Giacomo Orefice, nato a Vicenza nel 1865 da famiglia ebraica, studiò a Bologna con Busi e Mancinelli; dal 1909 fu docente presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Fu autore di nove opere teatrali, fra cui L’oasi (1885), Chopin (1901), Cecilia (1902); compose pure musica sinfonica e da camera, liriche e musica per pianoforte.
Trascrisse L’Orfeo di Claudio Monteverdi (1607/1902). Fu anche critico e organizzatore musicale. Ebbe, tra i suoi allievi, Lodovico Rocca e Nino Rota. Oltre alle opere liriche, la sua produzione include balletti, musica sinfonica, concerti strumentali, musica da camera, composizioni per pianoforte solo e musica vocale. Nel 1904 fonda l’’Associazione Italiana Amici della Musica e inizia a collaborare con diverse riviste musicali tra cui Popolo e Arte e la Rivista musicale Italiana.
A Vicenza abitava nelle vecchie case affiancate alla Loggia del Capitanio in Piazza dei Signori, abbattute nel 1933 per fare spazio al Caffè Garibaldi. Muore a Milano nel 1922.
Nel decennale della morte il Conservatorio Canneti si prodigò a collocare una targa in sua memoria, oggi perduta, che si intravede in questa vecchia cartolina della Collezione Rossato. Vicenza gli dedica una delle sue vie del centro storico.
Di Loris Liotto da Storie Vicentine n. 11 novembre-dicembre 2022