CAGLIARI (ITALPRESS) – “Conoscere la natura è la condizione essenziale per poterla davvero proteggere. Ogni monitoraggio, ogni rilievo sul campo è un gesto di responsabilità e di cura verso la Sardegna, un modo per custodire la vita che abita i diversi paesaggi dell’isola, dalle zone umide all’entroterra, fino al mare”. Così l’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi, commenta il nuovo programma triennale di studi, ricerche e monitoraggi relativi agli habitat e alle specie di interesse comunitario nei siti della Rete Natura 2000 per le annualità 2025-2027.
Il programma, a cui sono destinati 450mila euro per l’intero triennio 2025-2027, prevede attività di monitoraggio e aggiornamento delle misure di conservazione nei 128 siti Natura 2000 presenti in Sardegna, che coprono oltre il 20 % del territorio regionale, comprese le aree costiere e marine.330 mila euro sono destinati per le attività di studio e monitoraggio di habitat e specie animali e vegetali e 120 mila euro per il censimento invernale degli uccelli acquatici svernanti (International Waterbird Census -IWC), una delle indagini ornitologiche più importanti a livello europeo.
L’obiettivo è mantenere aggiornato lo stato di conservazione degli ecosistemi, migliorare la pianificazione delle misure di tutela e assicurare alla Regione la piena conformità agli obblighi di rendicontazione previsti dalle direttive europee “Habitat” e “Uccelli”.
“Difendere la biodiversità – sottolinea ancora l’assessora – significa difendere anche la nostra identità e il nostro modo di abitare l’isola. Le aree Natura 2000 non sono solo luoghi da preservare, ma spazi vivi, che raccontano il legame profondo fra le persone e l’ambiente. Attraverso la scienza, la cura e la responsabilità possiamo rendere più forte questo legame e trasformarlo in una scelta di civiltà e di futuro”.
-Foto Regione Sardegna-
(ITALPRESS).