Sabato 29 marzo il festival Danza in Rete, che nell’edizione 2025 ha il titolo “Under the Spotlight”, si prepara ad incantare Vicenza con tre appuntamenti che celebrano la pluralità dei linguaggi della danza contemporanea. L’evento, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, si avvale della collaborazione di numerosi soggetti istituzionali e operatori culturali, con la direzione artistica affidata a Pier Giacomo Cirella, Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua.
Si comincia in Loggia del Capitaniato
La prima performance, “Totemica” di Manfredi Perego, avrà luogo alle 19.00 nella storica Loggia del Capitaniato, in Piazza dei Signori. Questa creazione site-specific segna l’apertura della sezione Danza Urbana del festival, portando la danza in luoghi emblematici e monumentali della città. Con musiche originali di Paolo Codognola, “Totemica” si propone di riflettere sulla condizione umana contemporanea, indagando le profondità dell’anima per riscoprire una sacralità perduta. La coreografia presenta un dio decaduto e irriconoscibile, intrappolato in un limbo di ricerca interiore, dove il silenzio diventa un palcoscenico per l’emozione e la testimonianza fisica di una realtà complessa.
Danza in Rete Off

Alle 21.00, il Teatro Astra di Vicenza ospiterà due performance nell’ambito della sezione Danza in Rete Off, dedicata allo scouting di talenti emergenti. La prima, “Diva”, del coreografo siciliano Giovanni Insaudo, rappresenta la prima nazionale di un omaggio alla figura iconica di Marilyn Monroe. Questo lavoro coreografico esplora l’idealizzazione della diva nella cultura popolare, svelando la solitudine e le pressioni che queste figure mitiche affrontano. Attraverso una creazione minimale e raffinata, lo spettacolo mette in luce il contrasto tra l’immagine pubblica e la realtà privata, evidenziando come l’influenza maschile abbia spesso limitato la libertà delle donne nel mondo dello spettacolo degli anni ’50.

Subito dopo, la danz’autrice siciliana Alessandra Ruggeri porterà in scena “HÀ-BI-TUS”, un’opera che invita a riflettere sull’identità. Ispirata alle esperienze vissute, la coreografia pone interrogativi fondamentali su cosa significhi veramente essere noi stessi. Utilizzando il termine “hà-bi-tus” in un’accezione duplice, l’opera esplora come le abitudini e i comportamenti possano diventare sovrastrutture che ci distaccano dalla nostra vera essenza. Interpretata da Anya e Kyda Pozza, “HÀ-BI-TUS” è stata già presentata in una versione ridotta durante il Progetto Supporter e ha ottenuto il riconoscimento per la Vetrina della giovane danza d’autore 2024 del Network Anticorpi XL.
Un dialogo con gli artisti
Al termine delle due performance al Teatro Astra, si terrà un “Incontro con l’Artista” che vedrà la partecipazione dei coreografi e degli interpreti. L’incontro, condotto da Vanessa Gibin, offrirà al pubblico l’opportunità di approfondire il significato delle opere presentate e di interagire con gli artisti, contribuendo a creare un dialogo vivo e stimolante attorno alla danza contemporanea.
Biglietti e abbonamenti
I biglietti per gli appuntamenti di Danza in Rete Off del 29 marzo al Teatro Astra (biglietto unico) costano 8 euro, mentre per assistere alla performance di Danza Urbana “Totemica” l’ingresso è gratuito, con tagliandi d’ingresso disponibili online e alla biglietteria del Teatro. È possibile comprare i biglietti e gli abbonamenti al Festival anche con la Carta del docente.
Per informazioni, consultare il sito ufficiale e le pagine facebook e instagram di danza in rete.