BOLOGNA (ITALPRESS) – Si è svolta questo pomeriggio, alla presenza dei familiari delle vittime e delle massime Autorità civili e militari, la cerimonia ufficiale di inaugurazione e intitolazione della nuova caserma di via Tommaso Casini, sede della Stazione Carabinieri Bologna Pilastro, operativa da luglio scorso. L’edificio, si legge in una nota, è stato realizzato dal Comune di Bologna nell’ambito di un programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.
Il 4 gennaio 1991, a pochi passi dalla nuova caserma, tre Carabinieri poco più che ventenni, vennero uccisi durante un servizio notturno di vigilanza dalla “Banda della Uno bianca” e per questo estremo sacrificio furono insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Quella drammatica notte il Car. Otello Stefanini (22enne), capo pattuglia effettivo alla Stazione Carabinieri Bologna Mazzini e gli altri membri dell’equipaggio, Car. Andrea Moneta (21enne), e Car. Mauro Mitilini (21enne), appartenenti alla Stazione Carabinieri Bologna Porta Lame (poi ridenominata Stazione Carabinieri Bologna Indipendenza), morirono falciati da numerosissimi colpi d’arma da fuoco. A distanza di 34 anni, i nomi di Otello, Andrea e Mauro, che ogni anno vengono ricordati nel corso della commemorazione del 4 gennaio, tornano al Pilastro in occasione della cerimonia odierna che gli ha intitolato la nuova caserma.
L’evento, “simbolo tangibile della presenza dello Stato per la sicurezza e la legalità”, si è svolto alla presenza dei familiari delle vittime, del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, del Comandante Interregionale “Vittorio Veneto”, Generale di Corpo d’Armata Pierangelo Iannotti, dell’Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Maria Zuppi, del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, del Sindaco di Bologna Matteo Lepore e di altre Autorità civili e militari. Numerosi i cittadini, i ragazzi e le Associazioni di quartiere, accorsi alla cerimonia che è stata scandita dall’Inno d’Italia, suonato dalla Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, schierata unitamente a un picchetto d’onore di Carabinieri in servizio e in congedo.
Durante l’evento è stata scoperta la targa di intitolazione della nuova caserma ai tre Carabinieri Medaglia d’oro al Valor Civile, Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini con la seguente motivazione: “Componenti di Pattuglia in servizio notturno di vigilanza, venivano proditoriamente fatti segno ad improvvisa azione di fuoco da parte di tre malviventi e, nonostante le ferite mortali, reagivano con le armi in dotazione prima di accasciarsi al suolo esanimi. Nobili esempi di altissimo senso del dovere e non comune ardimento portati fino all’estremo sacrificio. Bologna, 4 gennaio 1991”.
“Questo luogo rievoca il sacrificio dei nostri tre giovani colleghi e nell’intitolazione di questo stabile vive il loro ricordo incancellabile. È qui che la loro giovane esistenza si è spezzata ed è qui che la loro memoria deve continuare a vivere e a ispirare. È il modo migliore per onorarli e ringraziarli”, ha detto il Generale Luongo. Il sindaco Matteo Lepore ha rivolto “un pensiero alla memoria dei carabinieri Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, assassinati dalla Banda della Uno bianca durante il servizio, ai quali è intitolata la caserma, e ai loro familiari. Questa caserma è il frutto della collaborazione tra istituzioni, che quando operano unite fanno il bene della comunità, come in questo caso al Pilastro”.
Per il Ministro Piantedosi, “l’istituzione del Comando Stazione ‘Bologna – Pilastro’ è il frutto di un importante e più ampio progetto di potenziamento presidiario delle Forze di Polizia sul territorio, fortemente voluto dal Governo per garantire sicurezza e legalità tanto nei piccoli Comuni quanto nei quadranti critici delle grandi città. Si tratta di un impegno assunto unanimemente, e che reca un messaggio ben preciso alla collettività. Quello della presenza dello Stato, entità concreta e tangibile, e dell’instancabile impegno delle donne e degli uomini in divisa, al servizio dei cittadini e del bene pubblico”.
– Foto ufficio stampa Carabinieri –
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