venerdì, Settembre 19, 2025

In crescita i prezzi del latte veneto alla stalla, Caner “Regione al fianco degli allevatori”

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’andamento positivo dei prezzi medi del latte veneto alla stalla non si esaurisce. A confermarlo sono i dati di Veneto Agricoltura, che evidenziano la crescita – iniziata nel secondo semestre 2024 – anche nei primi 6 mesi del 2025. Se lo scorso anno il latte alla stalla, dopo costanti incrementi da giugno in poi, aveva concluso con un già incoraggiante prezzo medio annuo di 52,73 €/hl (al netto di Iva e premi), l’inizio di 2025 ha dato seguito al trend, attestandosi su valori prossimi ai 60 €/hl (+15%), con il Veneto sulla scia dei rialzi europei di Irlanda (+23,7%), Belgio (+22,8%), Danimarca (+21,2%), Olanda (+18,8%) e Germania (+18,7%).

“I prezzi del latte restano alti e questo è senza dubbio un aiuto importante per le stalle venete, che negli anni hanno affrontato costi molto pesanti – dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner -. È una buona notizia, ma non dobbiamo illuderci che basti a risolvere i problemi del settore: le aziende restano esposte alle oscillazioni dei mercati, al clima e all’aumento delle spese quotidiane. Per questo il nostro impegno deve continuare a essere quello di stare al fianco degli allevatori, sostenendo chi investe in qualità, innovazione e benessere animale. Solo così potremo dare stabilità e futuro al comparto, anche quando i prezzi non saranno favorevoli come oggi. Le uniche incognite da valutare per il prosieguo dell’anno sono rappresentate dalla domanda statunitense condizionata dai dazi e dalle criticità che la calura estive potrebbe aver causato sulla produttività delle bovine”.

Un altro dato regionale piuttosto rilevante riguarda il prezzo medio ponderato del latte conferito dalle cooperative venete ai soci. Nel 2024 è stato pari a 67 €/hl (Iva e premio produttività compresi), in aumento del 5,9% sul 2023 e superiore di circa 11 €/hl rispetto alla media rilevata da Ismea per il Veneto, a testimonianza della capacità della cooperazione di sostenere il reddito degli allevatori e di recepire più rapidamente gli adeguamenti di mercato.

Padova è la provincia che presenta il prezzo medio ponderato maggiore (69,49 €/hl), seguita da Treviso (65,25 €/hl), Belluno (65,04 €/hl), Vicenza (60,74 €/hl) e Verona (59,55 €/hl). Le ultime tre province hanno raggiunto il proprio prezzo medio ponderato più elevato dal 2010 ad oggi.

La produttività del settore lattiero-caseario veneto è in lieve calo nel primo semestre del 2025 (-1,2%, in linea con il -1,1% nazionale), con il numero dei caseifici e delle latterie cooperative in leggera diminuzione (nel 2023 erano 30, lo scorso anno 27). Più della metà delle strutture di questo tipo è distribuita tra Vicenza (12) e Belluno (9), mentre le altre sei si trovano tra Treviso (3), Verona (2) e Padova (1).

Sul versante dei mercati, il contesto appare in crescita: l’Unione Europea si è confermata, nel 2024, prima esportatrice mondiale di formaggi (+2,2% sul 2023), mentre, tra gennaio e maggio 2025, le esportazioni lattiero-casearie italiane hanno evidenziato un andamento positivo, soprattutto per i formaggi freschi (+5,2% in quantità) e i Grana (+2,1%), con un aumento complessivo del 4,8% in volume e del 15,5% in valore.

– foto ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS).

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