Nell’ambito di New Conversation-Vicenza Jazz, domenica 14 maggio 2023 le sorelle Katia e Marielle Labèque debuttano al Teatro Olimpico di Vicenza grazie alla collaborazione con la Società del Quartetto. Metà francesi, metà italiane, le “cattive ragazze” del pianoforte possiedono un repertorio che spazia dal barocco al rock, con frequenti incursioni nel jazz. Programma sognante con gli amatissimi francesi Debussy (Épigraphes Antiques) e Ravel (Ma Mère l’Oye), l’ultimo Schubert e le Songs da West Side Story di Bernstein.
Considerate dal New York Times e da gran parte della critica “il miglior duo pianistico del panorama internazionale”, Katia e Marielle Labèque suonano assieme da quando avevano rispettivamente 5 e 3 anni, grazie agli insegnamenti impartiti da Ada Cecchi, la loro mamma, raffinata pianista originaria di Torre del Lago.
Da piccole bisticciavano tantissimo, accusandosi reciprocamente di rubarsi spazio sulla tastiera. Ma quando, al concerto finale del Conservatoire de Paris, la giuria attribuì a entrambe l’ambitissimo Primo Premio, capirono che suonare assieme sarebbe stata la loro strada.
In 50 anni di attività concertistica il duo si è esibito ovunque esplorando l’intero repertorio a quattro mani e per due pianoforti, da Bach agli autori contemporanei. Il segreto di una simbiosi pressoché unica nel panorama musicale internazionale sta forse nel fatto che le due sorelle sono come il giorno e la notte: Katia, la maggiore, è tutta dinamismo ed esuberanza, mentre la più giovane Marielle è più riflessiva e romantica.
Le “sorelle terribili” hanno inciso 60 dischi, si sono esibite nei più importanti teatri e con le più rinomate orchestre del mondo (dai Berliner alla Gewandhaus, dalla New York Philharmonic alla Concertgebouworkest) dirette da personaggi come Mehta, Dudamel, Ozawa, Pappano, Prêtre e Rattle. Senza contare il rapporto molto stretto con compositori come Berio, Ligeti, Messiaen, Boulez e con artisti tutt’altro che classici come Sting, Chick Corea, Miles Davis, Herbie Hancock e Madonna, solo per citarne alcuni.
Il sognante programma proposto da Katia & Marielle Labèque per il loro debutto in terra vicentina inizia con le atmosfere rarefatte delle Six épigraphes antiques di Claude Debussy, pezzi dalla sonorità “sospesa” datati – nella versione per pianoforte a quattro mani – 1914 e ispirati alle “Chansons de Bilitis” dell’amico poeta Pierre Louÿs. Proseguendo sullo stesso filone sognante, le sorelle italo-francesi propongono poi la Fantasia in Fa minore Op. 103 scritta da Franz Schubert a pochi mesi dalla prematura morte. Autentica poesia sonora dedicata alla contessa Carolina Esterházy, la Fantasia presenta una sequenza di quattro movimenti collegati da un sottile gioco di tonalità: Fa minore per il primo e l’ultimo, Fa diesis minore per i due centrali.
La seconda parte del concerto si apre sulle note di Ma Mére l’Oye di Ravel, una raccolta di cinque pezzi ispirati a libri per l’infanzia di Perrault, di Madame d’Aulnoy e di Madame Leprince de Beaumont. L’infanzia evocata da Ravel è quella delle fiabe, dove momenti avventurosi e fantastici si alternano a passaggi nei quali prendono il sopravvento paura e smarrimento.
Il gran finale è affidato all’arrangiamento per due pianoforti (di Irwin Costal) dei brani che hanno contribuito al successo planetario del musical West Side Story che Leonard Bernstein scrisse alla metà degli anni Cinquanta. Fra le sette “songs” che le sorelle Labèque eseguiranno sui due grancoda Steinway posizionati al centro del palcoscenico olimpico ascolteremo le celeberrime Maria, America e Tonight.