giovedì, Luglio 3, 2025

Nel 2024 1.202 morti sul lavoro, incidenti in aumento: ecco tutti i dati

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati 593 mila. Il lieve aumento registrato rispetto all’anno precedente (+0,4%) è legato alla crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5% rispetto alle 71mila del 2023), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).

Per quanto riguarda i lavoratori, invece, si registra un calo dell’1%, da 519 mila a 515 mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente. Sono alcuni dei dati della Relazione annuale 2024 dell’Inail, presentata a Roma dal presidente, Fabrizio D’Ascenzo. Presenti tra gli altri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Alla presenza dei consiglieri di amministrazione Danilo Battista, Nunzia Catalfo, Caterina Grillone e Maurizio Millico, del direttore generale Marcello Fiori, del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, e dei rappresentanti del Civ, il presidente dell’Inail ha sottolineato che “la missione dell’Istituto si esplica nel rendere effettive le garanzie che l’ordinamento riserva alle lavoratrici e ai lavoratori, attraverso il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni assicurative a favore degli infortunati e dei tecnopatici, nonché mettendo in campo le azioni più idonee a prevenire malattie o infortuni collegati al lavoro”.

“Sotto quest’ultimo profilo – ha proseguito D’Ascenzo – anche nel corso del 2024 il contributo che l’Inail ha fornito al Paese si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica nel campo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro da trasferire al mondo produttivo, come l’implementazione di piattaforme di controllo basate sull’intelligenza artificiale o sull’impiego di robot o droni per lo svolgimento di attività lavorative pericolose. Ovvero, ancora, la realizzazione di modelli organizzativi e gestionali i cui processi produttivi tengono conto di una prevenzione verificabile e certificabile”.

Le denunce di malattie professionali hanno toccato quota 88 mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto alle quasi 73mila del 2023. Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle patologie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le malattie denunciate sono state circa 45mila. Le denunce riguardano le patologie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse malattie, infatti, possono essere protocollate più denunce.

Il bilancio 2024 dell’Inail conferma la solidità della gestione economica e patrimoniale, con un avanzo finanziario di competenza di oltre 2,6 miliardi di euro e un risultato economico positivo di oltre 1,5 miliardi. Le entrate totali hanno superato i 13 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 2023. Di queste, oltre 9,7 miliardi derivano da entrate contributive. Le uscite di competenza sono state pari a 10,3 miliardi di euro, con una crescita del 10% dovuta anche alla rivalutazione delle prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali).

La spesa per le rendite permanenti è stata di 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee hanno assorbito 674 milioni (+6%). Le riserve tecniche dell’Istituto ammontano a circa 36,7 miliardi di euro, coperte per il 137,4% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione. Anche nel 2024 sono stati riversati allo Stato circa 203 milioni per interventi di razionalizzazione della spesa pubblica. Le aziende in portafoglio sono poco più di 3,1 milioni (-1,95% rispetto al 2023) e le Posizioni assicurative territoriali (Pat) circa 3,6 milioni (-1,99%).

Nel 2024 è proseguita l’attività finalizzata alla revisione dei premi speciali, sia con riguardo a quelli relativi all’assicurazione contro le malattie e le lesioni causate dall’azione dei raggi X e delle sostanze radioattive, sia rispetto ai contributi assicurativi della gestione agricoltura, riscossi in maniera unificata dall’Inps. “Un risultato significativo è rappresentato anche dalla riduzione del 4,81% dei premi assicurativi a favore di circa 505mila imprese artigiane virtuose, per uno sconto totale di 27 milioni di euro”, sottolinea l’Inail.

Per quanto riguarda l’erogazione integrata di prestazioni economiche, sanitarie, socio-sanitarie, di assistenza protesica e riabilitativa e di reinserimento a favore delle persone con disabilità da lavoro, nel 2024 le rendite in gestione per inabilità permanente e ai superstiti sono diminuite del 2,06% rispetto al 2023, attestandosi a 605.868 per effetto del fisiologico calo dei beneficiari. In controtendenza, le rendite di nuova costituzione sono state 19.973, con un incremento del 5,53% trainato soprattutto dal riconoscimento delle malattie professionali.

Nel 2024 l’Inail ha confermato e rafforzato il proprio ruolo strategico nella promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contribuendo attivamente all’elaborazione del Piano integrato adottato lo scorso dicembre dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’obiettivo condiviso è quello di superare la logica dell’obbligo normativo, promuovendo un approccio sistemico che coinvolga tutti gli attori – istituzioni, imprese, scuole, cittadini – nella diffusione di una cultura della prevenzione capillare e trasversale a tutti i contesti sociali, lavorativi e produttivi.

Una delle leve principali di questo approccio è rappresentato dal bando Isi, strumento di finanziamento attraverso il quale l’Istituto a partire dal 2010 ha messo a disposizione circa 4,1 miliardi di euro a fondo perduto a favore di oltre 43mila progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I 600 milioni del 2024, in particolare, sono l’importo più alto stanziato nelle 15 edizioni dell’iniziativa. Nel 2024 quasi 30mila aziende hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per prevenzione, per un totale di oltre 197 milioni di euro, a fronte di interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ulteriori rispetto a quelli imposti dalla legge. Al 31 dicembre 2024 il valore degli immobili iscritti a bilancio dall’Inail ammonta a 4,3 miliardi di euro (costo storico).

Di questi, circa tre miliardi riguardano immobili a reddito, quasi 1,2 miliardi gli immobili a uso istituzionale, mentre 47,3 milioni sono relativi ad altre immobilizzazioni e acconti. Un impulso significativo agli investimenti a reddito è arrivato dalla legge di bilancio 2024, che ha reso strutturale la possibilità per l’Istituto di investire in questo ambito, precedentemente vincolato a misure eccezionali.

-Foto grafiche Inail-
(ITALPRESS).

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