ROSSANO (COSENZA) (ITALPRESS) – Tradizione familiare e innovazione tecnologica fanno dell’Amarelli un’eccellenza dedita da secoli alla coltivazione, raccolta e lavorazione della liquirizia. Le origini dell’impresa risalgono al 1731, quando la famiglia Amarelli decise di avviare un impianto protoindustriale, detto “concio”, per produrre e vendere la liquirizia. La liquirizia prodotta a Rossano fu conosciuta non solo a livello nazionale, dove ottenne numerosi riconoscimenti, ma iniziò ad essere apprezzata anche all’estero. Un notevole contributo al percorso professionale arriva dai corsi di formazione realizzati in collaborazione con Fondimpresa, fondo interprofessionale promosso da Confindustria, CGIL, CISL e UIL.
mgg/mrv
Amarelli, 300 anni all’insegna dell’innovazione
Confiscato definitivamente il tesoro dei Casamonica
ROMA (ITALPRESS) – Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno eseguito un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, divenuto definitivo in seguito alla pronuncia della Quinta Sezione della Corte Suprema di Cassazione. Passano così allo Stato beni immobili e mobili di ingente valore, tra cui argenteria, gioielli e un autoveicolo nonchè disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, riconducibili a due esponenti dei Casamonica, padre e figlio.
L’odierna attività, sottolineano gli inquirenti, costituisce la conclusione di un’importante operazione di polizia giudiziaria e testimonia la straordinaria azione congiunta della Procura capitolina e della Questura di Roma volta a contrastare la criminalità organizzata, ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati per essere restituiti alla collettività in un percorso di legalità.
Il 16 giugno 2020 era stato eseguito il sequestro dei beni disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore e del Questore di Roma in concomitanza con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare di 20 aderenti all’associazione mafiosa denominata “clan Casamonica”. Ed il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Roma l’8 novembre 2021 aveva emesso un decreto di confisca dei beni. Contestualmente, sul piano soggettivo veniva provata l’attualità della pericolosità sia generica che qualificata degli indagati, con l’applicazione della misura personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 3 anni. A seguito di impugnazione della decisione da parte degli interessati, con decreto dell’8 marzo 2024, la Corte d’Appello di Roma – Sezione IV Penale rigettava tutti i ricorsi confermando integralmente il decreto di confisca del Tribunale nonchè l’applicazione delle misure personali. Avverso il provvedimento della Corte d’Appello gli indagati proponevano ricorso per Cassazione. Con sentenza emessa il 28 gennaio 2025, la Quinta Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei due Casamonica, condannandoli oltre che al pagamento delle spese processuali anche al versamento della somma di 3 mila euro in favore della cassa delle ammende.
I beni che entreranno definitivamente nel patrimonio dello Stato sono 4 unità immobiliari, tra cui la sfarzosa villa in via Roccabernarda 8, affidata in uso nel corso della procedura all’Azienda Pubblica Servizi alla persona “Asilo Savoia” e quella di via Flavia Demetria 90, residenza storica del clan, affidata alla Fondazione Pangea Onlus. La villa sita a Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata assegnata per finalità sociali a quell’Amministrazione Comunale. La confisca degli immobili è stata estesa a tutto il mobilio, argenteria, elettrodomestici ed altri beni presenti al loro interno, di rilevante valore economico. Confiscati anche un veicolo e disponibilità finanziarie presso vari istituti di credito.
– foto: screenshot da video ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
Confiscato definitivamente il tesoro dei Casamonica
ROMA (ITALPRESS) – Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno eseguito un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, divenuto definitivo in seguito alla pronuncia della Quinta Sezione della Corte Suprema di Cassazione. Passano così allo Stato beni immobili e mobili di ingente valore, tra cui argenteria, gioielli e un autoveicolo nonchè disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, riconducibili a due esponenti dei Casamonica, padre e figlio.
L’odierna attività, sottolineano gli inquirenti, costituisce la conclusione di un’importante operazione di polizia giudiziaria e testimonia la straordinaria azione congiunta della Procura capitolina e della Questura di Roma volta a contrastare la criminalità organizzata, ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati per essere restituiti alla collettività in un percorso di legalità.
Il 16 giugno 2020 era stato eseguito il sequestro dei beni disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore e del Questore di Roma in concomitanza con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare di 20 aderenti all’associazione mafiosa denominata “clan Casamonica”. Ed il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Roma l’8 novembre 2021 aveva emesso un decreto di confisca dei beni. Contestualmente, sul piano soggettivo veniva provata l’attualità della pericolosità sia generica che qualificata degli indagati, con l’applicazione della misura personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 3 anni. A seguito di impugnazione della decisione da parte degli interessati, con decreto dell’8 marzo 2024, la Corte d’Appello di Roma – Sezione IV Penale rigettava tutti i ricorsi confermando integralmente il decreto di confisca del Tribunale nonchè l’applicazione delle misure personali. Avverso il provvedimento della Corte d’Appello gli indagati proponevano ricorso per Cassazione. Con sentenza emessa il 28 gennaio 2025, la Quinta Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei due Casamonica, condannandoli oltre che al pagamento delle spese processuali anche al versamento della somma di 3 mila euro in favore della cassa delle ammende.
I beni che entreranno definitivamente nel patrimonio dello Stato sono 4 unità immobiliari, tra cui la sfarzosa villa in via Roccabernarda 8, affidata in uso nel corso della procedura all’Azienda Pubblica Servizi alla persona “Asilo Savoia” e quella di via Flavia Demetria 90, residenza storica del clan, affidata alla Fondazione Pangea Onlus. La villa sita a Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata assegnata per finalità sociali a quell’Amministrazione Comunale. La confisca degli immobili è stata estesa a tutto il mobilio, argenteria, elettrodomestici ed altri beni presenti al loro interno, di rilevante valore economico. Confiscati anche un veicolo e disponibilità finanziarie presso vari istituti di credito.
– foto: screenshot da video ufficio stampa Polizia di Stato –
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Verso Expo 2025: il Giappone ridisegna il domani
Siete pronti a partire e, questa volta, ad andare dall’altra parte del mondo? Stavate pensando di progettare un viaggio addirittura in Giappone? La terra che ogni primavera offre lo spettacolo mozzafiato della fioritura dei ciliegi, la terra che per prima è baciata dai raggi del sole del nuovo giorno quest’anno offre una potente attrattiva, un evento planetario. Quest’anno ha un motivo in più per farsi desiderare come destinazione top sulla lista: l’expo 2025 che si terrà ad Osaka. Ci sarebbero comunque tanti motivi validi, ma grazie all’ormai imminente Esposizione universale possiamo affermare che questo sarà a tutti gli effetti l’anno del Giappone!

Le notti di Osaka saranno illuminate dal Grand Ring ovvero un’imponente struttura ad anello che circonda tutta l’area progettata dall’architetto Sou Fujimoto: sarà la più grande struttura al mondo in legno mai realizzata con un investimento – pensate – di 230 milioni di euro: una costruzione densa di significati, simboleggiante gli elementi chiave di Expo 2025, ad iniziare da unità e sostenibilità; il tutto in armonia con la natura (per il fatto che il legno è quello tradizionale giapponese) e simbolo di connessione globale.

Un percorso, quello del Grand Ring, che i visitatori finiranno inevitabilmente per realizzare per spostarsi da un’area all’altra dell’evento, ricavando anche un’esperienza visiva unica.
Papa, Santa Sede “La notte è trascorsa bene”. Rosari tutte le sere a San Pietro
ROMA (ITALPRESS) – “La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito”. Lo rende noto la sala stampa vaticana. “Da questa sera, i Cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia Romana e la Diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio, si raccoglieranno in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre. La preghiera, oggi, sarà presieduta da Sua Eminenza il Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin”, comunica la sala stampa della Santa Sede.
-foto Ipa Agency –
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Papa, Santa Sede “La notte è trascorsa bene, sta riposando”
ROMA (ITALPRESS) – “La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando”. Lo rende noto la sala stampa vaticana. Il bollettino di ieri sera parlava anche di “una lieve iniziale insufficienza renale, allo stato sotto controllo”.
-foto Ipa Agency –
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Stroncato traffico di droga nel Barese, 37 indagati
BARI (ITALPRESS) – Operazione antidroga dei Carabinieri del Comando provinciale di Bari. I militari, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 37 indagati, appartenenti a due organizzazioni criminali rivali dedite al narcotraffico operanti nei territori dei Comuni di Bari, Turi e di quelli limitrofi.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
Maxi operazione contro Cosa nostra catanese, 19 indagati
CATANIA (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Ros. I militari stanno eseguendo, nelle province di Catania e Siracusa, una misura cautelare nei confronti di 19 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di droga, al trasferimento fraudolento di valori e scambio politico elettorale con il fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti per il clan mafioso, intervenendo direttamente sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Il provvedimento colpisce vertici di Cosa nostra catanese e figure istituzionali risultate ad essi legati. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
Maxi operazione contro Cosa nostra catanese, arrestato deputato regionale
CATANIA (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Ros. I militari stanno eseguendo, nelle province di Catania e Siracusa, una misura cautelare nei confronti di 19 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di droga, al trasferimento fraudolento di valori e scambio politico elettorale con il fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti per il clan mafioso, intervenendo direttamente sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Il provvedimento colpisce vertici di Cosa nostra catanese e figure istituzionali risultate ad essi legati. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro.
C’è anche il deputato all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Castiglione, tra gli arrestati nell’ambito dell’operazione antimafia condotta dai Ros tra Catania e Siracusa. Capogruppo del movimento Popolari e autonomisti, è stato eletto nel novembre del 2022 ed ha ricoperto ruoli in commissione regionale Antimafia e nelle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
Maxi operazione contro Cosa nostra catanese, 19 indagati
CATANIA (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Ros. I militari stanno eseguendo, nelle province di Catania e Siracusa, una misura cautelare nei confronti di 19 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di droga, al trasferimento fraudolento di valori e scambio politico elettorale con il fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti per il clan mafioso, intervenendo direttamente sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Il provvedimento colpisce vertici di Cosa nostra catanese e figure istituzionali risultate ad essi legati. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).





