lunedì, Novembre 3, 2025

Da Armani a Pomodoro, a Milano 14 nuovi iscritti al Famedio. Sala “Servono esempi”

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MILANO (ITALPRESS) – “Oggi, nel giorno in cui ognuno di noi ricorda le persone che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, Milano tributa un sentito riconoscimento alle personalità illustri che con la loro attività e il loro impegno hanno fatto la differenza in numerosi campi, contribuendo al prestigio della città, e non solo. Oggi, il Pantheon di Milano si arricchisce di quattordici nomi, quelli di sei donne e di otto uomini”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in occasione dell’iscrizione al Famedio di Giuseppina Antognini, Giorgio Armani, Adriana Asti, Gianni Berengo Gardin, Cesare Cavalleri, Rosita Jelmini Missoni, Zita Mosca Baldessari, Ernesto Pellegrini, Paolo Pillitteri, Arnaldo Pomodoro, Nicoletta Ramorino, Fausta Squatriti, Augusto Tognasso e Oliviero Toscani. “Milano è il punto di incontro delle storie di queste donne e di questi uomini. In alcuni casi è stata la città in cui sono nate o nati; in altri è stata la città d’elezione, in cui sono cresciuti, si sono formati, hanno nutrito ambizioni e affrontato sfide; senza dubbio, è stata la città che ha dato loro la possibilità e l’opportunità di diventare ciò che erano destinati a essere” ha aggiunto Sala.

“E gli ambiti in cui si sono distinti sono davvero molti: la moda (Armani e Jelmini Missoni), l’arte (Pomodoro), la fotografia (Berengo Gardin e Toscani), il design (Mosca Baldessari), il giornalismo (Cavalleri), il teatro e il cinema (Asti, Ramorino e Squatriti), la politica (Pillitteri), l’imprenditoria filantropica (Pellegrini), il mecenatismo (Antognini) e il valore civico (l’eroe di guerra Tognasso). I settori produttivi e culturali, nonché i sentimenti civici e civili, che li hanno visti eccellere da protagonisti, in vita, riflettono l’immagine di una Milano laboriosa, creativa, innovativa, internazionale, pragmatica e capace di profondo impegno sociale. Milano è la summa di queste doti, certamente grazie anche a personalità come quelle di coloro di cui da oggi si fregia il nostro Famedio” ha detto ancora Sala. “Oltre al ricordo, ciò che come comunità ci deve unire è la riconoscenza per quanto queste donne e uomini hanno realizzato: attraverso le loro scelte di vita, attraverso la loro dedizione al lavoro, attraverso il loro sguardo non banale sul mondo, mettendo a frutto inclinazioni, talento e spirito di sacrificio, hanno contribuito a plasmare l’identità di Milano, a renderla la città contemporanea, consapevole di sé e delle sfide del presente e del futuro, che tutti noi conosciamo e che il mondo tanto apprezza” ha detto ancora il sindaco.

“Viviamo un tempo complesso, dove l’odio e la prevaricazione rischiano di offuscare – in qualsiasi ambito (dalla politica internazionale alle relazioni personali quotidiane) – i valori positivi di libertà, pace, tolleranza e rispetto reciproco senza i quali nessuna comunità può dirsi veramente democratica. Servono quindi voci autorevoli, in grado di tramutare questi principi in azioni concrete. Servono esempi. I 14 nuovi iscritti al Famedio lo sono. Perché nei percorsi di vita che hanno affrontato hanno lasciato una traccia evidente di sé. Perché i traguardi che hanno raggiunto non hanno avuto solo impatto e valore nella loro sfera personale, ma sono diventati conquiste orgogliose di una città (se non addirittura dell’intero Paese o di un campo di attività). Perché i risultati da loro ottenuti sono diventati un’eredità di esperienze, di principi e valori da cui è doveroso trarre ispirazione” ha concluso Sala.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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