Un mese di grande teatro a Vicenza con 9 progetti di altissima qualità tra cui 7 prime assolute: sono solo alcuni numeri che già fanno presagire che il 78° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, in programma dopo l’estate, dal 25 settembre al 22 ottobre prossimi, sarà un evento, o meglio una serie di eventi, di grande portata.
Presentato questa mattina in Sala Stucchi a Palazzo Trissino, il Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico ha la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli. Il progetto è promosso dal Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, oltre al fondamentale contributo economico degli sponsor Agsm Aim e Burgo Group.
È la seconda volta che Montanari e Martinelli, coppia di arte e di vita, curano la direzione artistica degli spettacoli all’Olimpico, e anche nel 2025 il tema centrale è quello del “Coro”, come l’anno scorso: «Abbiamo pensato a questo biennio – spiegano Montanari e Martinelli – come un dittico unitario all’insegna del ‘Coro’, una parola che nasconde in sé molte pieghe e svela di volta in volta forme sorprendenti. Sospeso tra musica, voce, danza, il coro è il segreto dionisiaco che emerge alle origini dell’arte teatrale in Occidente, la cui luce è ancora oggi gravida di futuro. Gli artisti di questa edizione porteranno le loro opere ideate apposta per lo spazio dell’Olimpico, degli unicum che avremo il privilegio di incontrare».
L’edizione di quest’anno, come già la precedente, coinvolgerà, oltre all’Olimpico, anche la Basilica Palladiana, il Teatro Comunale, il Teatro Astra e Palazzo Cordellina, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini.
Nomi importanti daranno voce, immagine e contenuti al mese di spettacoli: Alot, Roberto Latini, Salvatore Sciarrino, Marco Martinelli, Claudia Castellucci, Igort, Anagoor, Masque Teatro e Vinicio Capossela si alterneranno in 9 spettacoli di cui 7 prime assolute, 1 prima regionale, 1 chiamata pubblica e 2 cicli di incontri di approfondimento.
Si comincia in Basilica Palladiana, poi subito Olimpico
Il programma si apre giovedì 25 settembre in Basilica Palladiana con la Prima Assoluta di VENI, a goodbye della giovanissima formazione Alot, un collettivo teatrale composto da 13 elementi di età media 25 anni, formatosi a Milano nel 2022, e che debutta sulla scena nazionale proprio a Vicenza. La proposta è un evento musicale corale con interventi grafici dal vivo in tempo reale, nata da una ricerca sulla tradizione dei canti polifonici del Mediterraneo compiuta fra il 2022 e il 2024 in Sardegna, in Corsica e in Sicilia.
Il debutto all’Olimpico del Ciclo di spettacoli sarà il giorno dopo, venerdì 26 settembre, in replica il 27, con la prima assoluta di Ànghelos del pluripremiato attore, regista e drammaturgo Roberto Latini, personalità di primissimo piano della scena teatrale contemporanea. Prodotto dal Teatro della Toscana, Ànghelos è una tappa autonoma nel percorso che porterà al palcoscenico una riscrittura de Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
Anche il 1. ottobre si andrà in scena sul teatro palladiano, con Il novello Perseo di Salvatore Sciarrino, una nuova versione dell’opera Perseo e Andromeda scritta dal Maestro nel 1990, dopo aver frequentato per alcuni anni il Centro di Sonologia Computazionale, un centro di ricerca multidisciplinare animato da musicisti e scienziati per indagare la computer music. La prima esecuzione assoluta de Il novello Perseo è promossa dall’Accademia Olimpica di Vicenza in occasione del 470° della propria fondazione e del 440° dell’inaugurazione del Teatro Olimpico, e dalla Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, in occasione del 150° anno di attività, in collaborazione con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC-DEI) dell’Ateneo.

Sempre al Teatro Olimpico, il 4 ottobre andrà in scena in prima regionale Lisistrata, riscrittura da Aristofane, fra le ultime creazioni di Marco Martinelli. Lisistrata è un nuovo atterraggio di Sogno di volare, un progetto quadriennale (iniziato nel 2022) del Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Ravenna Festival che vede Martinelli lavorare su quattro commedie di Aristofane con oltre trecento adolescenti dell’area vesuviana, dove è ancora sentito il rischio di dispersione scolastica, disoccupazione ed emigrazione giovanile.
Al Teatro Olimpico sarà poi la volta di una personalità che ha inciso profondamente nel panorama internazionale del teatro contemporaneo: Claudia Castellucci, vincitrice del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2020, drammaturga, coreografa e cofondatrice di Socìetas Raffaello Sanzio. Al Ciclo di Spettacoli Classici, Claudia Castellucci presenta in prima assoluta il 9 ottobre (con replica il 10 ) Ballo Improprio, una danza eseguita dalla Compagnia Mòra sui Canti Znamenny della tradizione russa, cantati dal vivo dal Coro In Sacris di Sofia, Bulgaria.
Coinvolti anche il Teatro Comunale e il Teatro Astra
L’11 ottobre tocca invece al Teatro Comunale di Vicenza reggere la scena, con il particolare progetto, anche questo in prima assoluta, di Igort, che oltre a essere uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale è anche sceneggiatore, regista e musicista. Il suo I dispacci di Delmore è un progetto in bilico fra reading e immersione nella musica, una riflessione sul sogno americano – sul suo mito e sulla sua decadenza – ispirato da Delmore Schwartz, poeta e scrittore statunitense, figura che ha influenzato scrittori come il Premio Nobel Saul Bellow e Philip Roth.
Il 18 e 19 ottobre arriva la compagnia Anagoor, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2018, che presenta in prima assoluta al Teatro Olimpico una rilettura delle Baccanti di Euripide. In questa nuova creazione – realizzata per il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale -, Anagoor guida gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, immergendoli in un’esperienza che unisce rito, poesia e teatro.
Si rimane nei territori della trance con Voodoo di Masque Teatro, in scena il 21 ottobre al Teatro Astra. Visionaria compagnia attiva dal 1992 e da allora ospite dei più importanti festival di ricerca performativa, Masque Teatro esprime un’idea di teatro fondata sul dialogo fra filosofia, architettura scenica e produzione di simulacri.
È invece ancora avvolto nel mistero l’attesissimo progetto appositamente realizzato per la grande chiusura del 78° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza da Vinicio Capossela, uno dei più grandi maestri della canzone d’autore. Sarà presente con un’ultima, preziosa, Prima Assoluta in scena il 22 ottobre che certamente sorprenderà il pubblico presente.
Il programma si completa con due sezioni dedicate all’approfondimento teorico riunite nel titolo “Farsi Luogo. 440 anni di incontri all’Olimpico”: a Palazzo Cordellina sarà ospitato il ciclo di incontri Parlamenti d’Autunno; al Teatro Astra invece si svolgeranno gli incontri con la critica teatrale del territorio a cura di Oliviero Ponte di Pino e Roberto Cuppone.
per informazioni sul programma e sui biglietti: sito ufficiale www.classiciolimpicovicenza.it, oppure le pagine Facebook https://www.facebook.com/cicloclassici o Instagram https://www.instagram.com/cicloclassici