martedì, Maggio 13, 2025

Teatro Civico di Schio: sollievo e diletto. E molto di più…

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(Articolo di Federica Zanini sul teatro civico di Schio da L’Altravicenza n.3-aprile 2025, allegata a Vicenza PiùViva n. 295, sul web per gli abbonati).

“Alla industre Schio perché nell’arte trovi sollievo e diletto. La Presidenza di questo teatro sorto per generose sottoscrizioni cittadine. Dedica MCMIX» (dalla targa decorativa di Carlo Lorenzetti, nell’accesso centrale del Teatro Civico).
La cultura e l’arte come nutrimento, prima ancora che business. O meglio, un business dal guadagno che va ben oltre il prezzo del biglietto e il mero denaro in genere, distraendo e divertendo chi poi deve produrre, con stimoli nuovi.
D’altro canto siamo nella patria di
Alessandro Rossi, lo scledense più illustre, grande e illuminato imprenditore, fondatore della Lanerossi, capofila dell’industrialità italiana, che fece di Schio una città-modello, fiorente e all’avanguardia. Fu proprio il nipote di Rossi, nel 1906, in una Schio che nel XIX secolo sfoggiava già 3 sale ed era scena di un sempre crescente fermento culturale, a istituire la Cooperativa per il Teatro Nuovo, con il preciso scopo di offrire ai cittadini un ulteriore palcoscenico. Il progetto affidato all’architetto Ferruccio Chemello, che mescolava le cifre del liberty a quelle del neoclassico, fu portato a compimento in soli 3 anni e il 9 giugno 1909 si inaugurava il Teatro Civico, con in locandina 14 repliche di Mefistofele che attrassero, al punto da istituire treni speciali da Arsiero e Vicenza, spettatori (fino a 1.500 a sera) da tutta la Provincia.

Il Festival DanzaInRete
Il Festival DanzaInRete

E ancora oggi è così: il Civico di Schio, con una programmazione di alto livello e un’attività  a tutto tondo, strutturata in più locandine e diffusa anche nella centralissima sala del Teatro Astra, è punto di riferimento e di spicco del panorama culturale vicentino, e non solo. Dietro quella deliziosa facciata d’altri tempi -rimasta quella di sempre, come gran parte della struttura, poi ampliata- si nascondono non solo un gioiellino architettonico e un centro di aggregazione come pochi, ma anche un vissuto intenso, variegato e a tratti inatteso. In quel tempio d’ispirazioni, cui soltanto i due conflitti mondiali, un incendio e le difficoltà economiche (che tra i ’50 e i ’70 portarono a convertire la sala in cinema) diedero nei secoli del filo da torcere, precursore del moderno concetto di polifunzionalità, accadeva di tutto. Non solo opera e operetta, ma anche generi popolari come il varietà e meno convenzionali come trasformismo, illusionismo, circo equestre e persino… pugilato e lotta libera.
Ai tempi nostri, dopo che l’edificio fu acquisito dal Comune nel 1981 e salvato dall’abbandono in cui era scivolato, è ancora così. Il “nuovo” Teatro Civico vuole essere uno spazio che possa essere non solo goduto, ma “abitato” da tutti. Una ribalta ma anche una fucina di arte, performance, creatività, riflessioni, progetti che vedano protagonista non solo chi è sul palco. Proprio come il recupero del Teatro, restituito -ancora in rovina (il bel restauro conservativo partì solo nel 2009, con inaugurazione nel 2014)- al pubblico nel 2002 e lanciato nel suo promettente futuro a partire dall’anno successivo, che è stato un recupero partecipato, grazie anche all’appello di Marco Paolini, che in una lettera aperta invitava gli scledensi a prendersene cura. Nacque così un gruppo di lavoro formato da vari professionisti e da cittadini, che prese a “testare” le potenzialità della sala, in una sinergia di opinioni e di intenti che tutt’oggi impregna ogni centimetro quadrato del Civico, sede anche di laboratori, classi di danza, progetti di comunità, iniziative benefiche, conferenze e persino matrimoni. Tutto questo grazie alla Fondazione Teatro Civico di Schio che, in collaborazione con il Comune, le scuole e altri partner, coinvolge 600 persone in percorsi che fanno del teatro un punto di riferimento soprattutto per le giovani generazioni, grazie alla costruzione di un ambiente libero, non giudicante e accogliente.
Più che esauriente risposta alla mission del Civico: la ricerca di un teatro innovativo, come spazio capace di contenere una storia e di rappresentare il passato e il futuro, assieme.
Info e biglietteria:
Fondazione Teatro Civico di Schio, via Maraschin, 19 Schio
– Tel. 0445/525577, www.teatrocivicoschio.net.

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