venerdì, Aprile 25, 2025

Nel cortile di Palazzo Trissino le foto di Bebè Sandrini nella mostra “L’occhio del testimone. Vicenza sotto le bombe”

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Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, che verrà celebrato nella giornata di domani con una cerimonia in Piazza del Signori, il Comune di Vicenza ha in programma una serie di eventi collaterali, tra cui la mostra fotografica “L’occhio del testimone. Vicenza sotto le bombe”, dedicata alla memoria della città e alle ferite lasciate dalla guerra. La rassegna propone oltre 80 fotografie di Giovanni Maria Sandrini — gentilmente concesse dal fratello Raimondo e della Biblioteca Bertoliana — che raccontano gli effetti dei bombardamenti aerei che colpirono Vicenza durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il dicembre 1943 e il marzo 1945.

possamai inaugurazione
Il Sindaco Possamai durante l’inaugurazione della mostra

La mostra è stata allestita nel cortile di Palazzo Trissino, con accesso sia da corso Palladio sia da contra’ Cavour, ed è stata inaugurata oggi dal sindaco Giacomo Possamai alla presenza del presidente della Biblioteca Bertoliana Alberto Galla e delle figlie di Giovanni Maria e Raimondo Sandrini. I visitatori potranno ammirare

Le immagini furono scattate dal giovane Giovanni Maria Sandrini, detto Bebè, subito dopo gli attacchi aerei alleati: mostrano la distruzione di monumenti, case, scuole, chiese e interi quartieri del capoluogo berico. Documentano il dolore vissuto dalla popolazione ma anche la forza con cui la città ha saputo reagire, rialzarsi e ricostruire.

Un lavoro prezioso quello svolto da Sandrini in un’epoca in cui non esistevano fotocamere o cellulari che testimoniassero orrori e miserie della guerra. Un lavoro che, ha affermato il sindaco Possamai, è una testimonianza preziosa: «Non solo ci mostra quello che è accaduto, ma ci invita a riflettere sul valore della pace di cui il nostro Paese gode da 80 anni, della memoria e della responsabilità collettiva. Con il suo coraggio, questo giovane fotografo ha voluto raccontare ciò che vedeva con i suoi occhi, spesso rischiando la vita, per lasciare un segno alle generazioni future. Oggi queste immagini ci restituiscono uno spaccato vivido di quei giorni: luoghi e monumenti che non esistono più, scene di vita quotidiana interrotta, volti segnati dalla paura e dalla perdita. Questa mostra è un omaggio a Giovanni Maria Sandrini e, allo stesso tempo, un modo per ricordare la forza e la dignità della nostra città nei momenti più difficili della sua storia. Vedere i più noti monumenti della città bombardati, scoperchiati e in alcuni casi distrutti è qualcosa di straniante per chi non ha vissuto quegli anni. Invito i vicentini a venire a vedere questa mostra proprio nella ricorrenza del 25 aprile, perché la forza di queste fotografie ci ricorda in modo unico l’attualità del valore della pace».

Le fotografie provengono dall’Archivio Raimondo Sandrini e dall’Archivio Sandrini della Biblioteca Bertoliana. La mostra è stata curata dal settore Comunicazione, informazione e portale della città e dall’ufficio Cerimoniale del Sindaco.

Venerdì 25 aprile e sabato 26 aprile il cortile di Palazzo Trissino sarà aperto e accessibile da contra’ Cavour per consentire la visita della mostra dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, grazie al personale comunale e ai volontari dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e dell’Associazione Nazionale Fanti.

Per informazioni si può consultare la pagina dedicata del sito comunale dedicato agli eventi.

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