TRIESTE (ITALPRESS) – “Con la legge approvata oggi il Friuli Venezia Giulia si pone tra le prime Regioni in Italia a normare in modo compiuto e funzionale il settore fotovoltaico, senza scontri con norme o enti superiori, ma con una strategia chiara e sostenibile”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro.
“Questo disegno di legge è la risposta a una sfida complessa: garantire energia pulita e indipendente senza compromettere la bellezza, la produttività e l’identità del nostro territorio. Chi vorrà realizzare impianti con potenza superiore a 1 megawatt – ha rilevato l’assessore – dovrà prevedere misure di compensazione e attivare un processo di comunicazione e informazione, affinchè le comunità locali siano parte attiva nelle scelte che riguardano il loro territorio”. Secondo Scoccimarro, “gli elementi necessari ci sono tutti affinchè transizione energetica e salvaguardia del territorio possano trovare un punto di incontro proficuo nella nostra comunità, equilibrio che abbiamo cercato anche nella funzionalità della norma con l’interesse di agire per non posticipare le nostre responsabilità”.
L’assessore ha valutato anche con favore i termini usati dall’opposizione di una legge “conservativa e prudente: mi permetto di essere d’accordo – così Scoccimarro – in quanto sono in questa questione dei termini positivi, e non negativi come vorrebbero essere usati. La Regione non ha potuto intervenire prima perchè il decreto che definisce il perimetro normativo per le Regioni è stato pubblicato solo il 2 luglio 2024 e una certa prudenza era d’obbligo ricordando come nel 2021 la legge fosse stata impugnata dal Governo Draghi”. “Su alcuni aspetti – ha aggiunto l’assessore – abbiamo scelto di spingere con determinazione, in particolare nell’articolo 5, relativo alla localizzazione delle aree idonee agli impianti, dove abbiamo voluto imprimere un forte segno politico. Su questo punto, sarà mia premura portare il confronto a livello nazionale, discutendone direttamente a Roma con le componenti politiche e tecniche”.
Scoccimarro ha evidenziato, infine, un altro aspetto: “Con il duplice fine di tutelare maggiormente le superfici agricole e regolamentare l’incremento dei progetti di impianti a biometano, abbiamo deciso di proporre un subemendamento all’articolo 8, nelle norme transitorie. Ovvero, finchè non sono approvate le linee guida sull’approvazione dei progetti (12 mesi previsti) il limite del 3% riferito a tutta la superficie agricola del Comune è da intendersi come comprensivo oltre che degli impianti fotovoltaici anche di quelli a biometano”.
foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia
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