TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – L’Autorità aeroportuale israeliana ha annunciato la chiusura del valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, fino a nuovo avviso, a seguito dell’attacco di ieri in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani. L’autore dell’attacco con sparatoria e accoltellamento era un cittadino giordano che stava guidando un camion di aiuti umanitari diretto dalla Giordania verso la Striscia di Gaza.
Anche il valico meridionale del fiume Giordano è stato chiuso fino a nuovo avviso. Il valico Rabin tra Israele e Giordania, vicino a Eilat, è aperto solo ai lavoratori, mentre il valico di Taba con l’Egitto è operativo normalmente, secondo quanto dichiarato dall’Autorità.
IDF “META’ POPOLAZIONE HA LASCIATO GAZA CITY”
Circa 480 mila palestinesi hanno finora evacuato Gaza City verso il sud della Striscia. Sono le nuove stime diffuse dalle Forze di difesa israeliane (Idf) sull’esodo dei palestinesi da Gaza City, dove martedì è iniziata l’offensiva di terra. Si stima che circa un milione di palestinesi risiedessero a Gaza City prima che l’esercito lanciasse l’operazione, quindi finora hanno lasciato la principale città della Striscia di Gaza.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) “continueranno a operare con una forza senza precedenti contro Hamas e il resto delle organizzazioni terroristiche” a Gaza City, pertanto “unitevi alle centinaia di migliaia di residenti che si sono trasferiti a sud, nella zona umanitaria”. Lo scrive su X il portavoce arabo delle Idf, colonnello Avichay Adraee, annunciando che “da questo momento, Salah al-Din Road è chiusa al traffico in direzione sud” e “il traffico in direzione sud è consentito solo tramite Rashid Street”. “Per la vostra sicurezza, approfittate di questa opportunità e unitevi alle centinaia di migliaia di residenti che si sono trasferiti a sud, nella zona umanitaria. Non permettete ad Hamas di sfruttarvi come scudi umani”, conclude.
UCCISO MEMBRO INTELLIGENCE DI HAMAS
Il vice capo dell’intelligence del battaglione Bureij di Hamas è stato ucciso in un recente attacco aereo nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui il miliziano, Mahmoud Abu al-Khir, ha preso parte agli attacchi avanzati contro Israele e le truppe operative a Gaza. Le Divisioni 162 e 98 impegnate a Gaza City hanno ucciso oltre 10 miliziani e distrutto infrastrutture terroristiche negli ultimi giorni. Nel sud della Striscia, l’esercito afferma che la Divisione Gaza sta operando a Khan Younis e Rafah, demolendo decine di infrastrutture utilizzate da Hamas e uccidendo diversi miliziani.
NETANYAHU ATTACCA “COLPA DELLA GIORDANIA”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accusato la Giordania dell’attacco al valico di Allenby avvenuto ieri e ha annunciato nuove procedure per il passaggio dei camion di aiuti umanitari dalla Giordania diretti nella Striscia di Gaza. “Chiedo che d’ora in poi gli autisti passino attraverso i magnetometri e che i camion siano sottoposti a un’ispezione approfondita. Era responsabilità della Giordania impedire l’attacco e non lo ha fatto”, ha detto Netanyahu durante la riunione di gabinetto di ieri sera, riporta l’emittente pubblica Kan. I cittadini giordani che entrano in Israele e che compaiono nelle liste che l’esercito giordano trasferisce in Israele non vengono sottoposti a controlli di sicurezza da parte delle autorità di sicurezza di Amman, ha rivelato ieri Kan. L’attacco di ieri al valico di Allenby ha provocato la morte di due militari israeliani che supervisionavano le procedure di transito dei camion presso il valico. Secondo le autorità giordane, il responsabile dell’attacco, neutralizzato dai militari israeliani, si chiamava Abd al-Matlab al-Qaysi, classe 1968, ingaggiato dall’esercito giordano per trasportare il camion di aiuti umanitari dalla Giordania alla Striscia di Gaza.
BEN GVIR “ANP PIANIFICA UN NUOVO 7 OTTOBRE”
“L’Autorità nazionale palestinese è un’organizzazione terroristica che si addestra per attuare il 7 ottobre in Cisgiordania, che paga gli stipendi a chi uccide gli ebrei, che nelle sue istituzioni educative insegna a massacrare gli ebrei e incita sui suoi media al terrorismo. Se non la smantelliamo in tempo, ci sveglieremo tardi, come a Gaza”. Così il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, dopo la scoperta di un sito per la produzione di razzi in Cisgiordania nella notte. “Il sequestro di razzi in Giudea e Samaria non mi sorprende. Come a Gaza alla vigilia del 7 ottobre, quando ho quasi da solo messo in guardia contro la cospirazione, così in Giudea e Samaria“, il nome con cui gli israeliani definiscono la Cisgiordania, ha concluso il ministro dell’estrema destra.
KATZ “BANDIERA DI ISRAELE SVENTOLERA’ IN CAPITALE YEMEN”
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha pubblicato un post su X, rivolgendosi al leader dei miliziani yemeniti Houthi, sostenuti dall’Iran. “Abdul-Malik al-Houthi, il tuo momento arriverà. Sarai mandato a incontrare l’intero governo e tutti i membri falliti dell’asse del male che attendono nelle profondità dell’inferno”, ha scritto. Secondo Katz, “lo slogan ‘Morte a Israele, maledizione agli ebrei’ scritto sulla bandiera degli Houthi sarà sostituito dalla bandiera israeliana blu e bianca che sventolerà nella capitale dello Yemen unito”.
SA’AR “PERICOLOSO CREARE UNO STATO PALESTINESE”
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha messo in guardia contro “l‘enorme pericolo” insito nella creazione di uno Stato palestinese, in seguito all’annuncio delle Forze di difesa israeliane (Idf) di aver smantellato una cellula terroristica palestinese nell’area di Ramallah, in Cisgiordania, che produceva razzi pronti per essere usati contro Israele. La scoperta di questa cellula è “un’ulteriore prova dell’enorme pericolo insito nella creazione di uno ‘Stato palestinese’“. I razzi sono stati fabbricati “per essere lanciati contro le comunità in Cisgiordania”, ha aggiunto il ministro, accusando l’Autorità nazionale palestinese di non combattere il terrorismo. “Nonostante i suoi impegni, l’Autorità palestinese non combatte il terrorismo e continua con la sua politica del ‘pagamento per uccidere’. Se Israele non mantiene il controllo di sicurezza sulla Cisgiordania, l’intero Stato di Israele sarà in pericolo”, ha concluso.
A GAZA 21 MORTI DALL’ALBA
Sale il bilancio delle vittime provocate dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. Dall’alba di oggi, 21 persone sono state uccise negli attacchi in diverse zone dell’enclave, riferisce l’emittente del Qatar Al-Jazeera citando fonti sanitarie.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).