrico, senza disporre delle materie prime e delle infrastrutture necessarie. Il risultato è stato un costo eccessivo per cittadini e imprese e un mercato in contrazione”.

Riguardo agli Stati Generali dell’Economia di Pescara, Marsilio ha parlato di “un’occasione di confronto di altissimo livello che vedrà la partecipazione di esperti, imprenditori, manager, economisti e giornalisti. L’obiettivo è di analizzare le dinamiche globali, condividere esperienze e offrire alle imprese abruzzesi una visione più ampia per orientare le proprie strategie”.

“Anche in questa edizione saranno presenti ospiti di grande rilievo, tra cui il vicepremier Antonio Tajani e la ministra Calderone – ha esordito l’assessore con delega alla Formazione, Roberto Santangelo – l’evento offrirà momenti di riflessione e confronto su temi centrali per la Regione Abruzzo e per l’Italia: impresa, professioni, politiche economiche e sviluppo del territorio. Il Summit rappresenta un raccordo tra economia nazionale e regionale: grazie al dialogo con istituzioni, imprese e stakeholder locali, potranno nascere proposte e politiche concrete per rafforzare il tessuto socio-economico abruzzese. Particolare attenzione sarà rivolta alla programmazione dei fondi europei: circa 1 miliardo di euro tra FSE e FESR. L’obiettivo – ha concluso – è orientare queste risorse in modo coerente con i bisogni reali del territorio, evitando scelte autoreferenziali e valorizzando le priorità condivise”.

– Foto Regione Abruzzo –

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Lotta ai cambiamenti climatici, Barbaro “Firmato il protocollo d’intesa con l’Etiopia in linea con il Piano Mattei”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal Kenya all’Etiopia, l’impegno dell’Italia per la lotta ai cambiamenti climatici e per una crescita sostenibile del continente africano si consolida e si rinnova. Dopo aver preso parte due anni fa al primo Africa Climate Summit di Nairobi, il Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, ha guidato la delegazione italiana alla seconda edizione del vertice, ospitato dal Governo etiope e dall’Unione Africana ad Addis Abeba dall’8 al 10 settembre.

In occasione della seconda edizione dell’Africa Climate Summit (ACS-2), l’Italia rafforza la cooperazione con l’Etiopia nel quadro dell’iniziativa “Adaptation Accelerator Hub”. È stato infatti firmato un Protocollo di Intesa tra il MASE e il Ministero etiope della Pianificazione e dello Sviluppo rappresentato dal Viceministro per la Pianificazione e lo Sviluppo Seyoum Mekonnen.

Si tratta – si legge in una nota – di un’iniziativa lanciata nel corso della Presidenza italiana del G7 (2024) “di grande valore strategico, pensata per accompagnare i Paesi più vulnerabili nella realizzazione di strategie di investimento nell’adattamento al cambiamento climatico attraverso progetti solidi e finanziabili, con particolare attenzione ai sistemi alimentari sostenibili, all’agricoltura resiliente e alla gestione integrata delle risorse idriche”.

L’Hub si propone come strumento innovativo per trasformare la pianificazione in azioni concrete che attraggano investimenti pubblici e privati a beneficio delle comunità locali.

“La partecipazione dell’Italia a questo vertice rappresenta un passaggio importante per rafforzare la cooperazione con i Paesi africani e tradurre in azioni concrete la visione del Piano Mattei. Vogliamo contribuire a costruire partenariati capaci di generare benefici condivisi, sostenendo resilienza climatica, sicurezza alimentare e sviluppo inclusivo.  L’avvio dell’Adaptation Accelerator Hub in Etiopia è un segnale chiaro del nostro impegno per una transizione giusta, che metta al centro le comunità più vulnerabili”, ha detto il Sottosegretario Barbaro.

Il contributo italiano sarà orientato non solo a favorire la definizione delle priorità strategiche, ma anche a mobilitare risorse finanziarie pubbliche e private, coinvolgendo attori nazionali e internazionali interessati a sostenere le iniziative identificate. Verrà inoltre esplorata la possibilità di attivare il Fondo Italiano per il Clima, principale strumento pubblico nazionale per il perseguimento degli obiettivi stabiliti dagli accordi internazionali sul clima e sull’ambiente, a sostegno di specifici progetti sul territorio etiope.

“L’Italia è da tempo un partner affidabile nel percorso di sviluppo dell’Etiopia apprezziamo in modo particolare il costante sostegno dell’Italia alle nostre azioni per il clima, soprattutto nel promuovere misure di adattamento. Mentre l’Africa si riunisce in questo vertice per inquadrare la finanza climatica come investimento, non come aiuto, questo protocollo d’intesa incarna proprio questo principio: collaborazione strategica, scalabile e incentrata sulle persone”, ha dichiarato il Viceministro per l’Ambiente Mekonen.

-Foto ufficio stampa Mase-
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A Roma la finale del Premio Fabrizio De André, sul palco Marinelli, Bresh e Pagani

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ROMA (ITALPRESS) – Il 13 e il 14 settembre si terrà in Piazza Fabrizio De André a Roma, nel quartiere Magliana, la finale della 24ª edizione del Premio Fabrizio De André parlare musica, che da anni mira a promuovere la creatività e l’originalità delle nuove produzioni artistiche italiane nella musica, nella poesia e nella pittura. Il riconoscimento è patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con il Municipio Roma XI, la produzione esecutiva di iCompany, la direzione artistica di Luisa Melis, il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e la collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e Soundreef.

A ricevere la Targa Faber (Premio alla Carriera) saranno Luca Marinelli e Mauro Pagani. Sempre Luca Marinelli si aggiudicherà anche la Targa Quelli che cantano Fabrizio (Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio) insieme a Bresh e The Andre. Durante la finale, Luca Marinelli e The Andre si esibiranno insieme e, così come Bresh, saranno accompagnati dalla storica band di Fabrizio De André.

“Il Premio De André è un riconoscimento di grande prestigio, grazie all’impegno continuo della Fondazione De André, presieduta da Dori Ghezzi, e alla sensibilità di Luisa Melis, direttrice artistica della manifestazione -dichiara Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura di Roma Capitale – Questo premio non si limita a celebrare la musica d’autore, ma si fa portatore di un messaggio più ampio: offre nuovi spazi e opportunità a giovani artisti emergenti, sottolineando così l’altissimo valore della musica e dell’arte come strumenti determinanti per la crescita culturale e sociale della nostra comunità, nonché per la salvaguardia della nostra memoria collettiva. Sono particolarmente contento che, a partire dallo scorso anno, la manifestazione sia tornata a svolgersi nel quartiere della Magliana, in Piazza Fabrizio De André, un luogo simbolico che diventa così teatro di straordinari appuntamenti con cantautori di talento e ospiti speciali. Questo ritorno rappresenta anche una nuova linfa vitale per un quartiere importante e dinamico di Roma, contribuendo a ravvivarne la vita culturale e sociale”.

– foto: ufficio stampa comune di roma –

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Friuli Venezia Giulia, inaugurate 16 nuove linee produttive di Bat. Fedriga: “Orgogliosi”

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DELLA VALLE (ITALPRESS) – “Siamo particolarmente orgogliosi per questa giornata che segna la crescita straordinaria dell’Innovation Hub di Bat a Trieste. Fin dall’inizio la multinazionale aveva chiesto che fossero certi i tempi legati a questo importante investimento. In questa prestigiosa occasione possiamo ricordare che il nostro sistema territoriale, guidato dalla Regione, ha saputo rispondere con grandissima tempestività alle richieste di questa realtà che è fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e del nostro Paese”. Lo ha affermato oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso dell’inaugurazione delle 16 nuove linee produttive di Bat. Un evento che ha visto la partecipazione anche del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro.

“I brillanti risultati raggiunti da Bat, in grande anticipo sulla programmazione iniziale, si inseriscono in un contesto regionale che sta vivendo una stagione di significativa attrattività internazionale – ha sottolineato Fedriga -. Il Friuli Venezia Giulia ha visto infatti triplicare in pochi anni la propria quota di investimenti esteri, passando dal 2,6% al 6,5% del totale nazionale”. 

“Un dato – ha aggiunto – che conferma la capacità del nostro territorio di offrire condizioni favorevoli, stabilità istituzionale e un ambiente adatto per chi vuole fare investimenti nel medio-lungo periodo”. “Le istituzioni pubbliche hanno una grande sfida davanti: quella di migliorare ancora i tempi di reazione per mettere le imprese – ha rimarcato il governatore – nelle condizioni di crescere ancora a beneficio dei cittadini e del territorio”. “L’alleanza istituzionale che abbiamo saputo rafforzare con Bat rappresenta una best practice che dobbiamo replicare con altre grandi realtà imprenditoriali. In quest’ottica – ha concluso Fedriga – stiamo lavorando in sinergia con Fincantieri e Generali su nuovi progetti incentrati su sostenibilità e innovazione per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia”.

Nel corso dell’evento Bat e Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) hanno siglato anche il Memorandum of Understanding (2026-2028) per l’acquisto fino a 15mila tonnellate di tabacco italiano di qualità a sostegno della filiera agricola italiana.

-Foto regione Friuli-
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Venezia rinnova il patto con Odessa, Brugnaro “Crediamo in un futuro di pace”

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VENEZIA (ITALPRESS) – “Odessa è una città ancora viva, non dimenticherà mai”. Sono le parole che accompagnano il video mostrato a Ca’ Farsetti dal sindaco della città ucraina Gennadiy Trukhanov, accolto questa mattina dal sindaco Luigi Brugnaro in occasione del rinnovo del patto di collaborazione tra le due città.

La prima firma nel 2022, pochi mesi dopo il Gemellaggio Adriatico e la consegna dell’anello dogale in occasione della Festa della Sensa. Oggi il sigillo dell’accordo che porta la parola ‘pace’ e continuerà a camminare sui binari della cooperazione: scambi di esperienze e buone pratiche nei settori della cultura, dell’educazione, del turismo e dello sviluppo economico.

“Venezia sta già lavorando per il futuro di Odessa – ha esordito il sindaco Brugnaro – La rinascita e la ricostruzione passeranno attraverso Odessa e il suo porto, uno scalo commerciale fondamentale per l’economia di tutta l’Ucraina. La nostra Città metterà a disposizione le competenze utili per lo sviluppo infrastrutturale ed economico dell’Ucraina. Noi stiamo già pensando al dopo: siamo sicuri che arriverà la pace e il nostro rapporto di amicizia, i passi già fatti e quelli che ci apprestiamo a compiere avranno un peso molto importante sul tavolo dei trattati”.

Il gemellaggio nasce sul mare, due porti da collegare anche per il rilancio del turismo: “Chi meglio di Venezia potrà raccontare la bellezza di Odessa? Ne saremo testimoni e metteremo in campo le nostre relazioni per il rilancio turistico del Paese, che almeno per un po’ di anni non potrà più contare sulle presenze di massa dei cittadini russi”. Una rete di relazioni che tocca le istituzioni della città: dall’Università Iuav, che con il suo rettore ha assicurato il massimo impegno per la ricostruzione del centro storico di Odessa riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, al Teatro La Fenice, e poi la Fondazione Musei Civici che ha già fornito alla città ucraina supporto e materiale utile alla conservazione delle opere d’arte. 

“Dietro questa firma ci sono azioni concrete – ha confermato Brugnaro – Fin dall’inizio della guerra Venezia ha abbracciato Odessa accogliendo 1600 persone, tra adulti e bambini, che stavano scappando dall’Ucraina, una comunità che era già presente in gran numero nella nostra città prima del conflitto e che conosce la nostra cultura di ospitalità. Continueremo a sostenere il popolo ucraino, dobbiamo pensare al futuro per garantire un domani sereno ai tanti bambini che stanno vivendo il dramma della guerra. I cittadini ucraini, anche grazie a questo patto di cooperazione, sapranno che siamo vicini a loro e faremo tutto quello che ci è possibile per aiutarli”. Dal primo cittadino di Odessa il ringraziamento personale al sindaco Brugnaro, al quale ha consegnato un’onorificenza speciale della città ucraina.

Il rinnovo del patto di collaborazione è stata l’occasione per ricordare i passi fatti nei primi tre anni di gemellaggio. Nell’aprile 2023 la visita del sindaco Brugnaro a Odessa, nel corso della quale il primo cittadino aveva formalmente messo a disposizione le competenze di Venezia e delle sue università per la progettazione e la programmazione post-bellica, indicando il porto lagunare come piattaforma logistica di collegamento. Impegno ribadito lo scorso anno dal sindaco al Forum per la rinascita economica di Odessa, durante il quale sono stati riconosciuti anche gli sforzi fatti da Venezia per il riconoscimento da parte dell’Unesco del centro storico di Odessa come Patrimonio dell’Umanità.

L’Ucraina è un grande Paese, il nostro esercito continua a combattere per la nostra libertà, ma anche per quella dell’Europa ed è importante sapere che possiamo contare sul sostegno di Venezia: il supporto morale è di grande conforto anche per i nostri soldati. Grazie per aver rinnovato l’accordo di cooperazione con la nostra città. Odessa è nata con l’animo italiano: gli edifici storici sono stati fatti da architetti italiani, una delle canzoni italiane più famose nel mondo, O Sole Mio, è stata scritta a Odessa. Il nostro è un legame che nasce da lontano, ancora prima della firma di questo patto di cooperazione: siamo orgogliosi di poter contare sul vostro aiuto” ha concluso il primo cittadino ringraziando la Città di Venezia per la calorosa accoglienza riservata all’equipaggio dell’Invincibile Odessa, l’imbarcazione condotta dai veterani di guerra ucraini che ha attraversato il Canal Grande durante la Regata Storica. Un omaggio sottolineato dall’Associazione dei Gondolieri di Venezia, che nel corso della cerimonia ha consegnato al sindaco Gennadiy Trukhanov la tradizionale maglietta a righe bianche e blu dei gondolieri veneziani.

-Foto Comune di Venezia-
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Dall’11 settembre X Factor 2025 su Sky, novità Gabbani al posto di Agnelli

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MILANO (ITALPRESS) – Parte dal Liceo Artistico Boccioni di Milano la nuova edizione di “X Factor”, in onda dall’11 settembre su Sky e in streaming su Now (e in chiaro il martedì successivo su TV8), con la finale già fissata per il 4 dicembre, per il secondo anno consecutivo in diretta da piazza del Plebiscito a Napoli dove un anno fa trionfò Mimì Caruso portata in finale da Manuel Agnelli. Il cantautore, fondatore degli Afterhours, in quest’edizione però non sarà della “partita”. “Manuel ha fatto sei edizioni, ha vinto con Mimì nella finale in cui tutti pensavano avrebbe vinto Lauro. Ha deciso di uscire da imbattuto, come Mourinho dopo il triplete”, ha ironizzato Jake La Furia.

A prendere il suo posto arriva Francesco Gabbani, che va a completare il quartetto dei giudici. “Cerco autenticità. È la condizione necessaria, in un mondo musicale sempre più artefatto”, ha detto il neo arrivato il cui intento è dichiarato. “Io voglio vincere. È una bella esperienza, ma sarebbe anche bello portare qualcuno in fondo”, ha aggiunto. E se ci fosse qualche dubbio sulla sua strategia, le parole dell’autore di “Occidentali’s Karma” sono chiarificatrici: “I no che ho ricevuto nel mio percorso sono stati dolorosi, ma oggi so che mi hanno fatto bene”.

Confermati al banco dei giudici Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia che dovranno fare i conti con il nuovo percorso dei Bootcamp che prevede l’unanimità per l’accesso alla fase successiva o l’utilizzo dell’X Pass da parte del giudice pronto a scommettere sul concorrente da mandare al Last Call, momento in cui saranno formate le squadre. Il clima, almeno a giudicare dall’esordio del Boccioni, è al momento più da compagni di classe che da colleghi. Gabbani è stato descritto come “chiassoso e già perfettamente integrato” dai colleghi “veterani” pronti a dare battaglia. A guidare il programma sarà ancora una volta Giorgia, riconfermata alla conduzione dopo il debutto dello scorso anno. “Quel momento prima di salire sul palco è fondamentale e l’unica cosa che si può davvero fare è esserci: stare accanto, senza invadere. A volte basta una battuta per spezzare la tensione”, afferma Giorgia che affronta la nuova edizione con più consapevolezza. “Spero di avere meno ansia e più agilità – sottolinea – ma resto una persona che vive tutto con molta responsabilità”.

Responsabilità che sentono anche gli autori. “Anche per noi questo è un primo giorno di scuola. Le emozioni sono le stesse: incertezza, aspettativa, energia. Ma lo spirito è rimasto identico. Siamo una squadra che lavora con tenacia, autoironia e sorriso”, ha ammesso Paola Costa, capo progetto del programma, parlando alla platea di giornalisti e studenti raccolti nella palestra del liceo milanese cui Sky ha regalato l’allestimento di un’aula musicale. L’ambientazione “scolastica” ha innescato il parallelo del valore del talento anche nel percorso scolastico. “Il talento non è qualcosa che riguarda pochi – ha detto la preside del Boccioni, Stefania Giacalone -. Ognuno ha un talento da custodire, e la scuola è uno dei luoghi in cui si può farlo emergere, anche sbagliando”.

Anche per Sky, il racconto del talento non passa solo dalla performance. “X Factor è una delle gemme della nostra corona. È un programma in cui crediamo molto perché racconta il talento, ma anche il lavoro, lo studio e il sacrificio” ha sottolineato Giuseppe De Bellis, executive vice president Sport, News and Entertainment di Sky. E proprio il confronto con la scuola ha innescato, sulla spinta delle domande, riflessioni sull’importanza dell’istruzione.

“A scuola si conoscono persone che resteranno nella tua vita. Ma un giorno vi pentirete di non aver studiato. Sapere è l’unico modo per essere davvero liberi”, ha sottolineato La Furia, diretto nel rispondere a uno studente che gli chiedeva del rapporto fra i testi del rap e il loro mondo di riferimento. “Non bisogna essere dei gangster per fare rap – ha spiegato -, ma bisogna essere credibili. Non conta vivere certe cose, ma conoscerle davvero. La gente lo capisce se parli con cognizione di causa, non se reciti un copione”. “Oggi più che mai serve avere un pensiero proprio. La conoscenza è uno scudo, e la scuola resta il posto migliore per formare il carattere. Io a scuola ho fatto un po’ un disastro… però è un momento unico in cui si imparano tante cose, si formano i rapporti, si affrontano sfide, delusioni, tutto – ha concluso Lauro -. È importante approfittarne adesso per non trovarsi in difficoltà dopo”.

– foto ufficio stampa sky italia –

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Santorini si conferma tra le mete più gettonate per le vacanze estive

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Per quanto non sia sempre facile fare classifiche sulla popolarità di un luogo, Santorini è unanimemente considerata l’isola più popolare della Grecia, tant’è che nell’estate 2024 ci furono numerosi servizi televisivi e articoli sui quotidiani nazionali italiani relativi al problema dell’overtourism nella splendida isola dell’arcipelago delle Cicladi (il 23 luglio 2024 ci fu l’arrivo di ben 11.000 turisti; un numero difficilmente sostenibile se si considera che gli abitanti dell’isola sono 15.000).

Lasciando alle autorità dell’isola il compito di risolvere il problema del sovraffollamento, cerchiamo di saperne di più su questo piccolo gioiello del mar Egeo rimandando per ulteriori approfondimenti alla pagina che il blog travel365.it dedica alla deliziosa isola vulcanica che i veneziani chiamarono Sant’Erini in onore di Santa Irene di Tessalonica.

Due villaggi caratteristici: Oia e Imerovigli

Oia è il villaggio più noto di Santorini, universalmente famoso per la splendida cappella blu che appartiene alla Blue Domed Church, la chiesa greco-ortodossa più fotografata al mondo. Il villaggio è davvero una meraviglia ed è bellissimo il contrasto tra il blu delle acque che la circondano e il bianco delle abitazioni. Da vedere a Oia ci sono anche i caratteristici mulini a vento.

Altro villaggio che vale la pena di visitare è Imerovigli, che confina con il capoluogo, Fira. La località è nota come “balcone dell’Egeo”: da esso infatti si può ammirare uno splendido panorama. Tra i luoghi e i monumenti d’interesse si ricordano principalmente il Castello di Skaros e il Monastero di San Nicola.

Fira: il capoluogo dell’isola

Fira, nota anche come Thira, è il capoluogo di Santorini. Si trova nella zona centro occidentale dell’isola, sulla cima di una roccia a picco sul mare, dalla quale si può ammirare la caldera del vulcano Thera. A circa un chilometro dal centro città si trova il villaggio di Firostefani.

Fira è una delle mete principali dei turisti, grazie anche alla presenza di ristoranti, bar, discoteche e negozi.

Tra i luoghi d’interesse si ricordano la Cattedrale della Presentazione di Cristo al Tempio, la chiesa di San Minas, il monastero di Panagia tou Rodariou, il museo archeologico e il convento domenicano.

Le spiagge di Santorini: la Spiaggia Rossa e la Spiaggia Bianca

Santorini ha diverse bellissime spiagge. Tra quelle più note si ricordano in particolare la Spiaggia Rossa e la Spiaggia Bianca.

La prima, nota anche come Red Beach, regala uno spettacolo davvero eccezionale grazie al contrasto della scogliera di colore rosso con il blu dell’Egeo. La colorazione rossastra è dovuta al fatto che la roccia è particolarmente ricca di ferro. Si trova nella zona di Akrotiri, a poco meno di 12 km da Fira.

La Spiaggia Bianca, altrimenti detta White Beach, è abbastanza vicina alla Red Beach e si fa notare per il contrasto tra le scogliere di colore bianco e la sabbia nera, creando un paesaggio davvero pittoresco.

Il sito archeologico di Akrotiri

Coloro che amano la storia hanno la possibilità di visitare il sito archeologico di Akrotiri, un interessante insediamento che risale all’Età del Bronzo. Le rovine testimoniano un complesso urbano avanzato, sepolto da un’eruzione vulcanica nel XVII secolo a.C. Il sito è tornato alla luce nel 1967 grazie agli scavi di un famoso archeologo greco.

Un’isola versatile

Come si può notare da quanto riportato sopra, Santorini è indubbiamente una meta molto versatile: tra villaggi sospesi sulla caldera, acque cristalline, spiagge di origine vulcanica e siti archeologici di rilievo, l’isola offre un ventaglio di esperienze che spiegano la sua enorme popolarità.

AI e finanza, Domyn lancia divisione guidata dall’ex BlackRock Pasquali

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MILANO (ITALPRESS) – Domyn ha annunciato il lancio della sua Divisione Global Financial Services, un’unità di ricerca dedicata all’intelligenza artificiale sovrana, pensata per rivoluzionare il modo in cui le istituzioni finanziarie adottano l’AI nei settori più strategici.
La nuova divisione è guidata da Stefano Pasquali, già Managing Director di BlackRock e riconosciuto leader nella finanza quantitativa e nell’Intelligenza Artificiale applicata. Da
oltre vent’anni Pasquali coordina team di ricerca e data science in alcune delle più grandi istituzioni al mondo, sviluppando soluzioni di AI mission-critical per asset manager, banche, assicurazioni e responsabili del rischio.
“L’Intelligenza Artificiale applicata alla finanza deve andare oltre i Large Language Models” ha dichiarato Stefano Pasquali, Senior Vice President of Financial Services Solutions di
Domyn. “Il nuovo paradigma consiste nell’integrarli con knowledge graph, modelli finanziari potenziati dall’AI e solide regole di governance in ambienti interamente controllati dalle
istituzioni. E’ questo il futuro che stiamo costruendo: un’AI che le istituzioni finanziarie possano possedere, in cui possano avere fiducia e che possano far crescere secondo le
proprie esigenze”.
In BlackRock, Pasquali ha fondato e diretto l’Investment AI Team, unità chiave della strategia AI dell’intera società.Il team ha lavorato sull’Intelligenza Artificiale trasparente,
sviluppando nuove chiavi di lettura per gli investimenti e strumenti di analisi scalabili a supporto di trading, costruzione dei portafogli e gestione del rischio. Ha inoltre guidato il
team di Liquidity and Trading Research, progettando strumenti avanzati utilizzati nei fondi, negli ETF e sulla piattaforma Aladdin. In precedenza, Pasquali è stato Global Head
of Liquidity Research in Bloomberg e ha insegnato presso la Rutgers University e la Columbia University.
Il team che affianca Pasquali porta con sè quasi 200 anni di esperienza complessiva nei servizi finanziari, maturata in realtà come BlackRock, Bloomberg, Vanguard, Morgan Stanley, Fidelity, Prudential e la Reserve Bank of India. Insieme, Pasquali e i suoi colleghi hanno firmato decine di pubblicazioni sull’AI, depositato diversi brevetti e vinto competizioni e hackathon internazionali. Con hub a New York, Milano, Madrid, India e
Londra, la divisione si colloca all’incrocio tra la finanza globale e la ricerca AI più avanzata.
“Quando istituzioni di questa portata movimentano ogni giorno trilioni di transazioni, hanno bisogno di un’ AI che operi interamente all’interno delle loro infrastrutture. Domyn è l’unica realtà che sta aprendo la strada a un’Intelligenza Artificiale sovrana, pensata per garantire sicurezza e affidabilità in contesti strategici”, ha dichiarato Uljan Sharka, CEO di Domyn.
Nei prossimi mesi Domyn pubblicherà diversi studi di ricerca e renderà disponibili modelli e benchmark open-source, con l’obiettivo di favorire l’innovazione e accelerare la
transizione globale verso un’Intelligenza Artificiale sovrana per i servizi finanziari.
Domyn è già al lavoro con alcuni dei principali asset manager e istituti bancari a livello mondiale e in Europa collabora con realtà come Intesa Sanpaolo e Allianz. Le partnership strategiche con NVIDIA, Microsoft e Cisco garantiscono ai clienti la
possibilità di adottare soluzioni di AI sovrana in totale sicurezza, proteggendo la proprietà intellettuale, tutelando i dati e assicurando una governance completa e trasparente.
Con l’accelerazione nell’adozione dell’AI, le istituzioni si trovano di fronte a un ostacolo strutturale: le soluzioni degli hyperscaler sono basate su grandi modelli linguistici (LLM)
multi-tenant (ovvero modelli condivisi tra più organizzazioni e quindi non esclusivi), addestrati su fonti di dati non sempre controllate e funzionano come scatole nere. Questi strumenti, pur molto efficaci in ambito consumer e nella produttività aziendale, non offrono però il controllo, la trasparenza e la governance indispensabili ai processi finanziari più delicati, che coinvolgono transazioni, strategie proprietarie e dati sensibili
dei clienti. Domyn adotta un approccio diverso: la sua architettura di AI sovrana offre alle istituzioni finanziarie piattaforme agentiche e modelli dedicati, gestite in ambienti completamente segregati. In questo modo banche, asset manager e compagnie assicurative possono mantenere la piena proprietà dei propri dati, modelli e proprietà intellettuale, valorizzando
al massimo il patrimonio di conoscenze interne, i dati storici e i modelli già esistenti.
Domyn ha già investito in modelli proprietari e sta costruendo il più grande supercomputer d’Europa, che consentirà di sviluppare LLM, modelli previsionali e strumenti avanzati per l’analisi e la ricerca dei dati.
Sviluppare lo stack completo di AI per il settore finanziario
I grandi modelli linguistici hanno un ruolo importante, ma nel settore finanziario sono solo un tassello del mosaico. L’approccio di Domyn li integra con knowledge graph
proprietari, che permettono di elaborare in modo sicuro dati sia strutturati sia non strutturati, con soluzioni di data virtualization che collegano pipeline legacy e moderne
senza costose migrazioni e con modelli di AI e machine learning tradizionali, ancora fondamentali per previsioni, pricing e gestione del rischio. Il tutto è supportato da solidi framework di governance che garantiscono trasparenza, tracciabilità e conformità in ogni output.

-news in collaborazione con Domyn –
-foto ufficio stampa Domyn-

(ITALPRESS).

Sumud Flotilla, il video dell’esplosione a bordo di una imbarcazione

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Sumud Flottila, il video dell'esplosione a bordo di una imbarcazione

ROMA (ITALPRESS) – In un video postato sui social da Sumud Flotilla gli attimi dell’esplosione a bordo di una delle imbarcazioni che trasportano aiuti umanitari a Gaza mentre si trovava al largo delle coste tunisine. Gli organizzatori della spedizione umanitaria parlano di un esplosione causata da un drone. Le autorità tunisine però hanno smentito.
abr/gtr
(Fonte: globalsumudflotilla)