Nella vita non è sempre facile scegliere di essere se stessi, ascoltare le proprie passioni, fare quello che ci è più congeniale e che ci fa stare meglio. Non è così scontato perché a volte ci sono dei percorsi già segnati, che è giocoforza seguire, ma questo non è il caso di Nicola Piovesan.
Nicola, già durante gli anni universitari aveva una passione per la scrittura che lo aveva portato a scrivere articoli per Sport Vicentino, una testata locale, e questo un po’ lo aveva aiutato ad uscire dalla sua timidezza.
Successivamente ha svolto la professione di farmacista per diversi anni, finché un giorno si è trovato di fronte a un bivio, dove neppure per un istante ha dubitato sulla strada che doveva prendere ed ha scelto di essere uno scrittore e oggi anche uno sceneggiatore.
Il vicentino Nicola Poivesan, infatti, è sì un farmacista, ma con una passione per la letteratura, che era già emersa in gioventù e che aveva sempre tenuta chiusa in un cassetto. E per un periodo ha portato avanti le due attività parallelamente e sono usciti dei libri molto interessanti, che ancora oggi vengono richiesti: “L’ombra del destino”, “Il sesto passo”.
Tutto ciò finché il farmacista-scrittore si è reso conto che aveva perso tante occasioni e che aveva sacrificato molto di sé. Così, grazie anche alla moglie Michela, conosciuta all’università e che lo ha sempre sostenuto in questo senso, ha fatto una scelta radicale, forse la più importante della sua vita, abbandonando l’attività di farmacista per dedicarsi alla letteratura in maniera esclusiva.
Ha cioè sacrificato un percorso redditizio, economicamente forte a vantaggio del percorso del cuore, dell’anima.
Cosa stai facendo attualmente, Nicola?
“Ho conseguito il diploma di sceneggiatore presso Studio Cinema International a Verona, e oggi lavoro con Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Tommaso Avati, Luca Verdone, Daniele Costantini, Giancarlo Scarchilli, Emanuela Morozzi“.
Qual è il sogno nel cassetto di Nicola Piovani dopo aver fatto una scelta così importante?
“Sicuramente realizzare un lungometraggio, di respiro internazionale, per il grande schermo. Spero che dal mio libro Il Sesto Passo venga tratta una serie tv“.
Ti senti più scrittore o sceneggiatore?
“Sono due cose diverse, perché nella sceneggiatura devi essere più descrittivo, mentre nel libro devi essere più scorrevole e veloce, ma in entrambi i ruoli mi sento a mio agio. Ora sto scrivendo una sceneggiatura per un altro corto e sto lavorando a un lungometraggio con Tommaso Avati. Nel frattempo mi sto dedicando di nuovo a un libro. Quello che mi manca ancora è una gratifica, non solo di tipo economico, che ripaghi la scelta che ho fatto”.
E le gratifiche non mancano. Sono infatti numerosi i premi ricevuti da Nicola Piovesan, tra cui il Premio Nazionale di Ascoli Piceno, nel 2022, come miglior sceneggiatura cinematografica per il copione da lui scritto dal titolo “Primo”. Nel marzo 2023 sono state effettuate le riprese del film “Grand Hotel”, scritto da Piovesan, con la regia di Alberto De Grandis.