Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Virgilio Scapin frequentando la sua libreria in Contrà do Rode, dove ho apprezzato molti suoi pareri e consigli su libri ed autori. Sempre sorridente, ironico ed informatissimo, era un amabile interlocutore.
Lui stesso autore di racconti e romanzi ambientati nel vicentino, conquistò la nomina nella cinquina del Premio Campiello del 1995 con “Il bastone a calice”, storia della vita di una famiglia borghese in una villa veneta; altri suoi romanzi di successo sono stati “La giostra degli arcangeli” ed “Il chierico provvisorio”.
Ma non fu solo scrittore, fu bravissimo attore in due film memorabili: il divertentissimo “Signore e Signori” di Germi con Gastone Moschin e Virna Lisi in cui interpretò il mite pretino segretario del vescovo di Treviso e poco dopo il beffardo “Commissario Pepe” di Ettore Scola con Ugo Tognazzi, ambientato a Vicenza, in cui interpretava il giovane donnaiolo conte Lancillotto.
Fu inoltre raffinato esperto di arti culinarie venete; nel 1987 fondò a Sandrigo (nemo propheta in patria) la Venerabile Confraternita del Bacalà assieme all’avv. Benetazzo ed allo scrittore W. Stefani; confraternita ancora oggi attiva e rinomata; scrisse “i Magnagati” libro di curiosità culturali/culinarie vicentine.
L’importante presenza di Scapin nella cultura cittadina dell’epoca è stata ben chiarita dall’autore vicentino Marco Cavalli nel suo libro “In compagnia di Virgilio” ove spiega lo stretto legame tra Virglio Scapin e Neri Pozza: il romanzo di Scapin “La balda gioventù” narra del vicentino Edoardo protagonista di vaghi trascorsi littori ed oziosa vita postbellica, attorniato da amici premurosi somiglianti a Barolini e Girotto; il racconto di Pozza “Eliseo” narra praticamente lo stesso personaggio, nello stesso ambiente cittadino di luoghi e personaggi.
Fu buon amico dello scultore vicentino Nereo Quaqliato che ne plasmò assai abilmente le amabili fattezze in un busto conservato a Palazzo Chiericati ed in un bassorilievo apposto a sua memoria al fianco della vetrina che fu della sua libreria. Morì nel 2006 e riposa nel Cimitero cittadino.
Di Fabio Gasparini da Vicenza In Centro (Aprile 2023)
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