PALERMO (ITALPRESS) – Rafforzare la sicurezza a Palermo in modo immediato e strutturale. È questo l’obiettivo condiviso al termine dell’incontro che si è tenuto al Viminale tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, alla presenza del capo della Polizia, Vittorio Pisani.
Nel corso della riunione è stato confermato l’impegno del ministero dell’Interno a potenziare ulteriormente le misure di sicurezza destinate alla città, anticipando di alcuni mesi quanto già deliberato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad agosto. Le nuove misure prevedono, infatti, un incremento immediato delle forze dell’ordine presenti a Palermo, con una progressiva crescita degli organici nell’arco di tre mesi e l’impiego di reparti mobili di stanza in Sicilia per attività di prevenzione dei reati. Saranno inoltre destinati 2,7 milioni di euro per il potenziamento dei sistemi di telesorveglianza e avviate operazioni periodiche di controllo e perquisizione nei quartieri a più alto rischio, insieme all’attivazione di posti di blocco stradali.
L’intesa raggiunta prevede anche il raddoppio del numero di agenti della polizia municipale in fase di reclutamento e l’autorizzazione informale a utilizzare, in affiancamento alla polizia locale, servizi di vigilanza privata per il presidio di aree urbane a rischio più contenuto. Il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica sarà inoltre invitato a valutare forme di vigilanza rafforzata nelle zone centrali più esposte. A queste misure si aggiunge la creazione di tre “zone rosse” (Vucciria, Teatro Massimo e Maqueda-Stazione) dove i controlli saranno intensificati e sarà possibile allontanare in tempo reale soggetti pericolosi, anche pregiudicati, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Nel corso dell’incontro, il presidente Schifani ha assicurato la disponibilità della Regione a integrare con risorse proprie i progetti di sicurezza, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate a supporto delle attività di controllo e prevenzione.
“Ringrazio il ministro Piantedosi – dice il presidente Schifani – per la sua immediata disponibilità a riceverci dopo la mia telefonata. Mi ero recato al Viminale insieme al sindaco Lagalla per fare il punto sulla sicurezza a Palermo e oggi possiamo registrare risultati concreti. L’incontro ha confermato la volontà comune di rafforzare la sinergia tra governo nazionale, Regione Siciliana e amministrazione comunale per garantire più sicurezza, più legalità e maggiore serenità ai cittadini di Palermo. Un plauso – conclude Schifani – va alle forze dell’ordine per la maxi operazione allo Zen di stamane. Si tratta di un segnale forte della presenza dello Stato e dell’impegno per restituire sicurezza e legalità ai quartieri più difficili di Palermo, abitati da tanti cittadini onesti che nulla hanno da temere da questa presenza”.
“L’incontro di oggi – aggiunge il sindaco Lagalla – segna un passaggio fondamentale per il rafforzamento delle politiche di sicurezza a Palermo. Ringrazio il ministro per l’attenzione e per l’impegno immediato che porterà a un incremento delle forze dell’ordine e a nuovi investimenti nella videosorveglianza, pari a 2,7 milioni di euro. Esprimo inoltre gratitudine al presidente Schifani per la disponibilità a integrare con risorse regionali le misure di sicurezza e le tecnologie di controllo. A questo si aggiunge la possibilità – da noi proposta e accolta – di raddoppiare il numero degli agenti municipali in fase di reclutamento. Inoltre, si avvia un percorso per valutare l’uso integrato di vigilanza privata in aree a rischio più contenuto, a supporto della polizia locale. Palermo vive una fase di crescita ma ha bisogno di maggiore ordine e legalità: l’amministrazione comunale continuerà a lavorare con determinazione per garantire ai cittadini sicurezza e fiducia nello Stato. Infine, rivolgo il mio sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per la massiccia operazione di controllo interforze di oggi allo Zen, importante segnale di presenza e di risposta dello Stato”.
– foto IPA Agency –
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