venerdì, Marzo 14, 2025
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Attanasio, Seddiki “Onorare la sua memoria lavorando per la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Possiamo onorare la sua memoria impegnandoci per progetti concreti e lavorando ogni giorno per la pace”. Così Zakia Seddiki Attanasio, moglie di Luca e presidente della Fondazione Mama Sofia, a margine di un incontro alla Camera nel quarto anniversario dell’attentato in Congo che costò la vita al marito, allora ambasciatore, al carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.

xc3/sat/mrv

Reddito di Povertà, Schifani “Boom di richieste in poche ore”

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PALERMO (ITALPRESS) – In appena sei ore sono già oltre 1.500 le richieste presentate all’Irfis per ottenere il contributo di solidarietà, la cui piattaforma è stata avviata oggi alle 12. Al momento le istanze pervenute ammontano a circa 4,5 milioni di euro, con una media di circa 3 mila euro a famiglia. Altre 5 mila sono, invece, le domande “in bozza”, in attesa di essere inviate. Non si tratta di un click day, ma verrà stilata un’apposita graduatoria: c’è tempo fino al 15 aprile.
«Un grande successo – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha fortemente voluto l’inserimento della misura nella Legge di stabilità, con una stanziamento di 30 milioni di euro – visto che in poche ore sono stati oltre 10 mila gli accessi alla piattaforma digitale gestita dalla nostra finanziaria, senza nessun problema. Dai primi dati, pensiamo di potere andare incontro alle richieste di 10 mila famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Vogliamo fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinchè nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato».
Procede a gonfie vele, a pochi giorni dalla chiusura, anche l’altra misura gestita dall’Irfis sull’abbattimento degli interessi sui mutui per le medie e piccole imprese siciliane per la quale il governo regionale ha stanziato 45 milioni di euro. Hanno già presentato richiesta 5.700 aziende per un ammontare di 46,5 milioni di euro. C’è tempo fino al 4 marzo. Nei successivi 30 giorni avverrà l’istruttoria e in altri 30 l’erogazione delle risorse.
«Anche in questo caso – aggiunge Schifani – l’iniziativa messa in campo dal mio governo ha avuto un ottimo successo. Per fare crescere il Pil stiamo sostenendo gli investimenti e i consumi. In meno di un anno, tra contributo di solidarietà, mutui alle famiglie e alle imprese e credito al consumo faremo un’iniezione di liquidità di circa 140 milioni di euro».

– Foto: ufficio stampa Regione Siciliana –

(ITALPRESS).

Da studi legali Cuva e Gallo nasce una unità professionale per le crisi d’ impresa e sovraindebitamento

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PALERMO (ITALPRESS) – Gli studi Cuva L&F e Gallo hanno costituito una nuova Unità Professionale in materia di “Crisi d’ impresa e sovraindebitamento” coordinata dal Professore Angelo Cuva e dall’Avvocato Accursio Gallo, al fine di affrontare ed approfondire le diverse e complesse problematiche connesse alla sempre maggiore diffusione dei fenomeni di crisi economica che devono affrontare gli operatori (sia persone fisiche che giuridiche) ai quali deve essere prestata una assistenza specifica e multidisciplinare. Ciò anche alla luce della più recente evoluzione normativa che prevede vari strumenti di intervento che devono essere gestiti con le adeguate competenze.
Dell’Unità professionale fanno parte: Paolo Maria Gemelli, Avvocato penalista Cassazionista, Partner; Giorgia Gallo, Avvocato, Partner; Domenico Carota, Avvocato Cassazionista, Gestore della crisi d’impresa; Riccardo Compagnino, Dottore Commercialista e Revisore Legale; Sabrina Di Paola, Dottore Commercialista e Revisore Legale; Daniele Giacalone, Avvocato Cassazionista, Dottore Commercialista e Revisore Legale;
Giuseppe Giamportone, Avvocato Cassazionista, Gestore della crisi d’impresa; Antonio Imburgia, Dottore Commercialista e Revisore Legale; Filippo Manzo, Dottore Commercialista e Revisore Legale.

– Foto: Studi Legali Cuva e Gallo –
(ITALPRESS).

La Sicilia di Enzo Sellerio in mostra alle Gallerie d’Italia a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Ottantacinque fotografie per omaggiare uno dei più interessanti intellettuali italiani del secondo Novecento, in chiusura delle celebrazioni per il suo centenario di nascita. E’ “Enzo Sellerio – Piccola antologia siciliana”, la mostra che Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia di Milano fino al 13 aprile 2025. L’esposizione, curata da Monica Maffioli e Roberta Valtorta e realizzata in collaborazione con l’Archivio Enzo Sellerio, ha come protagoniste stampe d’epoca a cui si aggiungono una serie di stampe da negativi originali ma inediti.
xh7/mgg/mrv

Fontana “Attanasio ha lasciato un segno profondo nelle istituzioni”

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ROMA (ITALPRESS) – Nel quarto anniversario dalla scomparsa, le istituzioni ricordano Luca Attanasio, vittima di un tragico attentato a Goma, nel corso del convegno, alla Camera, “Al servizio delle istituzioni con dedizione e coraggio. In ricordo dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo”.
“Quella di oggi è un’occasione importante per evidenziare l’impegno civile dell’ambasciatore Luca Attanasio. Egli ha lasciato un segno profondo nelle Istituzioni e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Era un diplomatico apprezzato e stimato per la sua professionalità, competenza e l’alto senso del dovere. E, prima di tutto, era un uomo di valori e di grande umanità – ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana -. Luca, come amava farsi chiamare da tutti, viveva il suo lavoro come una missione. Con passione, dedizione e un’instancabile voglia di aiutare il prossimo. In prima linea, a costruire ponti tra culture. Luca Attanasio ha sacrificato la propria vita per quella terra martoriata da conflitti, fame e povertà. Fino all’ultimo dei suoi giorni si è impegnato a favore di programmi umanitari a sostegno della cooperazione internazionale per lo sviluppo dell’Africa e per migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili”.
Il nostro ambasciatore nella Repubblica democratica del Congo fu ucciso il 22 febbraio 2021 da un commando armato, nell’attentato hanno perso la vita anche il carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. “Il loro ricordo è vivo nella Repubblica e costituisce un esempio di dedizione al servizio delle istituzioni nella costruzione di pace tra i popoli – le parole di Zakia Seddiki Attanasio, moglie di Luca e presidente della Fondazione Mama Sofia -. E’ proprio l’uomo delle istituzioni che oggi celebriamo, il suo senso dello Stato, nonché la passione e l’amore con cui svolgeva il suo lavoro. Il suo ricordo non è solo memoria, è eredità viva, la sua memoria e il suo lascito sono un patrimonio prezioso per l’Italia intera, un esempio di valore che merita di essere custodito con rispetto e responsabilità. La pace è un impegno quotidiano che nasce dal cuore di tutti noi, il futuro si nutre di fiducia e non di paura”.
In un messaggio, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale e vicepresidente del Consiglio, ha parlato di “altissimo esempio di coraggio e dedizione al servizio, diplomatici e carabinieri, la storia esemplare di Luca e è quella di un rapporto simbiotico tra queste due categorie di servitori dello Stato, che mettono davanti a tutto l’impegno nell’onorare le istituzioni che rappresentano”.
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito ha sottolineato che “ricordare oggi l’ambasciatore Attanasio non vuol dire soltanto onorare la memoria di un servitore dello Stato, è riduttivo circoscrivere il valore del suo esempio, al loro sacrificio ci unisce un sentimento di gratitudine, il ricordo di Luca non può e non deve risolversi in una commemorazione perchè la sua storia ci parla ancora, è un racconto di vita, di impegno, di futuro, oggi la luce del suo impegno continua a splendere grazie alla Fondazione Mama Sofia”.
Per il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, “il loro sacrificio ci ricorda, ancora una volta, i pericoli che affronta chi serve il nostro paese, chi si impegna per promuovere la pace e la stabilità, e quanto alto sia il prezzo che a volte si paga per costruire la pace, nessun sacrificio sarà dimenticato. L’Italia è da sempre impegnata nelle missioni di pace e lo fa per promuovere il dialogo, per abbattere muri e costruire ponti”.
La Fondazione Mama Sofia porta avanti anche progetti legati alla sanità: “sono lieto di accumunare il ministero della Salute alla memoria di uomini delle istituzioni che hanno fornito una così alta testimonianza di dedizione ai valori civili”, il commento di Orazio Schillaci, ministro della Salute.

– Foto xc3/Italpress –

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Santanchè “Rifletterò sulle dimissioni”. La Camera respinge la mozione di sfiducia

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. I voti contrari sono stati 206, quelli favorevoli 134 e un astenuto.

La mozione “ha per oggetto fatti che, se saranno evidenziati, sono antecedenti al mio giuramento da ministro”, aveva detto Santanchè durante il dibattito.

La ministra ha poi aggiunto in aula: “Nelle mie borse non c’è paura. E lo dico senza problemi: ho una collezione di borse – ha spiegato – Mio padre che era ottavo figlio di contadini mi ha insegnato una cosa: si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere. Io sono l’emblema di quello che detestate: lo rappresento plasticamente. Sono una donna libera, porto i tacchi alti e vesto bene – ha rivendicato – Voi non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza”.

“A breve ci sarà un’altra udienza preliminare: aspettiamo perché fino adesso abbiamo solo sentito l’accusa. In quell’occasione farò una riflessione, perché è giusto che io la faccia per poter anche valutare delle mie dimissioni. Ma la farò da sola, con me stessa: non avrò nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti – ha detto ancora la ministra -. Questa riflessione sarà guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l’intero governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l’amore che ho per il mio partito, Fratelli d’Italia, dove non vorrò mai diventare un problema, ma vorrei continuare ad essere una risorsa”.

– foto Ipa Agency –

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Biocarburanti, certificazione ISCC per un progetto di Eni in Kenya

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ROMA (ITALPRESS) – Janari Farms, contractor di Eni in Kenya, ha ottenuto la prima certificazione in assoluto “low ILUC” di ISCC-International Sustainability & Carbon Certification per progetti agri-feedstock. Janari Farms è un aggregatore in ambito agricolo per la produzione nel Paese africano di semi di ricino da utilizzare come materia prima agricola nella produzione di biocarburanti.
“In Eni perseguiamo l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra legate ai trasporti attraverso un modello unico e verticalmente integrato che assicura una fornitura sempre più sostenibile di materie prime per le nostre bioraffinerie, puntando al contempo a portare benefici sociali ed economici alle comunità locali – ha commentato Luigi Ciarrocchi, direttore CCUSFA di Eni -. La prima certificazione in assoluto low ILUC rilasciata da ICSS a uno dei nostri partner dimostra che la crescente domanda di materie prime per biocarburanti può essere soddisfatta migliorando le rese agricole attraverso pratiche come colture di copertura e intercalari, coltivando su terreni precedentemente inutilizzati, abbandonati o severamente degradati”.
A Janari Farms, spiega l’ISSC, “gli agricoltori hanno coltivato il ricino su terreni severamente gravemente degradati, senza il rischio di sostituzione diretta e indiretta di colture alimentari e foraggere”. E ancora. La certificazione a basso rischio ILUC documenta che “la crescente domanda di materie prime per biocarburanti può essere soddisfatta in due modi principali: migliorando le rese agricole tramite pratiche quali le rotazioni colturali, una migliore gestione del suolo, pratiche agricole e meccanizzazione ottimizzate, oppure coltivando colture su terreni precedentemente inutilizzati, abbandonati o severamente degradati”. Pertanto, la produzione di materie prime a basso rischio ILUC “evita di spostare ecosistemi naturali non gestiti, come foreste, zone umide o praterie, per produrre alimenti, mangimi o biocarburanti”.
In Kenya, “i terreni severamente degradati sono caratterizzati da scarsa fertilità del suolo, erosione e produttività agricola limitata, pertanto spesso sono marginalmente adatti o economicamente non attraenti per le colture alimentari. La produzione di colture energetiche tramite pratiche agricole rigenerative, secondo standard a basso rischio ILUC, può aumentare il carbonio organico al del suolo e migliorare la vocazione agricola complessiva delle aree rurali, aprendo la strada alla rigenerazione del suolo, che può potrà quindi essere riutilizzato per la produzione alimentare in futuro. Le filiere sostenibili dei biocarburanti – evidenzia infine l’ISSC – offrono l’opportunità di uno sviluppo socioeconomico locale, garantendo redditi aggiuntivi e diversificati agli agricoltori delle zone rurali”.
L’attività Agri-Feedstock di Eni in Kenya ha avuto origine nel 2021, con la firma di un accordo con il Governo locale. Dall’anno successivo sono state avviate le attività di sviluppo della filiera agricola che hanno portato all’avvio di una prima produzione di olio vegetale a luglio 2022.
Ad oggi, sono stati avviati due agri-hub con una capacità complessiva di 70 mila tonnellate di olio vegetale all’anno.
Il progetto crea importanti e positive ricadute sul territorio in termini economici e sociali coinvolgendo oltre 100.000 agricoltori. Gli agricoltori coinvolti coltivano il ricino nelle aree degradate che il Ministero per lo Sviluppo Agricolo e dell’Allevamento del Kenya ha classificato come ASAL (Arid and Semi-Arid Lands, corrispondenti a circa l’80% del territorio), contribuendo così ad ottenere un reddito addizionale e una prospettiva concreta di diversificazione agricola legata anche alla rigenerazione dei terreni.
Il progetto prevede inoltre la valorizzazione di residui forestali, scarti e residui provenienti da processi di lavorazione agro-industriale e altri residui come l’olio da cucina esausto (Used Cooking Oil – UCO).
La produzione di olio vegetale avviene nei due impianti di estrazione (agri-hub) di Eni, uno nella Contea di Makueni in produzione da luglio 2022 e l’altro a Bonje nella Contea di Kwale, entrato in attività da agosto 2023, dove ad oggi lavorano stabilmente circa 350 persone, tutte locali.
Il progetto agri-feedstock promuove la creazione di valore anche attraverso il trasferimento di know-how e iniziative finalizzate al capacity building degli agricoltori, grazie alla realizzazione di fattorie modello (le cosiddette model farms) che permetteranno di adottare le migliori pratiche agronomiche e le tipologie di semi più adatte a essere coltivate nelle aree identificate. Il progetto favorisce inoltre la promozione di pratiche di economia circolare, attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti della lavorazione dell’olio vegetale per la produzione di mangimi e fertilizzanti ed il recupero di scarti provenienti da filiere agro-industriali.
Il Kenya ha un’importante tradizione agricola, basti pensare che il 33% del PIL del paese è rappresentato dalle attività agricole. Inoltre, più dell’80% delle aree del Paese sono identificate come aride e semi aride e questo crea un enorme disponibilità di terra dove poter sviluppare il progetto. Lo sviluppo di questo progetto ha portato al Paese vantaggi economici e occupazionali, permettendo al tempo stesso di contribuire al recupero di aree agricole svantaggiate, offrendo l’opportunità di potenziali entrate economiche aggiuntive per gli agricoltori.

– foto ufficio stampa Eni –
(ITALPRESS).