La Società del Quartetto propone alla foresteria di Villa Valmarana ai Nani un ciclo di tre pomeriggi musicali con le ultime Sonate per pianoforte di Beethoven. Il debutto domenica 21 maggio con la Sonata Op. 101 e la Hammerklavier Op. 106 interpretate dal pianista veronese Filippo Gamba.
Domenica 21 maggio Villa Valmarana ai Nani si apre alla musica classica con il primo dei tre concerti della serie “Beethoven in Villa” organizzata dalla Società del Quartetto. La rassegna porta a compimento l’esecuzione integrale delle 32 Sonate di Beethoven che il pianista veronese Filippo Gamba aveva iniziato nel 2015 all’interno delle stagioni del Quartetto.
Fra i capolavori in programma nella foresteria della Villa domenica prossima e a seguire il 4 e 18 giugno con inizio alle ore 18:30 ci sono alcune fra le più note Sonate composte dal genio di Bonn nel suo estremo periodo creativo: dalla Hammerklavier agli Addii, dalla Pastorale all’Opus 111, l’ultima della serie.
Nel concerto di domenica 21 maggio Gamba sarà impegnato nell’esecuzione della Sonata in La maggiore Op. 101 e della Sonata in Si bemolle maggiore Op. 106 “Hammerklavier”, rispettivamente le numero 28 e 29 del catalogo. La prima, dedicata alla baronessa Dorothea Ertmann, sua talentuosa allieva, inaugura l’ultimo periodo della scrittura pianistica beethoveniana nel quale emergono con decisione il ritorno al contrappunto, il superamento delle forme tradizionali e un carattere fortemente “teatrale”.
Ricca di sorprese e colpi di scena è anche la Sonata n. 28 Op. 106, la più lunga e complessa della serie. Dedicata all’arciduca Rodolfo d’Asburgo, fu composta fra il 1817 e il 1818 e lo stesso Beethoven, ben conscio della notevole complessità di questa sua opera, profetizzò che “avrebbe dato filo da torcere ai pianisti dei prossimi 50 anni”.
Stimato docente alla Musik-Akademie di Basilea, Filippo Gamba è considerato uno dei più interessanti pianisti beethoveniani del nostro tempo. Diplomatosi al Conservatorio di Verona e poi allievo di Maria Tipo e Homero Francesch, nel 2000 ha vinto il Concorso Géza Anda di Zurigo ricevendo un importante imprimatur dal presidente di giuria Wladimir Ashkenazy che scrisse di lui: “Con la rigorosa, appassionata serietà che lo contraddistingue, il pianista italiano Filippo Gamba incarna quella figura di filosofo del pianoforte che, musicista cosmopolita dotato di grande maturità, è infuso di un carisma quasi missionario”. Viene quindi invitato dai più importanti festival europei e dalle più rinomate sale da concerto sia in recital che nel repertorio con orchestra. Fra le tante compagini con le quali Gamba ha collaborato si possono ricordare i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, la Tonhalle Orchester di Zurigo e la City of Birmingham, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Sir Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan, Iván Fischer e Vladimir Ashkenazy.