MILANO (ITALPRESS) – Il feretro di Ornella Vanoni, scomparsa la notte del 21 novembre all’età di 91 anni, si trova al Piccolo Teatro Grassi, in via Rovello, a Milano, per la camera ardente. Numerosi cittadini si sono messi in coda per rendere l’ultimo saluto all’artista fin dalle prime ore del mattino. Un lungo applauso da parte ha salutato l’arrivo del feretro.
Secondo le stime del personale del Piccolo Teatro Grassi di Milano alle 13 oltre 5mila persone hanno reso omaggio all’artista. “È stata una mattinata di grande commozione. Un pezzo di Milano si è stretto intorno a Ornella Vanoni. Sono passati fan, cittadini vicini di casa e tanti artisti italiani e internazionali di tutti i mondi: tv, teatro, musica cinema. Un grande tributo a una figura di straordinaria importanza. È la testimonianza di un affetto che proseguirà anche nelle giornata di domani”, ha commentato l’assessore comunale alla cultura Tommaso Sacchi.
La camera ardente rimarrà aperta anche lunedì dalle 10 alle 13. I funerali si terranno lunedì pomeriggio nella chiesa di San Marco nel quartiere Brera dove Vanoni abitava e per quella giornata il Comune ha proclamato il lutto cittadino.
IL RICORDO DEL SINDACO SALA
Ornella Vanoni era “una donna straordinaria”, quando ci incontravamo “Mi chiedeva sempre della mia vita privata, voleva sapere se ero felice o arrabbiato, come andava la mia vita”, “molto spesso chi ha una vita molto visibile alla fine tende a ritrarsi perché è stufo di visibilità. Lei si è data ancora di più e questo credo che sia stato un merito. Cercheremo di ricordarla nel modo migliore”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala arrivando al Piccolo Teatro. Secondo il primo cittadino, Ornella Vanoni ha rappresentato “la milanesità intesa come la voglia di essere sempre liberi e non condizionati dal giudizio degli altri e del mainstream. E lei da questo punto di vista è stata un bellissimo esempio”, “credo che dovremmo trovare delle formule per essere riconoscenti”, “è stata una persona talmente importante per Milano che bisogna trovare una formula per continuare a mandare avanti il suo insegnamento”, ha aggiunto.
Alla domanda se intitolarle una strada a Milano (lei ironizzava sul dedicarle un’aiuola quando era ancora in vita, ndr), Sala ha risposto che “bisogna sentire anche la famiglia. Su queste cose serve un grande rispetto anche perché noi cerchiamo di interpretare la sua volontà, ma è importante sentire la famiglia e le persone che le stavano più vicino nell’ultima fase”. Il sindaco ha poi definito la proclamazione del lutto cittadino il 24 novembre in occasione dei funerali dell’artista non solo un atto “assolutamente doveroso, ma anche un modo anche per richiamare l’attenzione ai cittadini su qualcosa che è avvenuto e farli riflettere e in questo caso è più che importante”.
CANTANTI E AMICI ALLA CAMERA ARDENTE, IN VISITA ANCHE LILIANA SEGRE
La senatrice a vita Liliana Segre è venuta a rendere omaggio ad Ornella Vanoni presso la camera ardente. Segre aveva fatto pervenire ieri un biglietto nell’abitazione dell’artista con la scritta “Indimenticabile amica”.
“Era doveroso venirla a salutare. Ha vissuto in maniera lucida fino agli ultimi istanti. Forse una morte più dolce non si poteva avere. Ci sono stati episodi, tante volte abbiamo cantato insieme; abbiamo condiviso tanti palchi. Tanti ricordi… quelli più divertenti li tengo per me”. Così Fiorella Mannoia all’uscita della camera ardente. “È stata un punto di riferimento per ognuno e ognuna di noi. Ornella era il simbolo della della libertà e dell’irriverenza. Era una donna colta, elegante e libera. Era una donna libera e una cantante straordinaria. Mi porterò nel cuore tutte le telefonate che ci siamo fatte e anche i momenti divertenti: era molto ironica e la battuta non le mancava mai”, ha aggiunto.
“È stata non solo un’artista di grandezza primaria: era originale e con un patrimonio musicale pazzesco. Ma era anche generosissima, il che non è scontato per un’artista del suo calibro. Era una donna diretta, ironica, ma soprattutto generosissima con le nuove generazioni. Era unica la più grande di tutti. Ci mancherà tantissimo, ma la sua musica è immortale. Domani è un altro giorno è la canzone della mia vita”. Così Simona Ventura.
“Sapeva di essere una star, ma era una star tra di noi. Ci siamo sentite per molto tempo e lei più che manifestare un suo bisogno, si interessava ai bisogni degli altri. Mi chiedeva sempre se ero innamorata, se andavano bene le cose. Una persona meravigliosa, veramente da cui prendere esempio sia per coloro che vogliono fare gli artisti sia per coloro che vogliono semplicemente essere degli esseri umani”. Queste le parole di Arisa all’uscita della camera ardente. “L’ultima volta l’ho sentita tanto tempo fa. Però sono molto grata del periodo che abbiamo trascorso insieme”, ha aggiunto.
“Ornella ci lascia la sua eleganza anarchica e la sua grande ironia. Un’artista dalla gigantesca eleganza anarchica. Rimarrà sempre con tutti noi. Fino all’ultimo ha avuto la spinta dell’entusiasmo e diceva che dovevamo fare cose insieme”. E’ questo il ricordo di Francesco Gabbani, uscendo dalla camera ardente.
“Ci manca perché manca una delle interpreti migliori. La ringrazierò sempre. Sono molto commosso”, ha detto Cristiano Malgioglio.
Ornella Vanoni era “un pezzo di Milano importante. Sapeva cantare e interpretare Milano. La città ha perso una voce indimenticabile, una persona bella. È giusto ricordarla come una di noi e come una donna che ha saputo vivere la vita”, è il ricordo del regista Gabriele Salvatores.
Ornella Vanoni era “una persona meravigliosa. Un essere umano meraviglioso prima che un’artista meravigliosa. Aveva una grande personalità. Una donna libera che ha insegnato la libertà”, così Alba Parietti.
“Milano non perde niente. Perché grazie a Ornella e al suo modo di interpretare la vita, la città conserverà sempre lo status artistico che Ornella ci ha regalato”. Così Paolo Jannacci, figlio del noto cantautore Enzo Jannacci, all’uscita dalla camera ardente. Rivolgendosi ai giornalisti, si è detto “felice del vostro riguardo nei confronti di Ornella perché rimarrà Per sempre un’icona della nostra città, della nostra bellezza e del fatto di aver contribuito all’innalzamento culturale del paese. Ornella ha avuto la possibilità di cambiare di continuo rimanendo se stessa, ma anche facendo la differenza”.
– foto xh7/Italpress –
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