TRENTO (ITALPRESS) – Sottolineare il grande valore del Patrimonio Culturale Immateriale: riti, carnevali, rievocazioni, prodotti tipici, sagre ed eventi che rendono unica e ricca l’Italia in ogni regione, angolo e piccolo centro. È questo l’obiettivo principale dell’evento “Il patrimonio che vive”, organizzato da Federazione trentina Pro Loco e Fondazione Pro Loco Italia nel weekend a Trento.
In due spazi significativi della città, sabato nella sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio e domenica nella sala Falconetto di Palazzo Geremia, sono stati organizzati tavoli di lavoro con la presenza di esperti di rilievo nazionali che si sono succeduti su tematiche che riguardano il Patrimonio Culturale Immateriale, ricchezza che va valorizzata, preservata, narrata e conservata.
Presenti il presidente di Fondazione Pro Loco Italia e presidente di UNPLI, Antonino La Spina, la vicepresidente di Fondazione Pro Loco Italia e presidente Federazione trentina Pro Loco, Monica Viola accolti da numerose autorità locali. Tra i relatori hanno dato il loro contributo Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio, Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura dell’Anci, Armando Tomasi, direttore del METS (Museo Etnografico trentino), l’antropologo Nicola Martellozzo, Irene Fratton, dell’Istituto Culturale Mocheno e Gabriele Sepio, giurista esperto di Terzo settore.
Presente anche la conduttrice Adriana Volpe – volto del nuovo format RAI che racconta i territori “Linea Verde Tradizioni”, realizzato in collaborazione con UNPLI che ha portato la propria testimonianza su quanto sia importante narrare le peculiarità dei piccoli centri, dare risalto alle tipicità locali e preservare la cultura dei territori in ogni parte d’Italia. L’evento è stata anche l’occasione di assistere all’esibizione di due esempi di Patrimonio Culturale Immateriale: il coro voci trentine e una rappresentanza del Carnevale di Valfloriana.
Antonino La Spina, presidente di Fondazione Pro Loco Italia, sottolinea che “il Patrimonio che vive organizzato a Trento è stato un momento proficuo di confronto con istituzioni, aziende e soprattutto un modo per raccontare e valorizzare ancora una volta il grande lavoro che le Pro Loco fanno sui territori. L’evento è stato l’occasione anche per fare il punto sui risultati fino ad ora ottenuti con il Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale e il portale Radici Culturali che ad oggi ha raggiunto la soglia di oltre 20 mila elementi censiti. Un lavoro senza fine che cresce grazie al contributo delle Pro Loco e che rappresenta il progetto di punta della Fondazione Pro Loco Italia”.
Per Monica Viola, presidente Federazione trentina Pro Loco: “E’ stato un orgoglio come Federazione pro loco ospitare questo appuntamento, siamo soddisfatti di essere riusciti ad aver coinvolto relatori di alto livello che hanno portato stimoli che sicuramente arricchiranno le motivazioni del nostro fare”.
All’evento hanno dimostrato coinvolgimento e vicinanza le istituzioni locali che hanno sottolineato il grande lavoro fatto dalle Pro Loco per la rivitalizzazione e la promozione del territorio.
Secondo Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale: “Il Trentino vanta un patrimonio immateriale ricchissimo, che costituisce l’ossatura su cui poggia anche lo stesso patrimonio materiale. In questo frangente l’attività delle Pro Loco è fondamentale per riuscire a preservare queste specificità: per questo è grande il valore di questo evento che contribuisce a creare consapevolezza nel pubblico dell’importanza della loro azione in questo”.
Roberto Failoni, assessore Provinciale al turismo, aggiunge: “Come Provincia non smetteremo mai di sottolineare e rimarcare l’importantissimo ruolo delle Pro Loco per il turismo e per le nostre comunità al punto da avere stanziato ulteriori finanziamenti per le Pro Loco che organizzano grandi eventi di rilevanza sovralocale. Spesso le Pro Loco sono considerate soltanto nel momento delle feste paesane, ma fanno molto altro e grazie al loro operato fatto di relazioni sul territorio forniscono un aiuto fondamentale al turismo trentino. Ringrazio la Federazione delle Pro loco trentine per il lavoro straordinario svolto per far capire il ruolo cruciale delle Pro loco all’interno del sistema turistico trentino. Se ogni attore dà il proprio contributo riusciremo nel tempo ad avere un’attrattività unica in Italia. Grazie, quindi, a tutte le Pro Loco trentine e ai tanti volontari coinvolti, sempre più competenti e, per il loro operato quotidiano, sempre più simili a degli eroi”.
Le autorità presenti hanno sottolineato come il valore dei Patrimoni Culturali Immateriali riguardi ambiti profondamente diversi: sia quello turistico ed economico, ma soprattutto quello sociale e relazionale diventando un ponte tra generazioni e strumenti per la creazione di legami per le comunità. Un altro aspetto che è emerso è che la fragilità di questi patrimoni, spesso dati per scontati dalle stesse comunità, necessiti di un’azione di educazione e formazione.
Rientra proprio in questa progettualità il lavoro di Fondazione Pro Loco Italia che si concretizza sia in occasioni come questa due giorni, sia nel lavoro del Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale, che invita il pubblico a contribuire a preservare questi patrimoni attraverso il portale online radiciculturali.it.
Dal Trentino, regione connotata dalla presenza diffusa di patrimoni legati a specifiche identità territoriali, parte quindi un percorso di sensibilizzazione condivisa per coinvolgere le Pro Loco, le aziende, le istituzioni e il grande pubblico in azioni concrete di sostegno delle progettualità proposte dalla Fondazione Pro Loco Italia.
-Foto ufficio stampa UNPLI-
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