Antonio Coronaro, nato a Vicenza il 29 giugno 1850, da famiglia di valenti musicisti, dopo gli studi ginnasiali in seminario, si dedicò esclusivamente alla musica sotto la guida sapiente di Francesco Canneti.
Conseguito giovanissimo, a Milano, il diploma d’organo, pianoforte, contrappunto e
composizione, egli fu poi apprezzatissimo organista della Cattedrale e del tempio di Santa
Corona a Vicenza. Non ancora ventenne, una sua lodatissima Messa funebre ebbe una
applaudita esecuzione nella Basilica di San Marco a Venezia. Seguirono molte altre
composizioni sia sacre che profane.
Il suo lavoro migliore, che gli assicurerà durevole fama d’ottimo operista, rimane il melodramma tragico “Seila” rappresentato nel 1880, per tredici serate, al Teatro Eretenio di Vicenza e poi ripreso in tante altre città italiane.
Altre sue opere furono: “La Maliarda” ed “Il falco di Calabria”. Il maestro Antonio Coronaro fu amico intimo di Antonio Fogazzaro, che nei capolavori “Piccolo mondo antico” e “Piccolo mondo moderno” ha voluto ricordarlo tratteggiando l’indimenticabile fisionomia della sua delicata anima d’artista.
Il 30 ottobre 1921 Vicenza tutta tributò a Coronaro imponenti manifestazioni di amore e di
omaggio in occasione del cinquantesimo anno del suo insegnamento.
Muore a Vicenza il 24 marzo 1933. “Così onesto, modesto e grande, Antonio Coronaro ha trascorso la lunga vita che seppe fondere con l’arte in una sola bellezza”.
Ai fratelli Coronaro, tutti valenti musicisti, venne intitolata, in zona borgo Casale, una via cittadina nel 1957 e Gaetano Coronaro, fratello di Antonio, figura tra gli illustri al Cimitero Maggiore.
Di Loris Liotto da Storie Vicentine n. 11 novembre-dicembre 2022