giovedì, Ottobre 30, 2025

I miliziani di Hamas sparano contro l’Idf, Netanyahu ordina massicci raid immediati su Gaza. Vance “Piccole schermaglie sono possibili”

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ROMA (ITALPRESS) – I miliziani di Hamas hanno sparato contro i militari israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e in risposta le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito diversi obiettivi terroristici che rappresentavano una minaccia per le sue forze nella Striscia. Lo riportano i media israeliani, secondo cui tra gli obiettivi colpiti figurano strutture e tunnel. L’attacco di Hamas per Israele rappresenta una violazione del cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre scorso.

Hamas ha però poi afferma di non avere alcun legame con l’attacco ai soldati israeliani a Rafah, e ha aggiunto di rispettare all’accordo di cessate il fuoco. In una nota Hamas sostiene che “i bombardamenti criminali effettuati dall’esercito di occupazione su aree della Striscia di Gaza rappresentano una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle Forze di difesa israeliane (Idf) di “effettuare immediatamente attacchi massicci nella Striscia di Gaza”, a seguito di consultazioni sulla sicurezza. Lo ha annunciato l’ufficio del premier. L’emittente qatariota Al-Jazeera riferisce di attacchi aerei dell’Aeronautica israeliana su Gaza City e di esplosioni a Rafah e a Khan Younis, nel sud della Striscia.

Netanyahu avrebbe deciso di espandere il territorio sotto il controllo delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza dopo le ripetute violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Hamas, riportano i media israeliani, aggiungendo che l’ufficio di Netanyahu rifiuta di commentare le indiscrezioni. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan, Netanyahu starebbe parlando con alti funzionari statunitensi per coordinare l’iniziativa.

KATZ “HAMAS PAGHERÀ UN PREZZO ELEVATO PER ATTACCO A IDF”

Il gruppo terroristico palestinese Hamas “pagherà un prezzo elevato per aver attaccato i soldati delle Idf a Gaza e per aver violato l’accordo per la restituzione dei corpi degli ostaggi”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, secondo cui, “l’attacco odierno ai soldati delle Idf a Gaza da parte di Hamas rappresenta il superamento di una linea rossa netta, a cui le Forze di difesa israeliane (Idf) risponderà con grande forza. Hamas pagherà con gli interessi”.

La fragile tregua a Gaza in vigore dal 10 ottobre scorse è stata violata da Hamas con un attacco alle Idf che hanno bombardato diverse zone della Striscia. A innescare la tensione stamane la restituzione da parte di Hamas dei resti del corpo di un ostaggio di cui le Idf avevano già recuperato i resti due anni fa.

VANCE “PICCOLE SCHERMAGLIE POSSIBILI”

Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha dichiarato che il cessate il fuoco tra Israele e Gaza è in corso, ma ha avvertito che potrebbero verificarsi “piccole schermaglie qua e là”. Le sue parole, pronunciate a Capitol Hill dopo un incontro con i senatori repubblicani, rappresentano la prima presa di posizione ufficiale dell’amministrazione Trump dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato nuovi attacchi su Gaza. Vance ha sottolineato che gli Stati Uniti considerano Israele un partner, non un subordinato, e hanno chiarito che non stanno dettando condizioni, ma supportando Israele con obiettivi condivisi. Ha anche espresso ottimismo riguardo agli sforzi per disarmare Hamas e ricostruire Gaza, nonostante le sfide persistenti. Nel frattempo, l’amministrazione Trump ha respinto con fermezza gli sforzi di alcuni legislatori israeliani di annettere la Cisgiordania, affermando che tali azioni potrebbero compromettere la strategia di pace in Medio Oriente, compreso il fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

RINVIATA LA CONSEGNA DI UN NUOVO CORPO DI UN OSTAGGIO

L’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, annuncia il rinvio della restituzione del corpo di un ostaggio, prevista per le 20 di stasera. Nella sua dichiarazione, il braccio armato di Hamas afferma che la mossa è una risposta alle “violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte dell’occupazione”. In precedenza, Hamas aveva annunciato che avrebbe consegnato oggi il corpo di un ostaggio recuperato in uno dei tunnel.

HAMAS “DIFFICILE RECUPERARE CORPI, ISRAELE CI FACCIA ENTRARE IN ZONE ROSSE”

Il gruppo terroristico al potere a Gaza, Hamas, “ha incontrato notevoli difficoltà nel recuperare i corpi degli ostaggi e continua a chiedere attrezzature pesanti per recuperare i corpi rimanenti”. Lo ha dichiarato Suhail a-Hindi, membro dell’ufficio politico di Hamas alla tv del Qatar Al-Jazeera. Israele “deve capire che siamo impegnati a rispettare l’accordo e deve smettere di accusarci di violarlo”, ha detto riferendosi alle accuse mosse da Israele dopo che i resti consegnati ieri da Hamas appartengono a un ostaggio già recuperato.

A-Hindi ha aggiunto che Hamas ha chiesto l’autorizzazione a Israele per consentire alle squadre di ricerca di entrare nelle zone rosse per cercare i corpi degli ostaggi. “Stiamo aspettando l’autorizzazione dell’occupazione per consentire alle squadre di entrare a Rafah per cercare i corpi dei prigionieri”, ha affermato, aggiungendo che Hamas non ha alcun interesse a nascondere i corpi di alcun prigioniero nemico o a ritardarne la consegna. “Abbiamo fatto ogni sforzo per recuperare i corpi e l’occupazione è responsabile del ritardo nel recupero dei corpi rimanenti. Chiediamo ai mediatori di fare pressione sul nemico affinché faciliti il recupero dei corpi rimanenti dei suoi prigionieri”, ha concluso.

LA BARA CONSEGNATA IERI CONTIENE I RESTI DI UN OSTAGGIO GIA’ RIPORTATO IN ISRAELE

La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele conterrebbe i resti del corpo di un ostaggio già riportato in Israele. Lo riferiscono i media israeliani. Nella Striscia di Gaza si trovano i corpi di 13 ostaggi. L’ipotesi che i resti non appartengano a nessuno dei 13 ostaggi è emersa durante il processo di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv.

A seguito del completamento del processo di identificazione questa mattina, è emerso che ieri sera sono stati restituiti da Hamas i resti dell’ostaggio Ofir Tzarfati, riportato dalla Striscia di Gaza in un’operazione militare circa due anni fa. Lo riferisce l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. “Ciò costituisce una chiara violazione dell’accordo da parte dell’organizzazione terroristica Hamas”, si legge nella nota. Netanyahu terrà un incontro sulla sicurezza con i vertici delle forze di sicurezza per discutere le misure adottate da Israele in risposta alle violazioni.

MEDIA ISRAELIANI PUBBLICANO UN VIDEO CHE MOSTRA LA MESSINSCENA DI HAMAS

I media israeliani hanno pubblicato un video delle Forze di difesa israeliane (Idf) che mostra la “messinscena” di Hamas del ritrovamento del corpo di un ostaggio a Gaza. Le immagini riprese da un drone delle Idf mostrano miliziani di Hamas che prima seppelliscono un corpo avvolto in un lenzuolo bianco per poi comunicare alla Croce rossa di aver rinvenuto il cadavere. Durante la notte, i resti sono stati trasferiti in Israele, ma dall’analisi forense è emerso che appartengono a un ostaggio recuperato a dicembre 2023, Ofir Zarfati. Il video era arrivato già ieri ai vertici della Difesa israeliani, che però avrebbero deciso di attendere la consegna del corpo e l’autopsia, riporta l’emittente Channel12. La famiglia di Zarfati ha visionato le immagini in cui i resti del figlio vengono portati fuori, sepolti e viene chiamata la Croce Rossa. “Una spregevole manipolazione progettata per affossare l’accordo e impedire il ritorno di tutti i rapiti”, afferma la famiglia.

LE FAMIGLIE DEGLI OSTAGGI CHIEDONO INCONTRO CON NETANYAHU

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha chiesto un “incontro urgente con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, alla luce della grave violazione dell’accordo da parte di Hamas la scorsa notte e delle notizie secondo cui Hamas avrebbe documentato, ingannato e falsificato il processo di localizzazione degli ostaggi”. In una nota, le famiglie degli ostaggi hanno aggiunto: “Le ripetute violazioni dimostrano ciò che già sappiamo: Hamas conosce la posizione di tutti gli ostaggi e continua ad agire con disprezzo, a ingannare gli Stati Uniti e i mediatori e a ledere la dignità dei nostri cari. Il governo israeliano non può e non deve ignorare tutto questo e deve agire con decisione contro queste violazioni”. Ieri sera Hamas ha consegnato i resti di un ostaggio recuperato dall’esercito a dicembre 2023.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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