Contrà San Francesco. Nel 1497 cinque nobili Vicentini, Giacomo e Leonardo Thiene, Tommaso Scroffa, Giacomo Gualdo e Cristoforo Barbaran acquistarono da Pietro Pagliarino, per 600 ducati, un terreno nel Borgo di Pusterla, con orto, pozzo, forno, case, circondato da mura; vi doveva sorgere un convento di Clarisse su concessione di Papa Alessandro VI (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
Il 28 aprile 1503, le prime sei monache di famiglie nobili della città fecero ingresso nel convento. La loro residenza durò per trecento anni fino alla venuta di Napoleone, quando il monastero fu ridotto a caserma e le suore trasferite a Santa Chiara.
Il fabbricato con la chiesa, che si trovava dove è ora la scuola elementare Luigi da Porto, fu demolito senza lasciare traccia alcuna.