Il Festival “Vicenza in Lirica”, prodotto da Concetto Armonico, chiude il 2024 con un prestigioso riconoscimento: il concerto inaugurale della decima edizione, registrato il 2 settembre 2022 al Teatro Olimpico, sarà trasmesso su Rai 5 martedì 31 dicembre alle ore 17.15. Protagonista della serata è la celebre “Messa in do minore K427” di Wolfgang Amadeus Mozart, proposta nella nuova performing version curata dal maestro Luca Guglielmi*.
Andrea Castello, direttore artistico del Festival, esprime soddisfazione per questa opportunità: “Abbiamo atteso due anni per mandare in onda questo capolavoro di Mozart. Credo che il Festival rappresenti un’eccellenza della città, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e questo traguardo dà il giusto riconoscimento agli artisti, al teatro e al pubblico che ci segue”.
Gli interpreti
La Messa ha visto esibirsi un cast di alto livello, con i soprani Nina Solodovnikova e Paola Leoci, il tenore Giuseppe Di Giacinto, il basso Giacomo Nanni, l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal maestro Luca Guglielmi e il coro “Iris Ensemble” preparato da Marina Malavasi.
Il maestro Guglielmi ha presentato una versione attentamente rivista, integrando le parti mancanti con materiale mozartiano originale e riducendo al minimo gli interventi di ricostruzione. “Questo completamento rappresenta un contributo significativo alla ricerca musicologica e tenta una nuova via rispetto ai lavori dei miei illustri colleghi”, ha dichiarato.
Il Festival come eccellenza culturale
“Vicenza in Lirica” continua a distinguersi per l’elevata qualità delle sue produzioni, con un’attenzione particolare verso giovani talenti, orchestre e cori locali, e direttori capaci di interpretare la mission del Festival. Grazie alla trasmissione su Rai 5, questa manifestazione si conferma un punto di riferimento nel panorama culturale, capace di coniugare tradizione e innovazione con una visione internazionale.
*Luca Guglielmi: una nuova revisione della Messa in do minore KV 427 di Mozart
La Messa in do minore KV 427 di Mozart, incompiuta come il Requiem KV 626, rappresenta uno dei capolavori sacri più importanti del classicismo. Otto anni separano i due lavori, che esplorano le polarità del sublime tragico e trionfante. Diversi tentativi sono stati compiuti per completare la Messa, ma Guglielmi propone una nuova revisione, basata sul recupero e l’elaborazione del materiale originale di Mozart, riducendo al minimo le integrazioni ex novo.
Gli interventi principali
- Il Credo: completato aggiungendo un’aria e un coro, adattati da lavori mozartiani coevi, con particolare attenzione alla strumentazione originale e al carattere concertante.
- Il Sanctus: rivisto per migliorare la distribuzione del materiale vocale e strumentale senza alterazioni significative.
- L’Agnus Dei e il Dona nobis pacem: il primo rielaborato come contrafactum del Christe del Requiem, mentre il secondo, concepito come doppia fuga, è stato integrato con schizzi originali e un’elaborazione della coda.
L’obiettivo
La revisione intende rispettare lo stile e il linguaggio mozartiano del 1783, fornendo una versione coerente e fedele, capace di attrarre studiosi, interpreti e pubblico. Guglielmi sottolinea il piacere intellettuale e artistico derivante dal confronto con un’opera di tale grandezza, pur consapevole delle limitazioni imposte dall’incompiutezza delle intenzioni originali di Mozart.