Hamid Drake + Rachel Eckroth: Sabato 20 maggio 2023 sarà l’ultima giornata ufficiale per l’edizione 2023 del festival New Conversations – Vicenza Jazz, a cui farà seguito l’epilogo di domenica 21 in collaborazione con le Settimane Musicali al Teatro Olimpico).
Il momento culminante della serata di sabato sarà al Teatro Comunale (ore 21), con un doppio set. L’apertura sarà con la tastierista Rachel Eckroth, il cui trio con Anna Butterss al basso e John Hadfield batteria immerge in un bagno di elettronica l’intera storia del jazz. Nel secondo set, il batterista Hamid Drake dirigerà un progetto in un tributo ad Alice Coltrane dal cast multidisciplinare: Ndoho Ange (danza), Sheila Maurice Grey (tromba, voce), Jan Bang (elettronica), Jamie Saft (pianoforte, tastiere) e Bradley Jones (contrabbasso).
Concerto di chiusura anche per il Jazz Café Trivellato nel Giardino del Teatro Astra: alle ore 22:15 si esibirà la cantante Elena Paparusso, nel cui quintetto figurano Domenico Sanna (pianoforte), Francesco Poeti (chitarra), Giuseppe Romagnoli (contrabbasso) e Matteo Bultrini (batteria).
In questa giornata di festival dalle numerose presenze artistiche femminili si distingue anche quella di Irene Bianco, impegnata in un solo di percussioni ed elettronica a Palazzo Thiene (ore 18).
Hamid Drake, nato nel 1955 in Louisiana e cresciuto a Chicago, è entrato nel mondo musicale passando per la porta del rock e l’R&B, prima di trovare la sua vera vocazione nel giro dell’avant-jazz degli anni Settanta: Fred Anderson, George Lewis e altri membri dell’AACM. Formative e significative le sue successive esperienze con Don Cherry, Peter Brötzmann, William Parker, Herbie Hancock, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Archie Shepp. Negli anni più recenti si è dedicato particolarmente ai suoi progetti, come l’Indigo Trio e le collaborazioni con Napoleon Maddox, Antonello Salis e Pasquale Mirra.
A Vicenza Jazz si presenterà alla guida di un gruppo dalla variegata strumentazione, con tanto di parte coreografica, per il quale si può ben spendere il termine di all-stars, considerando le importanti carriere solistiche dei suoi membri (da Jan Bang a Jamie Saft e Pasquale Mirra). Un cast importante riunito per un progetto altamente significativo: un omaggio ad Alice Coltrane, pianista, arpista, band leader, compositrice. E moglie di John Coltrane. La carriera musicale di Alice, già ben avviata prima dell’incontro con John, raggiunse l’apice dopo la prematura scomparsa del sassofonista. Nel corso degli anni Settanta portò i contenuti spirituali, meditativi e trascendentali al massimo sviluppo sonoro, in una stagione di irripetibili sperimentazioni musicali ben documentata dall’etichetta Impulse!.
“Ho conosciuto Alice Coltrane quando avevo 16 anni, a un concerto a Ravinia Park, fuori Chicago”, ricorda Hamid Drake. “Ci siamo scambiati gli indirizzi e poi ci siamo scritti. Mi ha regalato un’apertura spirituale ed estetica che non ho mai smesso di coltivare. Questo progetto è il mio modo di onorare quella grande personalità che ha permesso a un adolescente di continuare sulla strada della scoperta, dello stupore e della ricerca della propria voce”.
Nata nel Dakota del Nord, Rachel Eckroth è cresciuta a Phoenix (Arizona), entrando a far parte della locale scena jazzistica sin dall’adolescenza. Nel 2001 si trasferisce a New York (dove studia anche con Stanley Cowell) e nel 2005 arriva il debutto discografico (Mind). Da allora la sua attività è andata in crescendo, raggiungendo una particolare intensità negli ultimi anni anche grazie alle collaborazioni con Tim Lefebvre, Derek Trucks, Chris Botti, Donny McCaslin e al ruolo di tastierista della house band del Meredith Vieira Show. A partire dalla pubblicazione dell’album Let Go (2014), si propone anche come cantautrice.
Il suo più recente progetto, The Garden (Rainy Days Records, 2021), è un tuffo nella fanta-avanguardia: onirico, esplorativo, capace di immerge in un bagno di elettronica l’intera storia del jazz. Per la registrazione discografica si è avvalsa di un cast di specialisti delle avventure elettro-jazz: Tim Lefebvre, Donny McCaslin, Nir Felder.
La cantante e compositrice pugliese Elena Paparusso, oltre alla preparazione vocale, ha studiato anche recitazione e danza classica e contemporanea. Nel 2006 si trasferisce a Roma. Qui inizia un percorso didattico seguita da Maria Pia De Vito presso il Conservatorio di Santa Cecilia, dove studia anche con Paolo Damiani, Danilo Rea, Roberto Gatto.
Nel 2015 ha vinto il premio come Miglior Compositrice alla Women in Jazz Competition. A seguire, nel 2016, pubblica il suo disco d’esordio come solista (Inner Nature), nel quale trovano spazio sia le capacità autoriali della Paparusso sia interessanti dediche ad alcune delle sue variegate fonti d’ispirazione (Björk, Wayne Shorter, Kurt Weill). Inizia poi a collaborare con il Burnogualà Large Vocal Ensemble diretto da Maria Pia De Vito (la si ascolta sull’album Moresche e altre invenzioni, 2018, Parco della Musica Records).
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2023 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con AGSM AIM come sponsor principale e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.