ROMA (ITALPRESS) – La Flotilla è entrata nella zona a rischio, a 75 miglia nautiche da Gaza, ed è circondata da decine di imbarcazioni israeliane. “Le nostre imbarcazioni vengono intercettate illegalmente. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per verificare la sicurezza e lo stato di salute di tutti i partecipanti a bordo”. Così su Instagram l’account ufficiale della Global Sumud Flotilla.
“Il governo di occupazione israeliano ha tentato di intimidire la nostra flottiglia via radio, minacciando di fermare e confiscare le nostre imbarcazioni se avessimo proseguito verso Gaza”, spiega su Instagram la Global Sumud Flotilla, pubblicando il video che mostra uno degli attivisti, Thiago, che dialoga via radio con le autorità israeliane. “Thiago ha risposto con fermezza: siamo una missione umanitaria pacifica e non violenta. Il nostro viaggio è legale secondo il diritto internazionale, e qualsiasi tentativo di ostacolarci non lo è. Portiamo cibo, aiuti, filtri per l’acqua, stampelle, latte in polvere, a persone che state facendo morire di fame”, prosegue la Flotilla.
TAJANI “ITALIANI AD ASHFOD E POI ESPULSI”
“L’abbordaggio era previsto. Ho parlato più volte con il ministro Saar affinchè non ci siano azioni violente da parte delle forze armate israeliane, questo mi è stato assicurato. L’importante è che non ci siano reazioni violente. Anche i portavoce della Flotilla hanno garantito che non reagiranno, avranno un atteggiamento assolutamente gandhiano”. Così al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in merito all’abbordaggio da parte delle forze militari israeliani delle barche della Gaza Sumud Flotilla. “Abbiamo mandato dato alla nostra ambasciata, consolato di Tel Aviv e di Gerusalemme di dare assistenza a tutti gli italiani che verranno portati probabilmente al porto di Ashfod e poi verranno espulsi, credo che ci sarà un volo che li riporterà in Italia”, ha aggiunto.
“L’operazione durerà a lungo, almeno fino a mezzanotte o l’una”, ha spiegato. “L’operazione è cominciata un’oretta fa e molto lentamente si procederà verso Ashdod, le navi andranno a 5-6 nodi l’ora perché ci sono molte persone”, ha spiegato il ministro.
Gli israeliani stanno “rispondendo positivamente ai nostri appelli, ho parlato a lungo con il ministro Saar per chiedere che non ci fossero atti di violenza, così come ho detto alla portavoce della Flotilla di non opporre resistenza. Se tutto va in questa direzione dovrebbe concludersi con un’operazione senza ulteriori pericoli. L’importante è che nessuno compia errori in una fase così delicata. Voglio essere ottimista”.
CROSETTO “IMPORTANTE E’ CHE NON CI SIA VIOLENZA”
“Non lo chiamerei attacco ma blocco. Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità senza che ci sia alcun problema. Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod, dove poi ogni nazione si attiverà per verificare come far rientrare i propri connazionali. L’importante è che tutto tutto quello che accadrà nelle prossime ore avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia le persone a bordo che le autorità israeliane. Sono giorni che seguiamo la vicenda, sia come Difesa, che come Farnesina”. Lo dice il ministro della Difesa Guido Crosetto, in collegamento telefonico con il Tg1 diretto da Gian Marco Chiocci, in merito alla Flotilla.
SCHLEIN “ABBORDAGGIO ILLEGALE”
“L’abbordaggio da parte dell’esercito israeliano è iniziato. Abbiamo perso contatto da dalle 19.30 con i nostri deputati a bordo ma continuiamo a seguire con attenzione attraverso i nostri canali. Saranno ore lunghe e difficili. Ricordiamo che la Flotilla è una missione umanitaria, pacifica, disarmata e non violenta. Quello che sta facendo Israele in acque internazionali è del tutto illegale, i governi europei non dovrebbero tollerarlo e devono fare tutto quel che possono per tutelare l’incolumita degli attivisti a bordo, lo chiedo in particolare al governo italiano. E devono insistere per aprire un corridoio umanitario permanente”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
PRESIDENTE ACTIONAID ITALIA TRA I FERMATI
“Sono in pericolo le vite dei volontari della Global Sumud Flottilla, che hanno subito l’abbordaggio da parte dell’esercito israeliano. Le navi civili cariche di aiuti umanitari sono state bloccate in acque internazionali a poche miglia da Gaza, un atto che rappresenta un’ennesima gravissima violazione del diritto internazionale. Tra i partecipanti alla Sumud Flotilla c’è anche Abderrahmane Amajou, Presidente di ActionAid Italia, che ha deciso di prendere parte all’iniziativa sulla barca Paola1 come scelta personale di attivismo, per rompere l’assedio e il blocco imposto da Israele all’accesso via mare alla Striscia di Gaza e portare aiuti alla popolazione palestinese“. Così ActionAid Italia in una nota. “Non sappiamo se è incolume, possiamo solo essere solidali e vicini alla sua famiglia, ringraziandolo per il coraggio con cui ha scelto di navigare verso Gaza – prosegue la ONG -. La criminalizzazione dell’aiuto umanitario ha toccato il suo apice con le navi e barche disarmate fermate dal Governo israeliano. Per ActionAid si tratta di un atto vergognoso, ma non potrà bloccare la richiesta collettiva sempre più ampia che da ogni angolo del pianeta sta chiedendo la fine al genocidio della popolazione palestinese. Voci di centinaia di migliaia di persone che anche oggi in Italia si continuano ad alzare di fronte all’impotenza e all’inazione della comunità e dei governi internazionali. La Global Sumud Flotilla, a cui ActionAid ha fin da subito dato solidarietà pubblica, ha contribuito con un’azione dal basso a tenere alta l’attenzione su Gaza e sulla necessità di rispondere all’emergenza umanitaria ormai a livelli catastrofici in tutta la Striscia”.
“È irresponsabile la decisione delle due fregate della Marina militare italiana di accompagnare la Global Sumud Flotilla in navigazione verso la Palestina fino al limite illegale e illegittimo imposto da Israele, per poi allontanarsi senza dare supporto e difendere l’incolumità e la sicurezza delle persone imbarcate. Chiediamo al Governo italiano di garantire la massima protezione diplomatica e consolare ai cittadini italiani coinvolti e di riportare subito tutti a casa, sani e salvi, in tempi rapidi. La Flotilla ha portato un messaggio di pace e speranza che non può essere cancellato dalle armi – conclude la nota -. ActionAid è impegnata a garantire aiuto e difesa dei diritti fondamentali con il suo staff palestinese, con associazioni di donne, di giovani e di attivisti da molti anni a Gaza e nei Territori occupati della Palestina in Cisgiordania. Ancora oggi il nostro intervento umanitario all’interno della Striscia è portato avanti da donne e uomini colpiti da fame e lutti come tutta la popolazione civile. Non ci fermeremo”.
– Foto canale Youtube Global Sumud Flotilla –
(ITALPRESS)