Sorge sotto le mura di San Rocco, nel cuore di Vicenza, la chiesa omonima. L’edificio è rinascimentale ed è nato per pregare San Rocco, protettore degli appestati. Già la Madonna di Monte Berico, patrona di Vicenza, concesse le sua grazie durante la peste del Seicento. E anche questa chiesa è legata ai tanti episodi di peste del passato. Mentre la chiesa di San Lorenzo fu la sede dei frati francescani, la chiesa di san Rocco, con l’annesso convento ospitò prima i Canonici regolari di San Giorgio in Alga, poi XVII secolo le Carmelitane “teresine”, quindi dai primi dell’Ottocento un brefotrofio.
La storia
Quasi addossata alle mura scaligere di Contrà San Rocco, la chiesa fu iniziata nel 1485 a seguito di una deliberazione del consiglio comunale, probabilmente per un voto cittadino collegato a uno dei tanti episodi di peste, nel luogo in cui già sorgeva un oratorio o un’edicola sacra dedicata a san Rocco, protettore degli appestati. La costruzione poté contare, oltre che su di un primo finanziamento di 100 ducati erogati dal Comune, anche sulle multe inflitte ai macellai che trasgredivano le norme sanitarie e sulle offerte o i lasciti testamentari di privati cittadini.
Quasi contemporaneamente alla chiesa si iniziò a costruire anche l’annesso monastero, dove nel 1486 si costituì una comunità di Canonici regolari di San Giorgio in Alga, per la maggior parte trasferiti dall’abbazia di Sant’Agostino. Qui risiedettero fino al 1668. Ai Canonici subentrarono nel dicembre 1670 le Carmelitane “calzate” di San Zaccaria di Venezia, dette le Teresine, che avevano acquistato all’asta il monastero con le due pertinenze. Nel secondo dopoguerra, l’ormai ex monastero divenne sede di varie attività socio-culturali, tra cui l’Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa, il Centro studi sull’impresa e sul patrimonio industriale, il Centro Servizi per il Volontariato, la comunità terapeutica “San Gaetano”. Nel 2014 l’ex convento è stato ceduto dal Comune alla Fondazione Cariverona ed è in corso di ristrutturazione per realizzarne servizi, appartamenti e uffici.
La facciata
Vista da fuori la chiesa si presenta sormontata da un frontone triangolare e divisa verticalmente da quattro lesene decorate con patere in marmo rosso. La facciata ha due alte finestre centinate ai lati, ognuna tra due lesene, e un piccolo rosone. Il portale quattrocentesco ospita una porta in legno settecentesca. La facciata attuale risale agli anni 1530. Mentre la torre campanaria, completata dopo il 1525, è in laterizi a vista come il fianco della chiesa.
L’interno
Nella chiesa c’è una navata unica. L’unica cappella, dedicata alle anime del Purgatorio, si apre sulla parete destra della navata. L’interno della chiesa è caratterizzato da un grande matroneo, un coro sopraelevato utilizzato dai Canonici durante le funzioni. Il matroneo, dal lato dell’ingresso, è riccamente decorato con affreschi e ha al centro un crocifisso ligneo della prima metà del Quattrocento, con un dipinto sullo sfondo raffigurante san Giovanni e la Vergine Maria, di autore ignoto ma collocabile tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento.