Le opere dell’artista Christian Manuel Zanon sono protagoniste di PASSO A DUE, mostra a cura di NUMA Contemporary presso l’Atelier L’IDEA di M. Luisa Amatori, in Piazza dei Signori a Vicenza, aperta al pubblico dall’11 maggio al 17 giugno 2023. L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì 11 maggio alle ore 18.30, accompagnata dalla performance “Passo a due”.
La mostra racchiude in sé l’idea dell’artista di scardinare il principio di autoreferenzialità in favore di un percorso d’assieme, dove la relazione con l’opera e con il pubblico sono almeno due delle forze in gioco. L’espressione “PASSO A DUE” fa riferimento alla sequenza di un balletto, o una parte di coreografia, in cui il virtuosismo dei due più capaci interpreti si esprime alla sua massima potenza. L’esperienza artistica non è mai esclusivamente una questione personale, ma un dialogo con l’altro, sia esso la propria musa, il pubblico, la critica, il sistema dell’arte.
Determinante è la relazione con il luogo, con la sua storia: nelle stanze dell’Atelier L’IDEA, che accolgono e divulgano la ricerca trentennale di M. Luisa Amatori, Christian Manuel Zanon mette in gioco la propria opera in un contesto “innovativo per tradizione”, in un contrappunto fatto di cenni e richiami, colori e parole nutriti dai necessari silenzi.
Nelle sale dell’Atelier che si affacciano su Piazza dei Signori, trovano ospitalità oltre venti lavori che esprimono i concetti cardine della ricerca autoriale dell’artista: la predilezione per la carta, materiale d’elezione nella pratica artistica di Christian Manuel Zanon, presente in lavori di piccolo formato ma di grande eleganza quali i paesaggi astratti di Linea O e i Capricci; l’espressività semantica delle riverberanti Milonghe; la delicatezza del gesto che emerge “tono su tono” nell’evoluzione delle Grammatiche bianche (la serie di tre in “Zanni”).
Nelle opere di più grande formato, come i ready made delle due Discrasie, l’artista gioca con l’alterazione della percezione visiva, dando vita a nuove suggestioni.
La natura è intesa come fonte di incessante ispirazione, e l’opera scultorea “A come Padre (Albero)”, nella sua “precaria stabili tà”, ne è un elevato esempio, specchio del tempo presente. La natura con i suoi incredibili dettagli e le sue leggi strutturali e cicliche è sempre madre dei più dolci insegnamenti poetici.
Anche l’ariosa installazione di “Papaveri” rimanda alla sincerità semplice e disarmante della Natura. Una fioritura di punti rossi, dove la sintesi della forma prova ad esprimere l’estremo desiderio di felicità che, per l’artista, non è altro che un generoso imprevisto tintinnante.
L’artista, CHRISTIAN MANUEL ZANON (Padova, 1985) fonde la pratica artistica all’approccio filosofico. Gregario pensatore contraddittorio, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia secondo una direttrice estetica, poi ripresa come filosofia teoretica presso Ca’ Foscari di Venezia. Presso l’UdK di Berlino approfondisce questioni inerenti la comunicazione visiva e la poesia sperimentale. Si confronta con l’immagine fotografica alla Fondazione Studio Marangoni di Firenze ed in seguito allo IUAV di Venezia.
Come autore interroga il frammento, non ancora persuaso che questo possa essere l’indicatore di paesaggi e passaggi ulteriori. Dal 2011 al 2015 realizza 3 mostre personali presso la Galleria Upp di Venezia (“In cambio del Silenzio”), la Galleria Artericambi di Verona (“Slow-Motion”) e la Galleria Fuoricampo di Siena (“Lotteria Immanuel”).
Nell’ambito dell’attività della Collezione AGI Verona partecipa ad importanti rassegne museali quali “La Sottile Linea del Tempo” (Museo Miniscalchi Erizzo, Verona, 2015. A cura di Marinella Paderni) e “Che il Vero possa confutare il Falso” (Palazzo Pubblico, Santa Maria della Scala e Accademia dei Fisiocritici, Siena. A cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori). E’ stato ospite con sentite esposizioni personali in spazi indipendenti e di ricerca quali Marselleria, Milano: “Mantra Milano”, 2015. Segue, nel 2020, alla Fondazione Coppola di Vicenza: “Pretesto Perpetuo” nell’ambito della rassegna “Nuove Frontiere del Contemporaneo”. Sempre nel 2020 la Fondazione Coppola manda in stampa SOLO 13, prima monografia dedicata all’autore, con testi di Ilaria Gianni.
Nel 2020 è alla Galleria Massimo Ligreggi con la personale “Curiosa, Gelosa”, e con l’opera “Pavone” ospite alla GAM di Torino in occasione di “Stasi frenetica – Artissima 2020”.
Nell’aprile 2021, Studio La Città (Verona) ospita “Come punti di un rosso sgualcito, ricordi?”, personale dedicata alla radicale povertà del papave
Nel 2022 espone la personale “Abbrivio” presso NUMA art gallery a Vicenza, e nel dicembre dello stesso anno è parte del progetto di musica contemporanea “Musica Aperta” del Trio Transmitter, con l’esposizione dell’opera/partitura “Lembi scabrosi” per la prima assoluta, presso la Kunstraum Niculescu di Berlino.