Lunedì 28 aprile è in programma al Teatro Comunale di Vicenza l’ultimo dei dodici concerti del cartellone 2024/25 promosso dalla Società del Quartetto e inserito nell’ampio ventaglio di proposte artistiche del teatro.
Alla sala del ridotto si esibirà la violinista tedesca Antje Weithaas con il connazionale Thomas Hoppe a sostituire il suo previsto compagno di viaggio, Dénes Varjon, che ha dovuto rinunciare alla tournée di questi giorni per motivi di salute.
Invariata l’interessante proposta di programma che pone in testa e in coda due capolavori beethoveniani come la Sonata per violino e pianoforte in La minore Op. 23 e la Sonata in Do minore Op. 30 n. 2. Pagine assai diverse, seppure venute alla luce a poca distanza l’una dall’altra, entrambe recano evidente il “marchio di fabbrica” beethoveniano per il confronto serrato fra i due strumenti, i passaggi altamente drammatici e il dispiego di idee che l’autore, grande conoscitore della tecnica violinistica, mette in campo.
Al centro dell’impaginato ci sono i coniugi Clara e Robert Schumann. Della prima – compositrice di vaglia, oltre che eccellente pianista – si ascolterà uno dei pezzi in stile schiettamente romantico di maggior successo in tutta la sua produzione: le tre Romanze dall’Opera 22 scritte nell’estate del 1853 in un frangente particolarmente sereno della sua vita familiare. Di Robert Schumann Weithaas & Hoppe eseguono poi la Sonata Op. 105 del 1851 che debuttò alla Gewandhaus di Lipsia riscuotendo larghi consensi. Clara amava molto questa pagina al punto che, dopo la prematura morte del marito, la eseguì varie volte nelle sue tournée, spesso accompagnata da Joseph Joachim al violino.
Prima del finale con la monumentale seconda Sonata dall’Op. 30 di Beethoven c’è una breve parentesi contemporanea dedicata a György Kurtág, classe 1926, uno dei pochi grandi compositori dell’avanguardia europea ancora in vita. I tre mini-movimenti per violino e pianoforte sono la rielaborazione di un ciclo vocale che il compositore ungherese aveva scritto nel 1979.
Entrambi i musicisti coltivano una particolare passione per il genere cameristico, che frequentano da molti anni con successo. Alla soglia dei 60 anni Antje Weithaas è fra le interpreti più richieste del panorama internazionale grazie anche ad un repertorio sterminato che parte dai maestri del Seicento e arriva agli autori contemporanei. Solista con le più
rinomate orchestre tedesche e del Nord Europa, ma anche con formazioni come la Los Angeles Philharmonic, la BBC Symphony e la San Francisco Symphony, è altrettanto apprezzata come violinista dell’Arcanto Quartet, da lei fondato nel 2002.
Thomas Hoppe, di pochi anni più giovane, si è formato alla prestigiosa Juilliard School di New York dove ha in seguito collaborato con Dorothy DeLay e Itzhak Perlman. Pianista dell’Atos Trio, con il quale ha vinto numerosi premi, da quasi 20 anni Hoppe è partner pianistico dei più importanti concorsi violinistici e di musica da camera.
Il concerto inizia alle 20:45. Biglietti ancora disponibili alla Sede della Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone 24, [email protected], tel. 0444 543729), alla biglietteria del Teatro Comunale (Viale Mazzini 39 tel. 0444 324442) e online sul sito.