lunedì, Maggio 19, 2025

Dal “terrunciello” all’Oscar, Diego Abatantuono compie 70 anni

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MILANO (ITALPRESS) – Invecchiare non gli piace, lo ha dichiarato recentemente in un’intervista, anche se gli anni che passano gli hanno regalato la gioia di diventare nonno. Ma il 70° compleanno di un artista del suo calibro difficilmente passa inosservato e allora tanto vale utilizzarlo per tracciare un primo, provvisorio, bilancio di una carriera lunga e fortunata. Quella di Diego Abatantuono, è di lui che parliamo, che il 20 maggio compie 70 anni (è nato nel 1955).

Milanese, figlio di un calzolaio e di una costumista ma, soprattutto, nipote dei proprietari del Derby Club, Diego cresce a pane e cabaret: prima assiste alle prove poi, adolescente, inizia a lavorarvi come tecnico delle luci. Arruolato dai Gatti di Vicolo Miracoli per le loro serate, lancia il personaggio dell’immigrato meridionale a Milano che propone poi nel “Gruppo Repellente” formato con Massimo Boldi, Giorgio Faletti ed Enzo Jannacci, solo per citarne alcuni. Grazie ai Gatti di Vicolo Miracoli si affaccia per la prima volta anche al cinema: una serie di partecipazioni fino al debutto in un ruolo da protagonista ne “Il tango della gelosia” di Steno, accanto a Monica Vitti. È il successo del “terrunciello” tifoso sfegatato del Milan che arriva nelle sale anche con “I fichissimi” ed “Eccezziunaleà veramente”, firmati dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, che lo vuole in “Viuuulentemente mia”, “Il ras del quartiere” ed “Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo me”.

Abatantuono, però, è molto più che un attore comico ed è Pupi Avati a intuirne le potenzialità, chiamandolo per numerosi film: “Regalo di Natale”, “La rivincita di Natale”, “Il testimone dello sposo”, “La cena per farli conoscere” e “Gli amici del bar Margherita”. Consapevole del proprio potenziale, l’attore fonda una casa di produzione, la Colorado Film, che sforna successi firmati da Gabriele Salvatores come “Marrakech Express”, “Mediterraneo” (Oscar al Miglior film straniero), “Puerto Escondido”, “Nirvana” e “Io non ho paura”.

Negli anni che seguono, i successi non si contano, spaziando dalla comicità di “Indovina chi viene a Natale?” a ruoli drammatici come quelli ricoperti in “Concorrenza sleale”. Accanto al cinema, che gli ha regalato tre Nastri d’argento come attore protagonista e non protagonista e il David di Donatello alla carriera, c’è posto anche per la televisione: con programmi, come “Colorado Cafè”, “Eccezionale veramente” e “Che tempo che fa”, e con la fiction “Il giudice Mastrangelo”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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