Storie Vicentine ci racconta l’anniversario della morte di Bartolomeo Montagna, avvenuta Cinquecento anni fa.
Bartolomeo Montagna, nato attorno al 1450 e mancato 500 anni fa esatti, nel 1523, è riconosciuto come il più celebre fra i pittori vicentini, ma fino alla fine del XIX secolo non gli erano stati riconosciuti tributi in città. Il 23 ottobre 1878 una deliberazione consiliare approvava l’apposizione di una lapide sul fianco di Palazzo Repeta (opera di Francesco Muttoni) per ricordare che in quell’area sorgeva la casa acquistata da Montagna nel 1484 e che abitò fino alla morte. In seguito, con la riforma della nomenclatura stradale del 1911 1914, si propose inizialmente di intitolargli un tratto di corso Fogazzaro, ma l’occasione propizia si presentò nel 1927, dopo la costruzione della nuova arteria.
Montagna, il cui cognome era Cincani, si trasferì a Vicenza con la famiglia da Orzinuovi (BS), e fu educato all’arte alla scuola di Gentile Bellini, filtrando e interpretando la lezione di Alvise Vivarini. Fu anche ispiratore di Cima da Conegliano. Le opere di Bartolomeo oltre a Vicenza, arricchiscono numerose collezioni private e gallerie pubbliche a Milano (Brera), Venezia (Accademia), Verona (Museo Civico), Bergamo (galleria Lochis), Strasburgo, Berlino, Parigi, Londra, New York. Tra le opere conservate ai Musei Civici di Vicenza:
– Madonna in trono con il Bambino tra i santi Giovanni Battista, Bartolomeo, Agostino e Sebastiano e tre angeli musici.
– La Madonna con il Bambino sotto un pergolato tra i santi Giovanni Battista ed Onofrio.