Vicenza città metropolitana del Veneto. Per vocazione, per iniziative, non meno per posizione geografica. Senza toglierle nulla, e come potrebbe, Vicenza dovrebbe supportare, meglio se collaborando con Venezia, sollevandola da tutte quelle incombenze profane che la distolgono dalle sue multiformi singolarità.
I titoli a Vicenza non mancano: città d’autore, quel Palladio non solo noto ma imitato in tutto il mondo come nessun altro genio dell’architettura, raccoglie opere monumentali di ineguagliabile valore.
A cominciare dalla Basilica dichiarata di recente monumento nazionale, a quell’unicum del teatro Olimpico, al palazzo Chiericati che con le decine di palazzi nobiliari, costituisce il patrimonio mondiale dell’umanità come riconosciuto dall’Unesco nel 1994. E ancora non bastasse, un secondo riconoscimento da parte dell’Unesco, due anni dopo, per le ville sempre del Palladio sparse nel Veneto ma per la maggior parte (15 su 24) concentrate nella provincia vicentina; per tutte la celeberrima villa Almerico Capra detta “La Rotonda”, alle porte di Vicenza.
Nessun’altra città può vantare così tanti titoli e quel che più conta tante eccellenze architettoniche, dentro e fuori, come Vicenza. Seconda a nessun’altra. Qui le università, specie americane, inviano i propri studenti di architettura per metterli a contatto con i “miracoli” architettonici del genio palladiano.
Tanta è l’ammirazione degli Stati Uniti per il Nostro che il Congresso americano nel 2010 all’unanimità ha dichiarato il Palladio il padre dell’architettura americana: la Casa Bianca, il Campidoglio statunitense, e tutti gli edifici più rappresentativi di quella nazione sono di maniera palladiana. A tenere vivo lo studio del grande architetto vi provvede il Palladio Museum di Vicenza che raccoglie il lavoro e le ricerche degli studiosi provenienti da ogni parte del mondo.
Ma tanta universale ammirazione e tanto omaggio per le opere del Palladio, richiedono uno Studio stabile che riunisca studiosi, insegnanti e studenti da tutto il mondo. È per questo che l’associazione Vicenza in Centro propone la Fondazione per l’Università Studi Internazionali di Architettura, Arte e Design “Andrea Palladio”. Solo Vicenza è titolata per un simile Studio, per approfondire i segreti del genio palladiano e per diffonderli tra i giovani architetti e professionisti del mondo.
È questa la mission di Vicenza per ricordare significativamente i 500 anni della sua trasformazione urbanistico – architettonica da parte dell’architetto per antonomasia. Titoli non solo ma anche iniziative per mantenere vivo ed attuale il passaggio del genio. Accanto agli aspetti culturali, Vicenza con la sua ricca provincia primeggia anche nelle attività economiche e commerciali. Il gioiello, la meccanica, ora anche la meccatronica, il tessile, la concia e le migliaia di attività artigianali.
La prima insomma nel Nordest, sia per industria manifatturiera sia per export. Di certo favorita, Vicenza, anche per la sua invidiabile posizione geografica, nel centro del Veneto rispetto agli assi Venezia-Verona e Belluno-Rovigo, lungo la linea (binario/autostrada) Venezia-Milano. Anche i traffici trovano dunque Vicenza favorita; che di più non può desiderare. Qui la Camera di Commercio dovrebbe essere il punto di incontro degli affari non solo del Veneto, come tutte le altre istituzioni commerciali, penso alla ripresa della Fiera, centro e riferimento per addetti nostrani ed esteri. Ma Vicenza dovrebbe avere qualche ambizione in più.
Gli uffici, statali come quelli regionali, per lo più ammassati nel capoluogo veneto, ben potrebbero essere, quelli a servizio diretto del pubblico, dislocati su Vicenza, potendo qui occupare sedi prestigiose, palazzi pubblici in disuso e soprattutto facilitando l’utenza per il loro raggiungimento e così sollevare la laguna dal carico di viaggiatori per lavoro in danno del turismo. Del resto, di recente proprio il sindaco di Venezia ha chiesto aiuto e collaborazione a Vicenza con cui potrebbe condividere i grandi eventi come la Biennale.
Ancora a Vicenza dovrebbero trovare sede le varie Soprintendenze, archeologica, belle arti e paesaggio; le sezioni di Corte d’appello e del TAR, andando a completare la cittadella giudiziaria in Borgo Berga. Vicenza insomma a servizio di tutto il Veneto, ma occorre migliorare i trasporti specie su rotaia, mediante un collegamento a raggiera tra tutte le città venete con Vicenza. Una metropolitana di superficie veloce e sicura, in ogni caso con risparmio di ambiente e di denaro.
Altro che le (ultracostose) Pedemontane! Con Vicenza, centro della vita, delle istituzioni e degli affari ne trarrà vantaggio non solo il Veneto ma tutto il Nordest e con esso l’intero Paese. Si tratta di un grande progetto di Vicenza, città metropolitana naturale del Veneto: crederci anzitutto e quindi mettere in cantiere le iniziative per raggiungere lo scopo. Ma entro la generazione presente. Chissà se e quando si ripresenterà un’occasione altrettanto propizia.
Di Giovanni Bertacche Da Storie Vicentine n. 1 2020