L’elenco dei 25 giocatori biancorossi convocati da mister Modesto per la semifinale di andata della Coppa Italia Serie C contro la Virtus Entella, in programma domani, mercoledì 18 gennaio alle ore 18:00, allo stadio comunale di Chiavari.
La società LR Vicenza comunica che è attiva la prevendita per la gara LR Vicenza-Albinoleffe, valevole per la ventitreesima giornata del campionato di Serie C, che si disputerà allo stadio Menti, domenica 22 gennaio, alle ore 17:30.
Di seguito i prezzi dei biglietti applicati per assistere alla partita, prevendita esclusa:
Tribuna Centrale intero: 40,00 € Tribuna Centrale ridotto*: 35,00 € Tribuna Centrale ridotto studente: 18,00 €
Curva Sud intero: 15,00 € Curva Sud ridotto*: 12,00 € Curva Sud ridotto studente: 8,00 €
Under 10 anni: 5,00 € in ogni settore
Ridotto*: donne, over 60 (nati prima del 31/12/1963), militari e forze dell’ordine, portatori di disabilità in possesso di certificato di invalidità dal 50% al 99% Studente: nati dopo l’01/01/2005 o possessori di Vi University Card (tariffa applicabile solo ai botteghini) Under 10: nati dopo l’01/01/2013
SettoreOspiti – Curva Nord (600 posti disponibili)
La prevendita sarà attiva sino alle ore 19 di sabato 21 gennaio Curva Nord: 15,00 € Curva Nord ridotto donne, over 60: 12,00 € Curva Nord ridotto under 18: 8,00 €
Tutti i possessori di voucher potranno utilizzare il credito per acquistare titoli per la partita in oggetto.
PUNTI VENDITA:
Di seguito i punti vendita presenti nella provincia di Vicenza, aperti questa settimana:
• CCCB – STADIO MENTI: – martedì 17, mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20 gennaio dalle ore 15:00 alle ore 18:00
• LR STORE – STADIO MENTI: – sabato 21 gennaio dalle ore 09:30 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:30
• ON-LINE: collegandosi al sito sport.ticketone.it fino alle ore 16:30 di domenica 22 gennaio
• BIGLIETTERIE GIORNO GARA: biglietterie Stadio Menti via Natale Del Grande, adiacente settore Distinti attive il giorno gara dalle ore 14:30 efino alla fine del primo tempo.
PUNTI VENDITA:
Vicenza: • Tabaccheria Sella – Corso San Felice e Fortunato, 360 • Bar Stadio – Via Natale del Grande, 6
Bassano del Grappa • Dischiponte – Via Angarano 9 – Bassano del Grappa
Thiene • Punto Servizi Balasso Tabaccheria – Via Trieste 16 – Thiene
Per la Primavera 4 Gialloceleste è stato un inizio d’anno costellato, oltre che dal lavoro giornaliero al San Bortolo, anche da una serie di partite amichevoli.
La prima di queste ha visto i ragazzi di Mister Basso di fronte alla Prima Squadra di Mister Bianchini, lo scorso 4 Gennaio allo stadio Dal Molin.
La seconda gara amichevole è stata disputata contro l’Hellas Verona Under 18 l’Undici Gennaio, all’antistadio G. Tavellin.
Trasferta fuori regione, invece, per la terza amichevole. Sabato 14 Gennaio l’Arzignano Valchiampo ha fatto visita al Milan Under 18 nella location del “Puma House of Football” di Vismara.
Nelle tre gare Mister Basso ha ruotato tutti i giocatori a disposizione al fine di testare la loro condizione psicofisica. Da sabato ripartirà il Campionato con la trasferta a Crema contro la Pergolettese.
Alpinismo giovanile: mercoledì 25 gennaio la presentazione del programma 2023 del Club Alpino Italiano di Vicenza.
Notti in bivacco, percorsi lungo vie ferrate, arrampicate in falesia, uscite sulla neve, trekking di più giorni, speleologia e cicloescursionismo: saranno queste alcune delle attività proposte nel corso del 2023 dall’Alpinismo Giovanile della sezione CAI di Vicenza per avvicinare alla montagna i ragazzi dagli 8 ai 17 anni.
Il programma e le finalità del gruppo saranno presentate mercoledì 25 gennaio alle 20.30 nella sede di contra’ Porta Santa Lucia 95 dai responsabili Luca Corradin, Augusto Bertolotto e Chiara Sandri.
Ai ragazzi che aderiranno al gruppo nel corso dell’anno saranno proposte numerose uscite con accompagnatori titolati del Club Alpino Italiano che hanno acquisito specifiche competenze tecniche, didattiche e pedagogiche.
Tra le mete in programma, nei fine settimana da febbraio a novembre, ci sono i Colli Berici, il Monte Grappa, il Lagorai, le grotte triestine e le alpi liguri.
Oltre ad imparare a muoversi con sicurezza sui sentieri, i ragazzi sperimenteranno i rudimenti dell’arrampicata, l’uso dei materiali e le tecniche su roccia e neve.
Cartografia, orientamento, alimentazione, meteorologia e conoscenza dell’ambiente montano saranno argomenti affrontati in modo pratico e divertente.
Giochi di squadra ed esperienze di gruppo avranno l’obiettivo di stimolare il piacere di stare insieme, l’attenzione verso i compagni, il rispetto delle regole e della lealtà.
L’undicesima giornata della Serie A vede in programma domenica 22 gennaio 2023 la sfida tra il Petrarca Rugby e la Rangers Rugby Vicenza presso il centro sportivo “Memo Geremia” di Padova, con calcio d’inizio alle 14 e 30.
Domenica i vicentini affronteranno l’ultimo turno del girone di andata, con la sfida esterna alla Cadetta del Petrarca, quarta forza del torneo con cinque vittorie e quattro sconfitte ed un percorso altalenante in campionato con grandi partite con le prime unite a prestazioni negative con le formazioni inseguitrici. Questo sarà il primo di una serie di scontri diretti fondamentali per il destino dei biancorossi, un vero e proprio “tour de force” sportivo.
La domenica successiva, per i ragazzi di Cavinato e Minto, sarà la volta della sfida in trasferta con il mai domo Verona, quinto in classifica, poi il test casalingo con Badia in piena lotta retrocessione, ed infine il big match fuori casa con gli inseguitori del Valsugana.
Fare punti con il Petrarca è un occasione ghiotta per allungare nella classifica di Serie A, visto il riposo forzato del Valsugana, ma alla Guizza sarà una gara durissima sia per le qualità che per la profondità della rosa dei Perarchini che potranno contare su numerosi rinforzi dal Top10.
Programma 11° giornata 22/01/2023 ore 14:30 Petrarca Padova v Rangers Rugby Vicenza
Rugby Casale v Ruggers Tarvisium
Patavium Rugby Union v Rugby Paese
Rugby Badia v Romagna RFC
Verona Rugby v Valpolicella Rugby
riposa Valsugana Rugby Padova
Dal calcio alla pallamano, fino ad approdare al volley. Emanuele Santoro, siciliano di origine ma veronese d’adozione (vive ad Arcole), è il nuovo medico sociale di Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda.
Un ruolo che ricopre con molta soddisfazione: “Nel volley ho trovato un ottimo livello di preparazione intesa come formazione dello staff tecnico, cosa che difficilmente si trova in giro”.
Specializzato in medicina dello sport, Santoro vanta parecchie esperienze come medico dello sport, soprattutto nel calcio. È stato medico di squadre di calcio professioniste come Messina, Legnago e Arzignano-Valchiampo. In campo femminile è stato medico responsabile della squadra di pallamano Handball club Messana, in serie A. Come medico dello sport si è specializzato anche dal punto di vista clinico, occupandosi di riabilitazione dei cardiopatici.
Emanuele, com’è nata la passione per lo sport?
“Ho sempre praticato lo sport e l’ho anche seguito come appassionato. Da piccolo facevo nuoto, poi ho giocato a pallavolo perché mio padre era un giocatore di volley. Successivamente, per motivi di studio, ho dovuto un po’ abbandonare la mia passione, però ho continuato a giocare nel tempo libero. L’anno scorso mi sono trasferito in Veneto e con la mia compagna ho cercato di riprendere la mia vecchia passione. A un certo punto ci siamo imbattuti in Stefano Carta, coordinatore del Sambo Volley Team, e siccome nella loro società c’era un gruppo di atleti master ci siamo aggregati. Da lì è nato il contatto con il Montecchio, che cercava assistenza medica per le partite. Ed è partita la collaborazione, facilitata dal fatto che io abito a cinque minuti di strada dal Palaferroli di San Bonifacio”.
Com’è stato l’approccio con il mondo della pallavolo?
“Molto positivo. Nel Montecchio ho trovato persone cordiali e attente e un alto livello di preparazione, intesa come formazione dello staff tecnico. Ci sono ottimi professionisti, con cui mi confronto continuamente: il fisioterapista Alessandro Paiolo, il preparatore atletico Davide Vallortigara, il massaggiatore Gianfranco Baldin. Spero di integrarmi sempre di più, in modo da aiutare il più possibile tutto lo staff nella gestione delle atlete”.
In che cosa consiste il lavoro del medico sociale di una squadra?
“Oltre ad essere presente nelle partite casalinghe, vengo interpellato quando c’è una ragazza che accusa qualche malessere, dal semplice raffreddore agli infortuni. Avendo anche esperienza come ecografista multidisciplinare, ho a disposizione la strumentazione idonea per interventi tempestivi. Quello che svolgo è un lavoro di equipe con staff sanitario e staff tecnico, sempre nell’ottica di risolvere i problemi e rimettere in sesto le atlete”.
Come ha trovato le giocatrici di UVMM?
“Molto bene. Sono un bel gruppo: calibrate, assortite e forti. Ho visto alcune partite dal vivo e devo dire che sono molto brave, con la capacità di fare squadra che, del resto, è propria di tutto il team dirigenziale e tecnico. Un fattore importantissimo per gestire bene questo tipo di realtà”.
Nel cuore di Vicenza, poco dopo la Chiesa di Santa Corona e il Museo Archeologico, sorge il bellissimo Palazzo Leoni Montanari, un edificio barocco che fa da museo a “Le Gallerie d’Italia“, presenti anche a Milano, Napoli e Torino. Prima sede museale di Intesa Sanpaolo, il Palazzo ospita le preziose collezioni del Settecento Veneto e di icone russe di proprietà della Banca. Dal 1999 accoglie i visitatori proponendo mostre temporanee e iniziative culturali rivolte a pubblici di tutte le età.
Il Palazzo
La storia del palazzo comincia attorno al 1676, quando Giovanni I Leoni Montanari costruisce una sontuosa dimora nel centro storico di Vicenza, vicino alla chiesa domenicana di Santa Corona, allora uno dei cuori pulsanti della vita religiosa e culturale della città.
La Loggia di Ercole nel cortile interno al Palazzo. Foto: Marta Cardini
Il palazzo nacque dall’esigenza della famiglia Leoni Montanari di promuoversi socialmente all’interno della nobiltà vicentina. La famiglia si era infatti guadagnata nel corso della seconda metà del Seicento una solida posizione nella produzione e commercio dei tessuti e la costruzione dell’edificio serviva da testimonianza alle proprie ambizioni di emancipazione sociale. Il palazzo fu eretto laddove i Leoni Montanari già possedevano i propri stabili, accogliendo all’interno dell’abitazione sale per la filatura della seta. Questa scelta ebbe ripercussioni sullo stile della facciata e degli interni, che si distaccavano quindi dal classicismo rinascimentale di Andrea Palladio.
Nel gennaio 1990 subentrò il Banco Ambrosiano Veneto che scelse di liberare l’edificio dalle funzioni di rappresentanza e di renderlo sede delle sole attività legate alla politica culturale dell’istituto. Nel corso degli anni novanta Palazzo Leoni Montanari è stato sede di numerose iniziative culturali come mostre, convegni e concerti. La proprietà ora è di Banca Intesa Sanpaolo che l’ha inserita all’interno dei circuito Gallerie d’Italia.
Una parte interna al Palazzo Leoni Montanari. Foto: Marta Cardini
All’interno del palazzo troviamo sale ricche di decorazioni, affreschi e stucchi con soggetti che si richiamano spesso alla tradizione classica greco-romana. Molto frequenti sono le allegorie. Al piano terreno domina al lato ovest del cortile la loggia di Ercole così chiamato dal gruppo di Ercole che uccide il drago Ladone, collocato nella nicchia al primo piano.
Le icone russe
Una delle collezioni permanenti è quella delle icone russe, che conduce il visitatore in un viaggio visivo nella spiritualità ortodossa. Appena si entra, si rimane sorpresi da una stanza multimediale e multisensoriale che profuma di incenso e in cui sono proiettate sulle pareti le celebrazioni ortodosse, con tanto di suoni e musica ecclesiastici. Sembra di trovarsi proprio all’interno di una chiesa russa e di sentirne gli odori e i suoni.
Alcune delle icone russe presenti nel Palazzo. Foto: Marta Cardini
Quella delle icone russe è considerata tra le più importanti collezioni in Occidente sia per il numero complessivo di opere, sia per la presenza di rarissimi capolavori di alta epoca. Il primo nucleo fu acquisito dal Banco Ambrosiano Veneto nel corso degli anni Novanta del Novecento, successivamente incrementato con acquisti sul mercato internazionale fino a raggiungere il numero di 462 tavole. L’insieme delle icone in collezione forma un prezioso patrimonio artistico e spirituale, composto da opere che coprono un arco cronologico amplissimo. La collezione documenta le diverse fasi della pittura russa di icone, dal Medioevo all’età moderna, attraverso i suoi numerosi centri artistici, tanto le scuole illustri di Mosca, Novgorod, Vladimir, Tver’ e Pskov, quanto le aree provinciali della Russia centrale e settentrionale.
La raccolta di pittura del Settecento Veneto
La raccolta di pittura del Settecento Veneto con le ironiche scene di costume di Pietro Longhi e le ariose tele dei vedutisti propone un itinerario sorprendente nell’ultima magnifica stagione della Serenissima. Le straordinarie vedute ritraggono Venezia e altre città dell’Italia settentrionale, realizzate da grandi maestri quali Canaletto, Luca Carlevarijs, Francesco Guardi, Michele Marieschi, Francesco Albotto, Francesco Zuccarelli.
Alcune opere di Pietro Longhi nella collezione sul Settecento Veneto. Foto: Marta Cardini
Celebre è il corpus di dipinti di Pietro Longhi e seguaci che raffigura la società veneziana dell’epoca in tele di piccolo formato dai colori vivaci e con un gusto spiccato per la cronaca. Di particolare interesse è anche la Caduta degli angeli ribelli, di Francesco Bertos, precedentemente attribuita ad Agostino Fasolato, una virtuosistica scultura del Settecento composta da oltre sessanta figure scolpite in un unico blocco di marmo di Carrara.
Le ceramiche attiche
Le ceramiche attiche e della magna Grecia vengono esposte invece nell’ambito di itinerari tematici. Ad esempio, fino al 18 giugno 2023, i cocci si trovano nell’ambito della mostra “Argilla. Storie di viaggi”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova. La raccolta di vasi proviene dall’antica Ruvo di Puglia, nell’attuale provincia di Bari. Le ceramiche sono state prodotte tra il VI e III secolo a.C. in Puglia e in Lucania, o importate da Atene. E’ una sala in cui vale la pena perdersi, guidati dalla magia della Magna Grecia.
Alcune delle ceramiche attiche in mostra. Foto: Marta Cardini
Nel pomeriggio è stato presentato il nuovo difensore biancorosso, Maissa Ndiaye.
“Sono felicissimo di essere qui a Vicenza. Già quest’estate, prima dell’inizio del campionato, mi hanno parlato di Vicenza e del progetto, però era un momento decisivo nel quale non potevo lasciare Cremona per andare in un’altra squadra. Perché quando avevo parlato con il mister mi aveva detto di restare e provare per cercare di avere dello spazio e per farmi crescere. Poi, alla fine, con le difficoltà che abbiamo avuto in campionato, ho capito che non avrei potuto trovare spazio. Il Vicenza mi ha richiesto e sono venuto senza pensarci due volte, mi interessava giocare e farlo in una società con un progetto concreto.
Squadra? Ho visto qualche partita, ho trovato una squadra compatta e organizzata, che ha un obiettivo ben chiaro davanti, quindi quando mi hanno chiamato ho detto, vado e cerco di portare il mio contributo. E il resto lo deciderà il mister e le partite, sono pronto per qualsiasi cosa, a disposizione del mister.
Ruolo? Dipende da quello che chiede il mister, sono a disposizione per qualsiasi cosa mi chieda. Ho giocato sia in una difesa a tre che a quattro. Sono in grado di giocare su tutta la linea difensiva, a sinistra, a destra o come centrale. Sono un giocatore veloce, il resto cercherò di dimostrarlo in campo.
Balzaretti? Lui mi conosce da quando sono arrivato alla Roma, nella stagione 2019/20, non avevo avuto la fortuna di incontrarlo all’epoca, però lui mi seguiva e mi ha visto fare il provino, vedeva le partite, è un campione e sono contento di lavorare con lui.
Calcio italiano? Quando ero bambino sognavo di venire in Italia, mi è sempre piaciuto il calcio italiano, nella mia testa mi dicevo: “cavolo, voglio fare la mia formazione giovanile in Italia“, quindi quando sono partito avevo già questa cosa in mente, avevo già un progetto, perché prima era un sogno, però quando ho iniziato a dire: “mah devo andare via, raggiungere l’obiettivo“, lì mi sono detto: “non è più un sogno, sta diventando realtà“. Quindi avevo questa cosa in testa e ho cercato di seguire quello che volevo fare, Dio mi ha aiutato ad arrivare fino in Italia. Quando sono arrivato stavo a Napoli, in una casa famiglia, lì mi ha visto l’Afro Napoli, che ora si chiama Napoli United, loro che mi hanno fatto scendere in campo, facendomi i provini e facendomi allenare con loro. Però non ho mai giocato una partita, perché avevo un problema con i documenti e la scuola, ho dovuto aspettare, fino a quando non ho fatto un provino con il Napoli, con il Benevento e con la Roma e ho scelto di andare alla Roma, loro mi hanno aiutato con i documenti e ho iniziato a giocare. Cerco di lavorare sodo, duro, con sacrifici, per arrivare il più in alto possibile.
Se giocavo in Senegal? Sì, giocavo a calcio e andavo a scuola, non era facile abbinare tutti e due, perché ci allenavamo la mattina e io dovevo andare a scuola la mattina. Quindi alla fine ho dovuto lasciare un po’ la scuola di nascosto, senza che lo sapesse la mia famiglia, per seguire il mio sogno. E’ stato difficile accettarlo per mio padre, quando l’ha scoperto, purtroppo l’ho perso tre anni fa, ma io cerco di fare di tutto per renderlo fiero di me. Il mio numero? Ho scelto il 71 perché il 17 era occupato e quindi l’ho scelto per la cifra invertita. Il 17 ottobre 2021 è mancato mio padre, volevo ricordarlo”.
La società LR Vicenza esprime piena solidarietà alla calciatrice Rafiat Folakemi Sule, vittima di insulti razzisti, nel corso della partita di serie C tra Vicenza Calcio Femminile e Jesina Femminile.
Il club condanna fermamente l’episodio e auspica che i responsabili di tale gesto possano venire identificati e allontanati dalle manifestazioni sportive. Tali episodi, infatti, non possono essere tollerati nella vita e nello sport.
Tutta la famiglia biancorossa abbraccia Rafi che indossa con orgoglio la maglia della nostra città.
Nella giornata odierna è stato presentato Alessandro Iacobucci, nuovo portiere biancorosso.
“Partita contro il Lecco? Ero dispiaciuto per il risultato, perché comunque abbiamo un obiettivo comune da raggiungere, anche se sono arrivato da poco, vogliamo raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio stagione. Questa partita ci può servire per una crescita, bisogna ripartire da quello che è stato fatto di buono fino ad ora, il campionato è lungo, la squadra da quello che vedo è forte e la sua la dirà alla grande.
Confente? Sono arrivato a Vicenza con lo spirito di dare una mano in qualsiasi modo possibile alla squadra per arrivare all’obiettivo, poi il resto viene tutto in secondo piano, viene prima di tutto la squadra e l’obiettivo da raggiungere.
Giocare in Coppa Italia contro la mia ex squadra? Non lo so, io penso solo ad allenarmi per bene e fare bene in settimana e a dare il massimo, poi quello che viene, viene, l’importante è che io mi faccia trovare pronto e mi alleni in settimana sempre al 100%.
Ferrari e Ierardi? Li ho visti bene, quando ero più giovane ho giocato anche con Pasini, poi conoscevo anche Giacomelli, quindi qualcuno lo conoscevo già, però li ho visti tutti bene, stanno molto bene. Ferrari deve arrivare alla stessa quota dello scorso anno? Per adesso non gli ho ancora detto niente, l’ho lasciato ancora tranquillo, poi ci sarà tempo (ride, ndr).
La scelta di Vicenza? Sono tornato a casa la sera e mi ha chiamato il procuratore “guarda Ale che c’è il Vicenza”, gli ho detto subito partiamo.
Aspettative? Personalmente in questo momento non mi aspetto grandi cose, perché devo pensare a dare una mano alla squadra, come ho detto prima, perché l’importante è l’obiettivo, comunque il Vicenza, per la tifoseria, per la squadra che è, deve assolutamente tornare nel campionato che gli spetta.
Tante volte al Menti da avversario? Giocare qui al Menti è sempre bello, con la Curva sempre piena, per me che venivo da avversario era una carica, perché vuoi sempre fare bene quando davanti c’è un tifo importante, però giocare qui è sempre emozionante.
Come si vince la Lega Pro? I campionati si vincono di squadra, il gruppo qui c’è, è un buon gruppo, gli allenamenti e le prestazioni del fine settimana, quello ci portano a vincere il campionato, però è già un buon gruppo, siamo già a un buon punto, dobbiamo solo continuare su questa strada.
Opzione di rinnovo? Deciderà la società a giugno, nel frattempo io cercherò di allenarmi al meglio, cercando di dare il mio contributo, non è il momento ora di pensare a questo”.