giovedì, Febbraio 27, 2025

Esplorare il sottosuolo vicentino con i Cercatori di Miniere: le scoperte del gruppo amatoriale

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“Non andiamo per trovare l’oro- racconta sorridente Giuliano Benetti, “portavoce” del gruppo Cercatori di Miniere-. Ci soddisfa l’esplorazione in sé e anche il fatto di portare a casa foto e video, che postiamo nel mio canale you tube. Naturalmente per esplorare ci vuole un po’ di preparazione. Non siamo esperti speleologi, ma abbiamo comunque fatto dei corsi base di speleologia. Le miniere, ad esempio, vanno visitate con estremo rispetto per la natura e con molta attenzione perchè possono essere pericolose e avere delle trappole”.

Non sono speleologi professionisti, ma un gruppo di appassionati che ama esplorare il territorio sotterraneo del Vicentino. Cercano grotte, ex miniere, luoghi abbandonati, paesaggi sotterranei. E sono spinti dalla curiosità e dalla passione per l’avventura. Giuliano Benetti ci racconta le esplorazioni più recenti.

Giuliano Benetti e l'amico Federico alle sabbionare di Montecchio Maggiore
Giuliano Benetti e l’amico Federico alle sabbionare di Montecchio Maggiore

L’ex miniera di Crespadoro

“Io e il mio amico Federico siamo andati in esplorazione in una ex miniera di Crespadoro. Siamo andati alla ricerca di cosa facevano i minatori del passato. Abbiamo scoperto che la miniera fu sfruttata per qualche decennio fino alla metà del Novecento dagli abitanti delle contrade, in modo familiare, non industriale. Qui veniva estratto dal calcari grigi del Lias, un tipo di carbon fossile, chiamato lignite. Si tratta di un carbone ben conservato che può avere le caratteristiche del legno originale, nonostante si tratti di un legno fossile di 175 milioni di anni fa. La miniera si dirama in varie direzioni con un’altezza media di poco più di un metro. In molti punti è allagata con acqua cristallina. Esplorare luoghi come questo ci riporta a immagini di minatori che lavoravano con dura fatica per racimolare qualche soldo per la famiglia. Oggi la miniera è abbandonata e pericolosa. Sconsigliamo ai non esperti di non andare a visitarla e di non toccare le travi in legno. Qui dentro si possono trovare anche volpi e tassi, vivi e morti” .

Giuliano Benetti in esplorazione sotterranea
Giuliano Benetti in esplorazione sotterranea

Le Sabbionare a Montecchio Maggiore

“In zona S. Urbano a Montecchio ci sono dei cunicoli con dei muretti costruiti dai minatori. Dentro vi si trova la sabbia del mare. Qui infatti si estraeva la sabbia, che serviva per pulire l’argenteria, i piatti, gli ottoni quando ancora non esisteva il sapone o i prodotti per la pulizia. Dentro alla sabbia abbiamo trovato anche dei denti di squalo. Ci sono anche delle conchiglie sedimentate nelle pareti della miniera”.

Perchè in alcune miniere sotterranee si trova l’acqua?

“I laghi sotterranei sono frutto di scavi artificiali. L’acqua veniva estratta da sottoterra. Una volta che le miniere venivano abbandonate, i solchi si riempivano d’acqua”.

Giuliano con un amico in esplorazione
Giuliano con un amico in esplorazione

Le ex miniere del Tretto di Schio

“In questa zona veniva estratto il caolino, per costruire le ceramiche. Qui c’erano anche dei capanni per asciugare la poltiglia bianca del caolino che serviva per fare le ceramiche. Mentre a Lovara di Trissino si trova una bella miniera di carbone”.

Le scoperte a Piana di Valdagno

“Nel 2023 a Piana di Valdagno abbiamo trovato i basalti colonnari, che ci hanno affascinato tantissimo. Un tempo questa zona era vulcanica. Questa esplorazione non è pericolosa. I basalti colonnari si formano quando la lava di un vulcano si raffredda così velocemente da iniziare a contrarsi, a ritirarsi in maniera molto significativa fratturandosi in lunghe colonne che possono disporsi, a seconda dei casi, orizzontalmente o verticalmente raggiungendo anche altezze considerevoli.

Basalti a Piana di Valdagno
Basalti a Piana di Valdagno

Inoltre con un più rapido raffreddamento della lava pare si formino colonne con un diametro minore. Si va infatti dai 3 metri a colonne con pochi centimetri di diametro !
Tra i vari tipi di lava il basalto è una roccia effusiva di origine vulcanica caratterizzata da un basso contenuto di silice. Queste particolari formazioni rocciose non sono realizzate a mano dall’uomo ma sono semplicemente il risultato di particolari processi fisici.

I video delle scoperte del gruppo si trovano sul canale you tube di Giuliano canale you tube @GiulianoBenetti

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