VENEZIA (ITALPRESS) – “I dati confermano ancora una volta la straordinaria capacità del Veneto di affrontare e superare le difficoltà. In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e fragilità produttive, il nostro sistema economico si dimostra solido, reattivo e competitivo. Il PIL pro capite veneto resta superiore alla media nazionale ed europea, a testimonianza della forza del nostro tessuto imprenditoriale e sociale. Anche la solidità del mercato del lavoro è un segnale tangibile della nostra capacità di adattamento e crescita: l’incremento degli occupati è un risultato positivo delle politiche regionali incentrate sulla valorizzazione delle risorse umane. Ora, si tratta di continuare a bilanciare le esigenze dello sviluppo con gli obiettivi di sostenibilità puntando su rigenerazione urbana, efficienza energetica e innovazione. Il Veneto cresce, ma cresce con una prospettiva chiara e coerente con quello che è stato fatto negli ultimi quindici anni”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta i dati contenuti nel Bollettino socio-economico del Veneto, che contiene i principali dati congiunturali dei primi mesi del 2025 ed evidenzia segnali incoraggianti per l’economia veneta, a partire da una crescita prevista del Prodotto Interno Lordo pari a +0,8%, con una stima in ulteriore miglioramento per il 2026 (+0,9%). A trainare la crescita, anche i consumi delle famiglie (+1,1%) e gli investimenti fissi lordi (+1,4%).
L’inflazione, pur in lieve crescita, rimane su livelli gestibili. A giugno 2025, il tasso si attesta in Veneto al +1,7%, in linea con il dato nazionale. La crescita è attribuibile in particolare all’aumento dei prezzi dei beni alimentari, dell’abitazione, dell’istruzione e dei servizi ricettivi e di ristorazione. Più debole la performance del commercio estero: nel primo trimestre del 2025 l’export veneto registra un calo dell’1,2%, pari a una contrazione di 239 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024. A livello nazionale, invece, si osserva un incremento medio del 3,2%. Uno dei segnali più forti riguarda il mercato del lavoro. Nel primo semestre del 2025 il numero di occupati in Veneto ha raggiunto quota 2.223.000, con un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Particolarmente significativo l’aumento dell’occupazione femminile (+2,4%), mentre quella maschile cresce dello 0,9%. Il tasso di disoccupazione regionale scende al 3,3%, uno dei più bassi a livello nazionale, che dimostra l’efficacia delle politiche attive del lavoro e la capacità del sistema produttivo veneto di creare occupazione stabile e offrire prospettive di crescita.
Un ruolo rilevante è svolto anche dalla componente straniera della popolazione, composta in gran parte da giovani: al 2023, gli stranieri rappresentano il 10,3% dei residenti in Veneto, contribuendo in modo determinante alla tenuta demografica della regione, in un contesto di progressivo calo della popolazione complessiva negli ultimi dieci anni. Nel 2024 circolavano in Veneto oltre 3,3 milioni di autovetture, pari al 75,1% del parco veicolare. La maggior parte è alimentata a benzina (40,5%) o gasolio (40%), ma si conferma la tendenza alla crescita di veicoli ibridi ed elettrici nelle nuove immatricolazioni. Per quanto riguarda l’ambiente, la quota di suolo consumato in Veneto raggiunge l’11,9% della superficie totale, ben al di sopra della media nazionale (7,2%). Nel 2023 si sono registrati 12,5 ettari per 100.000 abitanti di nuovo consumo di suolo netto, un dato che richiede un’attenta pianificazione.
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