ROMA (ITALPRESS) – E’ stato sottoscritto all’Aran il Ccnl per il comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024. Le parti, nell’intento di garantire una rapida erogazione degli incrementi retributivi attesi dal personale e preso atto dell’avvenuta trasmissione dell’atto di indirizzo quadro per il triennio contrattuale 2025-2027, hanno convenuto di limitare questa tornata negoziale alle sole materie del trattamento economico e delle relazioni sindacali.
La revisione e l’eventuale aggiornamento degli altri istituti normativi sarà affrontata in occasione della successiva negoziazione relativa al triennio 2025-2027. Il Ccnl prevede per il personale del comparto aumenti retributivi medi mensili pari a 144 euro per il personale docente e a 105 euro per il personale Ata, oltre alla corresponsione, a titolo di arretrati e una tantum, di 1.640 euro per i docenti e di 1.400 euro per il personale Ata.
Gli incrementi contrattuali medi mensili riguardano anche il personale delle università, degli enti di ricerca e delle istituzioni Afam, secondo le specifiche delle tabelle contenute nel testo contrattuale. In particolare: università 141 euro; enti di ricerca 211 euro; Afam 173 euro.
“Con la firma definitiva oggi del Ccnl del comparto istruzione e ricerca per il triennio 2022-2024, manteniamo la promessa di una rapida chiusura anche di questo secondo triennio di contrattazione. Con questo importante passaggio, grazie al grande lavoro svolto, al personale della Scuola arriveranno, con il nuovo anno, aumenti di 150 euro al mese per i docenti e 110 euro al mese per gli Ata nonché arretrati pari, rispettivamente, a 1.948 e 1.427 euro”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Peraltro, grazie alle risorse recuperate nel bilancio ministeriali, docenti e Ata riceveranno anche l’una tantum aggiuntiva pari a 149 e 109 euro per ciascuna delle due categorie. E il nostro impegno non termina oggi, bensì prosegue con determinazione per la veloce chiusura anche del Ccnl 2025-2027. A tale riguardo abbiamo già trasmesso la nostra proposta di Atto di indirizzo. Il nostro auspicio è che entro gennaio possano essere assicurati aumenti ed arretrati”, conclude Valditara.
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