La Vicenza dei tempi antichi non ha donato alla storia solo un letterato del calibro di Remmio Palemone. Un’altra figura, questa volta legata al potere e alla storia militare di Roma, è quella di Aulo Cecina Alieno.
Il nostro vicentino “antico” fu un generale che si distinse in occasione della guerra civile del 69, quando contribuì all’ascesa al potere di Aulo Vitellio prima e di Vespasiano poi, cambiando schieramento più di una volta. La sua ascesa avvenne infatti grazie a giochi di potere e cambi di fazioni, quasi sempre supportati dalle sue truppe, sulle quali aveva un grande ascendente grazie al suo innato carisma. La storia inizia l’anno precedente, quando si trovava in Spagna con l’incarico di questore. Qui supportò Servio Sulpicio Galba nella sua rivolta contro Nerone.
In seguito alla rivolta, Galba ebbe quindi una breve parentesi come imperatore, durante i quali Cecina ricoprì la posizione di legato in Alta Germania. Qui venne raggiunto dall’accusa di appropriazione indebita, per cui subì un processo, per volere dello stesso Galba. Nel momento in cui Vitellio fu proclamato imperatore dalle truppe della Alta e Bassa Germania, Cecina decise quindi di schierarsi con quest’ultimo, alla luce del tradimento di Galba.
Vitellio divenne ufficialmente imperatore quando Cecina sconfisse le forze di Marco Salvio Otone, il successore di Galba, morto poco tempo prima. Come riconoscimento, Cecina divenne console e ricevette l’incarico di fronteggiare l’altro pretendente al trono, Vespasiano. Qui, il vicentino tentò di cambiare nuovamente schieramento, incitando le sue truppe a unirsi al rivale del neoimperatore, ma senza successo. Subì quindi la sconfitta delle truppe di quest’ultimo, ma riuscì a entrare nelle sue grazie.
Le ultime notizie sulla sua vita raccontano che prese parte a una cospirazione contro Vespasiano, e che morì giustiziato nel 79 d.C. per volere dell’imperatore Tito, forse per questioni di adulterio.