Vi avevamo parlato dei noti castelli di Giulietta e Romeo di Montecchio Maggiore, collegati ai manoscritti di Luigi Da Porto. Li avevamo visti da fuori e solo al castello di Giulietta avevamo potuto entrare e salire a vedere il panorama. Ora siamo stati in quello di Romeo e abbiamo risalito la torretta. Non solo: lì vicino si trova anche la suggestiva chiesetta degli alpini, bellissima da visitare come altre chiese del vicentino.
L’interno del castello di Romeo
Non meno affascinante del castello di Giulietta, è quello di Romeo, situato un po’ più in basso nella stessa collina. All’entrata si possono notare numerose sedie allestite per spettacoli teatrali o manifestazioni medioevali. Poi c’è la torre interna, accessibile al pubblico. Si entra e si risale una scala di legno molto stretta e ripida, che porta ai vari piani della torre.
Ed ecco che si rimane sorpresi da piccole mostre installate nei vari piani. Qui si trova molto materiale storico e fotografico che narra la leggenda dei due innamorati, la faida tra montecchi e capuleti e la storia di Luigi Da Porto. Molte foto riguardano le precedenti edizioni delle manifestazioni medioevali che ricordano la “faida”. Fra uno foto e l’altra ci sono anche dei romantici dipinti.
Poi si continua a salire, fino ad arrivare in cima alla torre. Qui si viene sorpresi da un panorama mozzafiato. La terrazza è piccola e dà un lieve senso di vertigine. Ma arrivati in cima, il primo pensiero è “valeva la pena di fare tutte quelle scale”. Qui il punto di vista è diverso e opposto al castello di Giulietta: Si vede appunto l’altro castello e il panorama a 360 gradi su Montecchio e tutti i paesi limitrofi.
La chiesetta degli Alpini
Nei pressi del castello di Romeo, oltrepassato il parcheggio si trova anche la suggestiva chiesetta degli alpini. Dedicata alla Madonna dei Castelli e situata proprio tra i due antichi manieri in cima al colle, fu benedetta il 4 ottobre del 1945. Non tutti sanno però che venne edificata a seguito di un voto fatto da un alpino di ritorno dalla Campagna di Russia nel 1942.
Il valoroso soldato promise che, se fosse tornato a casa sano e salvo dalla guerra, avrebbe dedicato una piccola chiesa alla Vergine. La costruzione dell’edificio ebbe inizio nell’ottobre dello stesso anno e fu resa possibile grazie al sostegno del Comando del Battaglione Monte Berico del 10° Reggimento Alpini nonché dell’Ente Provinciale per il Turismo.
Il progetto della Chiesetta fu predisposto dall’architetto Ferdinando Forlati, che si era occupato, pochi anni prima, dell’ intervento di restauro e consolidamento dei due vicini Castelli, avvenuto intorno al 1939. Venne così ideato un bellissimo edificio, in piena armonia con il territorio circostante, dominato dal profilo dei Monti Lessini, dei Colli Berici e delle Piccole Dolomiti.
Il risultato fu quello di una Chiesetta semplice, caratterizzata da linee severe e da un’impronta medievale, costruita utilizzando la pietra del territorio. La facciata è caratterizzata da un breve porticato e da un piccolo campanile a vela sul frontone.
I gradini in pietra tenera di Vicenza che conducono il visitatore, da Via Castelli 4 Martiri, all’entrata della Chiesetta, furono probabilmente gli ultimi blocchi di pietra estratti presso le nostre Priare, prima che cessasse l’attività estrattiva e fossero utilizzate come fungaia.