ROMA (ITALPRESS) – Israele ha colpito questa notte siti militari e infrastrutture per l’arricchimento dell’uranio per “rimuovere la minaccia nucleare” ed esercitare “il diritto di Israele a difendersi” sulla base di una serie di evidenze, sfruttando “la breve finestra di opportunità che avevamo a disposizione per sventare questa minaccia”. Lo ha detto in un briefing su Zoom con i giornalisti l’ambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled.
Il diplomatico ha spiegato perché l’attacco all’Iran sia avvenuto proprio oggi. “Sappiamo per certo dall’intelligence, dagli americani e dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che l’Iran ha accelerato il suo arricchimento dell’uranio negli ultimi mesi, raggiungendo una capacità di produrre nove bombe atomiche solo in queste ultime settimane”, ha affermato il diplomatico aggiungendo che “la seconda prova molto preoccupante è che l’Iran ha accelerato la produzione di missili balistici. Ogni missile balistico, giusto per darvi un’idea, contiene più di una tonnellata di esplosivo. Trecento di questi missili balistici equivalgono in termini di distruzione a una bomba nucleare. Ricordate tutti che l’anno scorso l’Iran ha lanciato 300 missili balistici contro Israele, che fortunatamente siamo riusciti a intercettare”.
La terza ragione per cui Israele ha colpito l’Iran “sono le prove dei piani di Teheran per distruggere Israele”, ha concluso.
Secondo quanto precisato poi dall’ambasciatore, Israele sa per certo che l’Iran ha centinaia di missili balistici che non solo minacciano Israele, ma possono raggiungere Roma, Parigi e Londra. L’azione militare compiuta da Israele nei confronti dell’Iran dunque “non eliminerà solo la minaccia dai paesi del Golfo e del Medio Oriente, ma eliminerà anche la minaccia dall’Europa, contribuendo alla sua sicurezza”.
Un punto “molto, molto importante da sottolineare” è poi secondo Peled l’alleanza tra Iran e Russia. “Questo è un aspetto di grave preoccupazione per voi in Europa, conoscendo l’attuale guerra tra Russia e Ucraina; la collaborazione iraniana con la Russia è di grande importanza e dovrebbe essere motivo di grande preoccupazione anche per l’Europa”, ha dichiarato.
“Avremmo preferito che si risolvesse per via diplomatica”, ha poi aggiunto sulla questione iraniana, ma le autorità israeliane sono giunte alla conclusione che “non c’era altra via se non quella militare”. A proposito della chiusura delle ambasciate di Israele, compresa quella di Roma, “stamattina, per precauzione, abbiamo deciso di non ricevere il pubblico presso il nostro consolato e, di conseguenza, di tenere chiusa l’ambasciata. Credo che la prossima settimana potremo riprendere il lavoro, come di consueto”, ha osservato Peled.
L’ambasciata, ha aggiunto, è “sempre stata sottoposta a sorveglianza e ringraziamo i servizi di sicurezza italiani per l’assistenza e la sicurezza forniteci. Ci sentiamo al sicuro, ben protetti, abbiamo un’eccellente collaborazione con le autorità italiane e, ancora una volta, questa è l’occasione per ringraziare l’Italia per la sua ospitalità e per il suo aiuto nella salvaguardia della nostra ambasciata e del nostro popolo”.
Sempre a proposito dell’Italia, l’ambasciatore ha osservato che Roma, pur esprimendo preoccupazione, riconosce il diritto di Israele a difendersi. “Avete visto cosa hanno dichiarato oggi i vari politici e leader in Italia, dai vicepremier Salvini e Tajani al ministro della Difesa Crosetto e altri politici. Stanno esprimendo preoccupazione, ma allo stesso tempo riconoscono il diritto di Israele a difendersi e il diritto di Israele a prendere le precauzioni necessarie per, come ho detto, rimuovere la minaccia nucleare da sé stesso e dall’Europa”, ha concluso l’ambasciatore.
-Foto ambasciata d’Israele in Italia-
(ITALPRESS).