domenica, Novembre 3, 2024
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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corso Palladio, già Principe Umberto, già Ettore Muti

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Corso Palladio, già Principe Umberto, già Ettore Muti. Lungo 760 metri, è la più bella e nobile via cittadina, ricalca l’antico tracciato del castrum romano. Assunse nel tempo il nome di Contrà del Corso perché nel passato vi si svolgevano le corse dei cavalli rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Il Corso, tra il popolo, era anche conosciuto con diversi titoli: Corso all’Azzardo, dal nome di un caffè frequentato dai nobili; Corso al Nolo, per l’esistenza di un noleggio di carrozze; Corso alla Stella d’Oro, dal nome di un albergo; Corso al Paradiso, dal nome di un caffè che aveva questa insegna; Corso al Casin, dal nome della Nobile compagnia che aveva sede a palazzo Braschi.

Il 29 Luglio 1865 il Corso fu intitolato al principe Sabaudo Umberto I che, nel 1866, dimorò a Vicenza nel Palazzo Loschi Zileri Dal Verme, ospite della contessa Drusilla.

Il 17 novembre 1943, con delibera commissariale, si cambiò il nome in Ettore Muti, segretario del PNF Partito Nazionale Fascista. Alla fine della guerra il 5 giugno 1945 si deliberava il nome attuale di Corso Palladio in onore di Andrea Palladio. Andrea Palladio era nato a Padova il 30 novembre 1508 e morto a Vicenza il 19 agosto 1580. Palladio non fu solo un sommo architetto, ma anche uno scrittore e divulgatore dei precetti dell’architettura.

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