mercoledì, Aprile 23, 2025

Demoni a Vicenza. Amicizia oltre il tempo. Il secondo libro di Massimo Parolin

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(Articolo sul secondo libro di Massimo Parolin da L’AltraVicenza allegato a Vicenza PiùViva n. 296, sul web per gli abbonati, acquistabile in edicola in versione cartacea).

Il secondo libro di Massimo Parolin è un viaggio nel mistero, tra Vicenza, Praga e i salti nel tempo.

L’autore, Massimo Parolin, lo aveva anticipato in sede di presentazione: il libro “Quella strada per il lago 1980-2023” avrebbe avuto un seguito. Ha mantenuto la promessa con questo “Demoni a Vicenza – Amicizia oltre il tempo”. Il libro comincia dove si era concluso il precedente, con un gruppo di amici che è riuscito a fare chiarezza sulla misteriosa scomparsa di Damiana, la ragazza di cui l’io narrante, Massimo, era innamorato. Damiana era stata uccisa per mano umana aizzata da un demone, ed è contro il demone che Massimo e i suoi amici hanno lottato, riuscendo a vincere. Una vittoria amara, perché la fanciulla non è tornata tra i vivi, ma che ha finalmente messo l’animo in pace al protagonista, il quale ha potuto così andare avanti con la sua vita.
La narrazione riparte da qui. Dalla vita che continua tra impegni quotidiani, ricordi, pensieri e serate tra amici, con la cornice di una Vicenza che cambia nel tempo, ma in fondo rimane uguale a sé stessa. I primi capitoli sono fatti di descrizioni accurate, dialoghi vivaci, battute in dialetto veneto, scorci della città che prendono vita e soprattutto un’appassionata disquisizione sull’amicizia, tema centrale di questo libro quanto l’amore lo era del precedente. Sarà la sparizione di uno degli amici, Fabrizio, appassionato di fantascienza e di viaggi nel tempo, a dare il là alla seconda avventura.
Il tono della narrazione cambia completamente. Se nei capitoli iniziali lo stile era leggero, a volte persino comico, coinvolgente ma anche rilassante, ora la scrittura diventa incalzante, frenetica, cupa. Nel giro di poche righe si passa dall’atmosfera goliardica di una cena estiva a quella tetra di una casa vuota con segni inquietanti che non fanno presagire nulla di buono riguardo la sorte di chi ci viveva. Come i moschettieri di Dumas, Massimo e i suoi amici sono tutti per uno, e decidono di unire le forze per riuscire a ritrovare e a salvare Fabrizio.
La missione di salvataggio si rivelerà assai complessa: un viaggio a Praga, un esperimento scientifico, addirittura un salto nel tempo e uno strano processo per tradimento in cui i “nostri” si troveranno coinvolti, lottando invano contro un’amministrazione della giustizia decisamente poco equa. E poi di nuovo il demone, che si ripresenta a Massimo prendendosi gioco dei suoi ricordi e dei suoi sentimenti. Insomma, un’avventura che metterà alla prova coraggio e lealtà, e che confermerà una volta di più che contro il male l’arma più potente sono i sentimenti positivi.
Oltre ad apprezzare lo stile sempre gradevole della scrittura di Parolin, quello che colpisce in “Demoni a Vicenza”, e che lo differenzia dal libro precedente, è il fatto che qui il soprannaturale non è suggerito, ipotizzato e immaginato per buona parte del racconto, per diventare concreto solo nei capitoli finali. Qui i protagonisti si immergono totalmente nel mistero, affrontando situazioni non solo pericolose ma anche contrarie ad ogni logica. Una scelta coraggiosa sia per lealtà verso l’amico scomparso sia perché, una volta accettato che nel mondo c’è spazio anche per il “non spiegato”, la curiosità diventa più forte della paura.
Non stiamo a dire come si conclude il libro, se non per anticipare che “Demoni a Vicenza” è il secondo di una trilogia e che siamo curiosi di scoprire come il terzo volume chiuderà il cerchio di un’avventura intrigante.

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