Visto l’ottimo risconto di pubblico in occasione dell’esposizione nel cortile di Palazzo Trissino proposta dal 24 aprile al 10 giugno scorsi, sarebbe stato un peccato che le le foto di Giovanni Maria Sandrini tornassero dentro le custodie a disposizione solo di pochi appassionati che ne facessero richiesta: così la mostra “L’occhio del testimone. Vicenza sotto le bombe” viene ora riproposta in una versione nuova, integrata con quasi 70 nuovi scatti che si vanno ad aggiungere ai primi 80, che sarà ospitata fino al prossimo 10 agosto nella sala Zavatteri della Basilica Palladiana.
La mostra è stata inaugurata questa mattina dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, insieme al presidente della Biblioteca Bertoliana Alberto Galla e alle figlie di Giovanni Maria Sandrini e di Raimondo Sandrini. L’esposizione è un racconto ad immagini della devastazione causata dai bombardamenti aerei che colpirono Vicenza tra il dicembre 1943 e il marzo 1945.
Il sindaco Possamai ha confermato che proprio l’interesse suscitato dalle foto esposte nel cortile di Palazzo Trissino ha convinto l’amministrazione a riproporre l’iniziativa in sala Zavatteri: «Nel rinnovato allestimento nella prestigiosa sede della Basilica Palladiana, abbiamo voluto riproporre anche le dediche inserite nel libro delle firme, molte delle quali con contenuti estremamente toccanti di chi ha ancora vivo il ricordo di quei bombardamenti. Un libro che ha raccolto ben 1500 dediche, anche in altre lingue, in inglese e in cinese per esempio, di persone che sono solo una piccola parte di coloro che si sono fermati a vedere dei documenti storici che raccontano palazzi distrutti e le macerie di luoghi noti ma irriconoscibili»
Le immagini, scattate da Giovanni Maria Sandrini detto Bebè subito dopo gli attacchi, mostrano la distruzione di monumenti, case, scuole, chiese e interi quartieri e documentano il dolore vissuto dalla popolazione e la forza con cui la città ha saputo reagire, rialzarsi e ricostruire. La mostra “L’occhio del testimone. Vicenza sotto le bombe”, fortemente voluta dal sindaco nell’80° anniversario dalla fine della seconda Guerra Mondiale, è stata curata dal settore Comunicazione, informazione e portale della città e dall’ufficio Cerimoniale del Comune di Vicenza.
Per informazioni su orari e date, si può consultare la pagina dedicata del sito comunale.