PALERMO (ITALPRESS) – “I siciliani oggi hanno bisogno che lo Stato si occupi direttamente di loro, perché l’Assemblea regionale non lo fa ma si occupa di piazzare chi non è stato eletto o chi gli deve fare un favore: sono scene vergognose, come l’ultima che abbiamo visto con l’Ast”. Lo sottolinea il leader di Azione, Carlo Calenda a margine di un incontro a Palermo. “Questo è un sistema che ormai si autoalimenta, fatto per distribuire soldi non ai cittadini, ma ai parlamentari stessi”, aggiunge.
“Ho avuto un confronto con Schifani durante la festa di Forza Italia e qui gli vengo a dire le stesse cose: se penso che quello che sta facendo la Regione sia sbagliato lo dico con grande franchezza. Da allora non ci siamo più sentiti con lui, ma credo che il suo problema fosse che voleva parlare in scaletta prima di me, e non che ce l’avesse con me”, continua.
“Non è possibile che di fronte a una Sicilia che è ultima su tutti gli aspetti fondamentali di cui si deve occupare la Regione, come rete fognaria e trasporto pubblico, ci sia una discussione tutta interna alla giunta: stiamo parlando di una delle più grandi regioni italiane”, analizza Calenda. “A chi dice che tutto questo c’è sempre stato rispondo che oggi lo si vede senza ritegno – prosegue -. Siccome i siciliani non sono figli di un dio minore e non sono condannati a questo scempio continuo a dire che questo sistema va interrotto, altrimenti vedremo un continuo smembramento di questa regione ad opera di feudatari. Quando Schifani dice che offendo i siciliani è una menzogna: ciò che li offende è il modo in cui gestisce le nomine di società che dovrebbero fare il bene dei siciliani e che invece vengono usate come scambio per il tesseramento al congresso di Forza Italia. I siciliani si devono liberare di questo gioco”
“AZIONE IN SICILIA CERCA DI RESISTERE A FEUDATARI POTERE”
“Azione in Sicilia va avanti tenendosi ben lontana da questo mondo. È una scelta difficile, perché ho fatto tanti incontri con gente che viene e dice di possedere 50mila voti, come se i voti fossero proprietà di una persona: davanti a tutto ciò dobbiamo cercare di resistere”, afferma ancora il leader di Azione. “Se i siciliani ci daranno fiducia spero lo facciano non perché qualcuno prende il loro voto e lo usa per farsi i fatti suoi, ma perché sono convinti che hanno diritto ad avere gli stessi servizi che ci sono nel resto d’Italia: oggi non li hanno perché c’è una classe dirigente di feudatari che si spartisce il potere. Armao è una bravissima persona, ma se andiamo a vedere i curriculum dei consiglieri comunali non ce n’è uno che non abbia cambiato 19 partiti: i feudatari vanno dove ci sono delle opportunità. Ad esempio Ferrandelli dice che per prendere voti ha bisogno di fare l’assessore: non capisco che ragionamento sia e questo era quello che abbiamo candidato e supportato per cercare di cambiare la politica. Qui c’è una melma dove la gente viene inevitabilmente attratta”.
“IN SICILIA FALLITO LO STATUTO SPECIALE E PEGGIORATI I SERVIZI”
“Ho l’elenco di ogni singola nomina con accanto il partito politico di riferimento e non ce n’è una che viene fatta sulla base del merito: su questo penso si debba ristabilire un principio di decoro”. A dirlo è il leader di Azione Carlo Calenda a margine di un incontro all’Nh Hotel a Palermo. “In Sicilia negli ultimi ottant’anni abbiamo visto il fallimento dello statuto speciale e il peggioramento dei servizi ai cittadini – continua Calenda -. La Regione esiste per assicurare questi servizi. Voglio capire perché ci sono 50 società che si occupano d’acqua e manca una rete idrica: una roba simile va fatta dallo Stato e lo stesso vale per la rete dei trasporti e per le nomine sulla sanità, su cui abbiamo visto scene raccapriccianti. I siciliani sono cittadini italiani e hanno diritto agli stessi servizi, se la Regione non è in grado di erogarli deve farlo qualcun altro: i 40mila ragazzi che vanno via ogni anno dalla Sicilia sanno perfettamente che questa cosa si aggiusta con interventi straordinari”, conclude.
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