martedì, Luglio 22, 2025

Concia e PFAS, parla Giampaolo Zanni: “Molto è stato fatto ma la Valchiampo resta un territorio fragile, servono investimenti costanti”

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(Articolo su concia e PFAS da VicenzaPiù Viva n. 299, sul web per gli abbonati).

L’ex segretario generale della Cgil, ora nella segreteria regionale, lancia un appello sul progetto per l’impatto ambientale zero: “Serve una svolta vera”.

Giampaolo Zanni, già segretario generale della Cgil Vicenza per otto anni e dal 2024 attivo in Cgil Veneto con delega alla sicurezza sul lavoro e all’emergenza PFAS, interviene sulla situazione ambientale e sociale della Valchiampo.
Un’area industrialmente strategica ma ancora segnata da criticità ambientali, soprattutto per quanto riguarda la presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) e i residui delle lavorazioni conciarie. ”Parlare della Valchiampo significa affrontare una delle zone più complesse e delicate del Veneto – spiega Zanni –. È vero che in questi anni si sono compiuti passi avanti, anche grazie al lavoro delle amministrazioni locali e dei soggetti produttivi, ma la fragilità ambientale di questo territorio resta sotto gli occhi di tutti e richiede interventi strutturali e lungimiranti.”
Zanni ricorda come, durante il suo mandato alla guida della Cgil Vicenza, abbia seguito il distretto della concia, portando avanti un dialogo serrato con le imprese e le istituzioni del territorio. “Quel confronto conteneva già in sé elementi chiave di sostenibilità sociale:
parlo dell’integrazione dei migranti, della formazione, della casa, dell’inserimento nel tessuto comunitario. Ma anche – aggiunge – di sicurezza sul lavoro e di attenzione crescente agli impatti ambientali.” Il riferimento è al progetto “Concia verso l’impatto ambientale zero”, elaborato e condiviso all’interno del Distretto della Pelle con il
coinvolgimento di tutte le parti sociali. “Un piano ambizioso, sostenuto anche da risorse importanti previste dal PNRR, che mira a rifare completamente la rete fognaria – soggetta a perdite – e a ridurre esalazioni e sali nella lavorazione, contribuendo anche alla diminuzione dei fanghi prodotti, in cui sono presenti residui di PFAS.”

Alcune Mamme no Pfas fuori dal tribunale di Vicenza
Alcune Mamme no Pfas fuori dal tribunale di Vicenza

Un progetto, quello per l’impatto ambientale zero, che rappresenta un punto di svolta. “Intervenire su questi aspetti – sottolinea Zanni – significa dare una risposta concreta e moderna a una delle emergenze ambientali più gravi del nostro tempo”. Tuttavia, nonostante l’ampia condivisione e il consenso tra imprese, sindacati e amministrazioni locali, il piano non è ancora attuato.
“A quanto mi risulta non è stato ancora finanziato. Se tutti gli attori del territorio erano d’accordo, è evidente che c’era un’esigenza reale e urgente. Mi auguro – conclude Zanni – che il progetto venga attivato e reso operativo al più presto, perché la sostenibilità non può più aspettare.”

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