venerdì, Marzo 14, 2025

Paolo Gualdo, l’amico vicentino di Galileo Galilei

- Advertisement -

(Articolo di Fabio Gasparini su Paolo Gualdo da Vicenza In Centro n. 9, periodico dell’associazione Vicenza in Centro aps).

Il grande scienziato toscano fu professore di matematica e astronomia alla Università di Padova dal 1592 al 1610. Negli stessi anni a Padova divenne amico del nobile vicentino Paolo Gualdo, che fu una importante figura della nostra cultura dell’epoca e merita di essere ricordato ai Vicentini curiosi. Nacque nel 1553 dal giureconsulto conte Giuseppe Gualdo; è ritratto come un elegante giovinetto tredicenne dal pittore Fasolo in un quadro ora al Museo di palazzo Chiericati; fu avviato al sacerdozio e fu ordinato prete nel 1579; contemporaneamente studiò giurisprudenza a Padova e si laureò “utroque jure” (diritto civile e canonico); andò poi a Roma dove operò in Curia. Nel 1596 tornò a Padova poiché nominato Vicario Generale dal vescovo della città. Da poco insegnava all’Università Galileo, ed i due si incontrarono: frequentavano entrambi la casa del nobile e ricco Vincenzo Pinelli, nato a Napoli da famiglia genovese, studente coltissimo in varie materie scientifiche e umanistiche. La casa padovana di Pinelli era accogliente, ben fornita di cibi e vini pregiati, dotata di una ricchissima biblioteca con più di 3000 libri e 400 manoscritti; amici del Pinelli erano il Tasso, il card. Federico Borromeo, Aldo Manuzio, il meglio della cultura dell’epoca; in quella casa si esaminavano e discutevano gli argomenti più vari e interessanti. P. Gualdo scrisse e pubblicò la biografia “Vita di Vincenzo Pinelli patrizio genovese”.
Scrisse anche la prima breve ma precisa vita di Palladio che conobbe personalmente a Vicenza, lui giovane studente universitario e l’architetto al vertice della carriera; ricorda Palladio come persona amabilissima, pronto a istruire muratori, lapicidi e falegnami; precisa che Palladio fu sepolto a S. Corona senza lapide poiché le sue opere basteranno a perpetuarne la memoria. Galileo fu forse a Vicenza, magari dal suo amico Monsignore letterato?
Sembra di no ma sappiamo per certo che Galileo soggiornò ospite dei conti Trento a Costozza, dove sperimentò (a suo danno, con fastidiosi dolori reumatici) l’effetto dei freschi venti- dotti. Quando Galileo lasciò Padova per insegnare a Pisa, i due amici si scambiarono negli anni successivi varie lettere pervenuteci: Gualdo ragguaglia lo scienziato sulle dispute che le sue teorie suscitano a Padova tra i vari professori, Galileo risponde che a Pisa sempre più studiosi e professori si convincono delle sue scoperte.
Paolo Gualdo morì nel 1621, prima che Galileo venisse processato dalla Inquisizione per le sue teorie astronomiche (terra rotante attorno al sole) all’epoca rivoluzionarie.

Stay Connected

9,253FansMi piace
3,533FollowerSegui
2,652IscrittiIscriviti
- Advertisement -

ULTIMI ARTICOLI